Qui era quando sei anni fa la Germania rifiutò di premiare i due agenti di polizia italiani che uccisero lo stragista di Berlino perché sui loro profili social c'erano riferimenti al nazifascismo, 1)
ma il Corriere non riusciva a stabilire l'orientamento dei due e la meloni, offesissima, aprì la sottoscrizione per farli premiare da Mattarella.
2)
In quell'occasione Michele Serra, sempre severissimo nei suoi giudizi sui social e chi li frequenta, scriveva che inneggiare a hitler e mussolini era "veniale narcisismo social".
3)
Qualcuno dirà a che serve ricordare questi dettagli. Invece serve.
Serve a ricordarci perché oggi al governo abbiamo la peggior destra dopo mussolini. #13febbraio
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Se anche una plurititolata come la professoressa Ercoli Finzi dice di non essere andata a votare perché non si sentiva motivata, lei che andò a votare per la prima volta 65 anni fa,
1)
sei anni dopo che lo stato italiano riconobbe alle donne lo status di cittadine col diritto di voto io dico che bisognerebbe riflettere, invece di tirare fuori come al solito quella che è diventata solo una noiosa retorica sul diritto/dovere di voto.
2)
Chi è morto per garantirci il diritto di voto non poteva nemmeno immaginare che la politica sarebbe diventata ostaggio di predatori senza scrupoli e senza dignità; in Italia sono almeno trent'anni che col voto non cambia niente, e non per colpa di chi non va a votare
3)
I fascisti si perdonano, si riabilitano, si mandano in parlamento e al governo, per loro ci sono le medaglie, le targhe su piazze e vie e c'è chi per dargli il contentino è disposto a stravolgere anche la storia.
1)
Per gli antifascisti invece è gogna perpetua, sui fogliacci fascioliberisti, nei social, ai talk show e se ne chiede esplicitamente l'emarginazione dalla vita pubblica come nel ventennio di mussolini.
2)
Da decenni la sedicente sinistra si fa prendere per i fondelli dalla destra che chiede che prenda le distanze dal comunismo [quale, quello russo, quello cinese, il nostro che ha restituito onore e dignità all’Italia del dopoguerra?]
3)
A me non sta bene mai niente da quando avevo più o meno sei anni e la mia maestra non mi faceva portare la penna, all'epoca si iniziava con la matita, perché scrivevo male e per lei la scrittura a penna andava meritata.
1)
Un bel giorno mi sono incazzata, sono andata in cartoleria con mia madre, ho comprato la famigerata Pelikanina nera, sono entrata in classe e gliel'ho sbattuta sulla cattedra.
Il giorno dopo scrivevo con la penna pure io
2)
e, per quanto riguarda la calligrafia, mi sono talmente impegnata che in famiglia tutti volevano che le cose da scrivere bene le scrivessi io.
3)
Con le accuse a Paola Egonu di essere un'ingrata che non apprezza l'Italia, paese dove peraltro è nata, si è solo replicato il teatrino di polemiche osceno e razzista che fu allestito per Mahmood,
1)
che di nome si chiama Alessandro, è nato a Milano, ma ha l'imperdonabile colpa di avere un padre e un cognome egiziani.
La Maglie disse che avevano vinto Maometto e il meticciato.
Ma l'Italia non è un paese razzista, no. #10febbraio
Cazzullo deliziò i lettori del Corriere con un articolo che parlava dell'importanza dell'integrazione in relazione a un ragazzo nato e cresciuto a Milano.
Leggo che Macron ha conferito a Zelensky la legion d’onore, massima onorificenza francese.
Qualche anno fa un po’ in sordina, forse per vergogna, l’aveva data anche ad al Sisi, per questo Corrado Augias premiato anche lui, la restituì.
1)
Anni prima invece Sophie Marceau l’aveva proprio rifiutata perché insieme a lei sarebbe stato premiato un ministro Saudita.
Per far perdere il senso alle cose importanti basta darle a chi capita.
Enrico Letta fu premiato nel 2016: lo stesso anno in cui Sophie Marceau la rifiutò perché non voleva condividere l'onorificenza col regime che, in quello stesso anno, aveva eseguito 154 condanne a morte.
Nella spiegazione dell'articolo 21 è stato molto più incisivo #Fedez di Benigni, per dire.
Santificare la libertà di espressione prevista e ordinata dalla Costituzione senza dire quanti lacci ancora la opprimono non ha senso.
1)
C'è gente che non ha la percezione di quanto siano letali i conflitti di interesse, soprattutto nell'ambito dell'informazione che sarebbe, è, uno dei pilastri e dei fondamenti di una democrazia perché nessuno glielo spiega,
2)
magari in prima serata ad un festival e di conflitto di interessi, di un paese dove l'informazione è in mano ad imprenditori che fanno tutti altri mestieri e l'informazione la comprano perché non dia fastidio alle loro occupazioni primarie ma anzi le favorisce non si parla più.
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