Bando delle auto a motore endotermico. Qualche considerazione
Prima di tutto politica: dove era il ministro dei trasporti-in campagna elettorale-costante effettiva? Ha mai letto un atto o un documento comunitario? Sa come funzionano euparlamento e Consiglio?
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Risposta evidente: no!
Sul come sia possibile che un ignorante da competizione sia "Funzionario di Stato" mi sono già espresso molte volte.
Su come sono andate le cose vi invito invece a leggere il thread di @giangolz
sull'"arte" della destra di far propaganda anche quando non ne avrebbe motivo (v. ad es. accise e prezzi carburanti).
Il voto dell'altro giorno non è definitivo; serve come altri al più a sparare in prima pagina titoli allarmistici
Poi dovrà essere approvato dal Consiglio europeo. Solo dopo entrerà in gazzetta ufficiale. Ma non è finita: dopo la pubblicazione dovrà essere adottato dai singoli Stati.
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Nel frattempo, poiché la Commissione dovrà valutare i progressi verso 0 CO2 e la capacità del sistema di implementare le tecnologie in modo sostenibile, lo scenario potrebbe cambiare, ovvero il termine del 2035 potrebbe slittare.
Questo da un punto di vista normativo, ma...
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Oggettivamente sembra difficile che dopo 3 voti favorevoli si torni indietro, a meno di cambi radicali degli scenari politici dopo le europee.
Chiarito ciò vanno fatte altre considerazioni
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1) Quanto è utile che un orientamento politico, sebbene verso l'obiettivo desiderabile della neutralità climatica, indirizzi le scelte industriali e il cambio tecnologico imponendo una deadline?
Sulla riduzione delle emissioni dei veicoli a motore tanto è stato fatto in Eu e USA
Mentre discutiamo di bando dei motori endotermici (con esclusione per costruttori sotto 10k e 1000 vetture) nel 2025 entrerà in vigore l'Euro 7 con emissioni di NOX ridotta del 35%. Dal 1991 le case automobilistiche si sono dovute adattare a EUro1-2-3-4-5-6-6+
7/
Non solo, ad emettere polveri sottili non sono solo i motori a combustione ma anche freni e pneumatici per i quali è prevista con euro 7 una ulteriore stretta
E qui si pone la 1° domanda: quando sarà in vigore Net 0 pneumatici e freni saranno aboliti?
8/
Ovvio che no, ma il paradosso serve a far comprendere che un mondo ad emissioni inquinanti 0 è IMPOSSIBILE!
La strada degli incentivi, non quella del bando, ha sin qui funzionato bene. Perché abbandonarla?
9/
2) La norma di indirizzo votata dal parlamento non vieta la circolazione di auto a benzina/diesel, ne vieta la commercializzazione
Questo comporta 2 problemi:
i) depauperamento del valore di mercato di questi veicoli man mano che si avvicina al 2035
10/
ii) allungamento forzato del ciclo di vita di queste auto per quelli che non vorranno o potranno permettersi auto BEV
3) Il cambio tecnologico non comporterà solo la conversione delle produzioni ma anche quello delle filiere: attrezzature, formazione degli addetti...
11/n
Costi che qualcuno dovrà sopportare; e poiché i costi vengono traslati sui prezzi, è facile immaginare un aggravio delle spese a carico automobilisti
12/n
4) Poiché ci sarà minor domanda di petrolio e quindi minor prezzo finale per gasolio e benzina, i consumatori "inquinanti" avranno un forte incentivo a non sostituire il veicolo.
A meno che i governi non finanzino con ingenti incentivi il passaggio al full electric.
13/n
Insomma qualcuno deve pagare, il che significa che a pagare saranno tutti i tax payers, direttamente o indirettamente
5) Quando si prendono decisioni così drastiche vengono messe in conto le strozzature della supply chain e il costo ambientale della nuova tecnologia?
14/n
Per non dire di nuove (e vecchie) tensioni geopolitiche legate all'approvvigionamento di terre rare e giacimenti di litio (v. conflitto Ruanda Repubblica Democratica del Congo)
E' stato valutato il costo ambientale di estrazione, trasporto e smaltimento di materie prime?
15/
6) Il cambio imposto comporterà un cambio delle abitudini e un lungo adattamento a rifornimenti e tempi di percorrenza. I punti di rifornimento dovranno essere aumentati e convertiti.
Il PNRR prevede l'investimento di 700mln per punti di ricarica.
Al netto dei ritardi, la cifra appare insufficiente. Servirà aumentarla in modo da passare da 21,5 colonnine per BEV a ca. 10 per BEV. Si consideri che in ITA abbiamo ca. 21.000 distributori carburanti con ca. 92.000 pompe
E ITA è fanalino di coda per diffusione
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Chi paga questa conversione/implementazione?
7) La UE parla di R&S che consentirà alle BEV di percorrere 600 km con un pieno. Quello delle batterie è un settore maturo ed è difficile immaginare sviluppi che portino ad aumentare quella percorrenza.
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Le altre tecnologie (i.e. idrogeno per autotrazione) per ora non sembrano in grado di fornire risultati migliori. E quando le fornissero, altro cambio di tecnologia?
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8) Personalmente non sono preoccupato dagli scenari apocalittici sul mercato del lavoro (fra 70 e 150K posti di lavoro in meno). Ogni volta che la tecnologia ha fornito opportunità, il mercato del lavoro si è adattato. E' indubbio però che per qualche tempo qualcuno soffrirà
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9) Il regolamento colpisce le filiere automotive dei Paesi più avanzati, Italia, Francia e, soprattutto, Germania. Quindi, quando vi diranno che è l'ennesimo complotto contro di noi e la grande industria italiana (succederà, vedrete), non ci credete
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Più del 50% delle auto vendute in Europa sono tedesche. Fiat non compare neanche fra le prime 10
Conclusione
Passaggio a full electric probabilmente inevitabile ma sarebbe senza dubbio stato meglio lasciar evolvere il mercato: si sarebbe giunti alla stessa conclusione con meno costi e meno problemi, anche ambientali; e meno opportunità di propaganda populista.
Fine
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La rai (minuscolo) INVITA (maiuscolo) Volodymyr Zelensky a Sanremo.
Appena trapela la notizia iniziano i distinguo dei nostri politici tuttologi che, senza aver mai letto un libro che non fosse Topolino o il Corriere dei Piccoli
1/n
cianciano di commistione fra canzonette e guerra. Sono gli stessi politici che di tanto in tanto fanno l'elegia della sacralità della musica italiana e si lamentano se a vincere il festival non è un italiano doc.
2/n
Poi, immancabili, arrivano gli "intellettuali" pro pace a tutti i costi purché sia una resa capitanati da quel gigante del pensiero contemporaneo che risponde al nome di Alessandro Di Battista
La linea Pandemic Crisis Support poteva essere chiesta fino al 31/12/2022
Questa data poteva essere prorogata se le condizioni pandemiche fossero rimaste critiche. Così non è stato
Il prestito, max 2% del GDP 2019, poteva essere utilizzato per far fronte alla crisi ma anche per finanziare direttamente e indirettamente la sanità. Quindi alla domanda "sarebbe servito anche per ridurre i tempi di attesa?" la risposta è si
2/n
Si potevano acquistare vaccini, costruire UTI ma anche riorganizzare e potenziare LEA e altri capitoli L'obiezione per cui ESM è fuori dal framework comunitario perché fondo e non istituzione UE è priva di fondamento: l'ESM opera solo in accordo con trattati UE e BEI
3/n
Allora vediamo con un po' di dati come funziona questo inferno neoliberista chiamato Italia
Prima di tutto però una risposta alla domanda che ho posto ieri: cos'è il neoliberismo?
Al di là delle supercazzole, abbondanti nel dibattito pubblico sul tema, la definizione più efficace che ho letto è quella del prof. Luciano Gallino: [società] governata da razionalismo economico e strumentale
Mi domando se il razionalismo possa avere connotazione negativa
Vediamo ora i numeri
La spesa pubblica, secondo il bilancio di previsione assestato, è nel 2022 pari a 1.097 miliardi, il 57,1% del PIL
Negli anni passati la spesa su PIL è sempre stata intorno al 50%
[mio grafico su fonte Istat]
Poche ore dopo la tragedia Conte, Di Maio e Toninelli individuarono in ASPI (=Benetton) i responsabili. Conte dichiarò "revocheremo le concessioni, i morti non possono aspettare la magistratura"
Ci torno dopo
2/n
Il 22 settembre 2018 un gioioso Toninelli annunciò "il nuovo Ponte Morandi sarà un luogo dove poter mangiare e giocare"
Si riferiva ad un progetto firmato dall'arch. Giavazzi presentato sul sacro blog
3/n
Oggi discussione sul quadro di aiuti e invio di armi all'Ucraina. As usual l'intervento dell'on.Conte è pieno di contraddizioni.
Introduce rivendicando la non equidistanza del suo partito; conclude chiedendo equidistanza perché
1/n
a) "è impensabile credere alla disfatta della Russia"
b) "bisogna definire il quadro nazionale e internazionale nel quale questo nuovo invio andrebbe ad iscriversi"
Risposte
2/n
a) nessuno chiede la disfatta della Russia. Il mondo CIVILE chiede che la Russia lasci i territori illegalmente occupati; chiede che cessi l'aggressione e il terrorismo ai danni dell'Ucraina e cessi le minacce agli altri Stati liberi
3/n
Quella del condono-non-condono non è l'unica arrampicata sugli specchi del M5S
Prima ci sono state
I decreti Salvini firmati difesi e disconosciuti
La app miracolosa del prof.Parisi mai vista
I navigator che avrebbero risolto definitivamente il problema lavoro
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Il no al Tap poi realizzato
Il no al TAV con tanto di analisi costi benefici farlocca, poi portato avanti
I report falsi su Ilva smentiti dai tecnici
La "cacciata" dei Benetton annunciata urbi et orbi dopo il crollo del Morandi poi costata 2 anni dopo 9,5 miliardi
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Il piano pandemico prontissimo e invece mai aggiornato
I dpcm notturni smentiti dalle faq del ministero
I 209 miliardi venduti per un successo
I bandi per la sanità annunciati e mai partiti
Il cashback bocciato dalla Corte dei Conti
I bonus a pioggia e le truffe conseguenti
3/