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Feb 20 15 tweets 4 min read
Geostazionaria, eliosincrona, areocentrica: le orbite dei satelliti artificiali hanno nomi strani e complicati. Proviamo a capire qualcosa di più sulle loro caratteristiche.

(continua)
Cominciamo dall’altitudine. Fino a 2000 km di altitudine si parla di orbita bassa o LEO, dall’inglese Low Earth Orbit. È l’orbita a cui è più facile arrivare, perciò i primi satelliti come lo Sputnik 1 erano tutti in orbita bassa.
Oggi sono in orbita bassa la ISS e molti satelliti di osservazione terrestre, che così possono studiare la Terra da vicino. A questa quota, i satelliti fanno un giro completo intorno alla Terra in circa 90 minuti. È l’orbita più inquinata da detriti di vecchi satelliti.
Sopra l’orbita bassa c’è quella media o MEO, tipica dei satelliti di navigazione, come Galileo. I satelliti di Galileo fanno un giro completo intorno alla Terra in circa 14 ore.
Man mano che ci si allontana dalla Terra la velocità di rivoluzione diminuisce e il periodo orbitale aumenta: a circa 36.000 km di quota i satelliti fanno un giro completo intorno alla Terra da ovest verso est nello stesso tempo che impiega la Terra a ruotare su sé stessa.
Perciò visti dalla superficie terrestre sembrano fermi (“stazionari”) sopra un punto preciso (se la loro orbita è circolare e sul piano dell'equatore). Si parla per questa ragione di orbita geostazionaria o GEO.
Questo semplifica le comunicazioni, perché l’antenna terrestre che trasmette verso un satellite geostazionario non deve muoversi per seguire il suo movimento apparente. I s. geostazionari vedono sempre gran parte della Terra e sono adatti per meteorologia e telecomunicazioni.
Poche centinaia di kilometri sopra i 36.000 km c’è la cosiddetta “orbita cimitero” in cui i satelliti geostazionari vengono trasferiti quando hanno smesso di funzionare, per non interferire con quelli operativi.
I punti in cui il satellite si trova rispettivamente più vicino e più lontano dal corpo attorno a cui ruota si chiamano periasse e apoasse (perigeo e apogeo per la Terra). Nel caso particolare delle orbite circolari, come quelle geostazionarie, periasse e apoasse sono uguali.
L’inclinazione di un’orbita viene misurata rispetto al piano dell’equatore. Di conseguenza un’orbita con inclinazione zero gira intorno all’equatore, mentre un’orbita con inclinazione 90° passa sopra i poli.
Ci vuole meno energia per mandare un satellite in orbita equatoriale, perché si può sfruttare l’effetto “fionda” fornito dalla rotazione terrestre, mentre per mandare un satellite in orbita polare tutta l’energia viene fornita dal lanciatore.
Le orbite polari hanno però il vantaggio che la Terra ruota sotto il satellite mentre lui le gira intorno e in questo modo un po’ alla volta passano sopra tutta la superficie terrestre.
Per questo sono tipiche dei satelliti in orbita bassa che fanno osservazione della Terra e hanno bisogno di vederne tutta la superficie. I satelliti geostazionari sono invece costretti ad avere inclinazione zero per poter apparire fermi sopra l’equatore.
Un’orbita eliosincrona è un tipo particolare di orbita polare in cui il satellite passa su ogni punto della Terra sempre alla stessa ora: per esempio passa sopra Roma sempre a mezzogiorno.
Questo è molto utile per studiare come un’area geografica si modifica nel tempo a parità di condizioni, per esempio per osservare la deforestazione o l’aumento del livello degli oceani.

(fine)

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Feb 13
Alcune formule matematiche sono molto semplici ma hanno conseguenze fondamentali. Una di queste è l’equazione dei razzi, ricavata indipendentemente più volte nella storia da personaggi come Konstantin Ciolkovskij, Hermann Oberth e Robert Goddard.

(continua)
In forma semplificata si può scrivere così:

deltav = (ve) ln (mi/mf)

dove deltav è l’incremento di velocità del razzo, ve la velocità di uscita del gas, mi/mf il rapporto tra la massa totale iniziale e la massa totale finale del razzo.
Si parla di “dittatura dell'equazione dei razzi” perché questa equazione ha tre variabili (deltav, ve e mi/mf) e, una volta stabilite due di queste, la terza è determinata e non si può fare niente per cambiarla. Non serve a niente piangere o invocare lo spirito di von Braun.
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Jan 24
«Se nello spazio esterno ci fosse il vuoto, gli astronauti si eserciterebbero in camere a vuoto. Non in piscina. Lo spazio esterno è una bufala.»
Così recita un post pubblicato lo scorso 25 ottobre da un #terrapiattista su Instagram.
(continua)
La questione mi sta a cuore perché dal 1999 a oggi ho partecipato a esattamente 30 test nei quali un veicolo spaziale o un suo componente viene attivato in una camera a vuoto per simulare l’ambiente che incontrerà nello spazio.
Prima di svolgere ognuno di questi test serve una lunga preparazione e dopo averli fatti bisogna interpretare i risultati per capire che conseguenze avranno per le prestazioni del veicolo spaziale una volta in orbita.
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Jan 20
Le automobili si muovono facendo forza sul terreno, le navi sull’acqua e gli aerei sull’aria: ma come fanno i veicoli spaziali a muoversi nel vuoto? La risposta ha a che fare con la terza legge di Newton, ma è oggetto di molta confusione.
(continua)
L’errore più famoso risale a oltre cento anni fa. Nel 1919 il pioniere dell’astronautica Robert Goddard pubblicò un libretto intitolato “Un metodo per raggiungere altitudini estreme” nel quale ipotizzava, tra le altre cose, di mandare un razzo sulla Luna.
Il New York Times lo prese in giro, sostenendo che per il principio di azione e reazione un razzo doveva spingere contro l’aria per potersi muovere in avanti, e che Goddard non conosceva nemmeno le nozioni di fisica più semplici insegnate ogni giorno nei licei.
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Nov 10, 2022
Nel mio Paese sono un eroe nazionale. Hanno preso il mio nome un aeroporto e diverse strade. Ma mi sono schierato con l’opposizione e se restassi qui rischierei la vita, perciò sono costretto all'esilio in Turchia. Sono Muhammad Faris, il primo cosmonauta siriano.
(continua)
Nasco ad Aleppo nel 1951 da una famiglia di mezzi modesti. Mio padre è un tintore di tessuti. Nel 1969 riesco a entrare all’accademia militare di Aleppo e negli anni Settanta divento pilota di caccia, arrivando al grado di colonnello.
Da quando l’Unione Sovietica ha sostenuto il colpo di stato di Hafiz al-Assad nel 1971 i rapporti tra i due Paesi sono buoni e nell’ambito della loro collaborazione nel 1985 l’Unione Sovietica lancia una selezione per cosmonauti siriani. Ci sono sessanta candidati.
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Oct 13, 2022
La vita non è facile per una bambina nera senza padre, nell’Alabama degli anni '30. Faccio una scuola elementare per neri, scadente e sguarnita. Mia mamma mi ripete «Puoi diventare quello che vuoi, ma ci devi lavorare» e cerca di darmi le opportunità che non ha avuto.
(continua)
Dalla quinta elementare fino alle superiori mi manda in una scuola cattolica di Birmingham, dove il livello è più alto.
Dopo la scuola superiore mi iscrivo all’università cattolica per neri di New Orleans, in Louisiana: inizio a studiare farmacia.
Quando ho l’età per votare, a differenza dei bianchi devo pagare una tassa e affrontare un esame di alfabetizzazione pensato per scoraggiarci. L’esaminatore me lo risparmia perché sa che frequento l’università, ma altri non hanno questa fortuna e li aiuto a preparare l’esame.
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Sep 28, 2022
Se dovessimo trovarci nello spazio esterno senza protezione moriremmo nel giro di un paio di minuti. È solo grazie alle tute spaziali che gli astronauti possono avventurarsi fuori dai moduli abitati in condizioni di sicurezza.
(continua)
L’espressione “tute spaziali” è forse riduttiva, come se fossero normali vestiti: si tratta invece a tutti gli effetti di veicoli spaziali in miniatura che permettono ai loro occupanti di sopravvivere e di lavorare nell’ambiente più inospitale che conosciamo, quello spaziale.
Una tuta spaziale assolve diverse funzioni, alcune delle quali in contrasto l’una con l’altra. Deve garantire una pressione interna stabile (generalmente pari a circa un terzo di quella atmosferica), fornire ossigeno e eliminare l’anidride carbonica espirata dall’astronauta,
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