Thread by @GiovanniChiacc3

#FACTCHECKING LA BUGIA DELL’ESPANSIONE NATO IN UCRAINA 🧵⤵️
Da ormai diversi anni (e in particolare nell’ultimo periodo), in molti continuano a portare avanti la fake news secondo cui la Russia avrebbe invaso l’Ucraina (per la seconda volta),

poiché temeva un’espansione dell’Alleanza Atlantica in Ucraina. Vediamo perché questo assunto è storicamente e fattualmente errato.

Nel 1990 durante il processo di ripristino della sovranità nazionale Ucraina il Soviet Supremo del paese adottò la “Dichiarazione della sovranità statale dell’Ucraina”, il cui articolo 9 indicava la volontà del paese di mantenere uno status neutrale

La successiva dichiarazione di indipendenza dell’Ucraina implementava i principi stabiliti dalla dichiarazione di sovranità, ribadendo l’intenzione dell’Ucraina di rimanere un paese neutrale. Elemento ribadito anche nel preambolo della Costituzione del 1996

La situazione cambiò nel 2002, quando durante una riunione del Consiglio di Difesa e Sicurezza Nazionale venne deciso di rivedere lo status di neutralità del paese e impostare l’adesione alla NATO come un obbiettivo del paese. La dottrina militare Ucraina del 2004 ribadiva tale

precetto, ma già nel luglio dello stesso anno il Presidente Kuchma rimosse da tale documenti gli obbiettivi di adesione all’UE e alla NATO, indicando che l’adesione all’Alleanza non rappresentava più un obbiettivo del paese.

La vittoria di Viktor Yushenko in occasione delle elezioni del 2004 determinò un nuovo inserimento della piena adesione alla NATO e all’UE, quali obbiettivi della politica estera Ucraina. Ciò comportò l’avvio del lungo stallo politico con il blocco filorusso di Yanukovich.

Dopo la vittoria di Yanukovich in occasione delle elezioni del 2010 la neutralità dell’Ucraina venne definitivamente stabilita attraverso l’approvazione della Legge “Sulle basi della politica interna ed estera”.

A seguito dell’approvazione di tale legge l’adesione alla NATO non ha più rappresentato un obbiettivo dell’Ucraina.

La rivoluzione del 2014 non determinò alcun cambiamento di tale paradigma, il programma approvato dal Governo Yatsenuk non includeva in alcun modo l’adesione alla NATO e lo stesso Primo Ministro asserì di non essere intenzionato a perseguire tale obbiettivo.

Lo status di neutralità dell’Ucraina venne abolito solo nel dicembre 2014, dietro la precisa motivazione circa la sua inadeguatezza a garantire la sicurezza Ucraina.

Il vero problema per la Russia è sempre stato quello di un’Ucraina libera e democratica, la quale avrebbe potuto rappresentare un esempio per altre nazioni ex sovietiche. L’invasione dell’Ucraina non rappresenta la reazione di una nazione assediata,

ma il disperato tentativo da parte di una potenza declinante rimasta bloccata nel passato di riaffermare attraverso la guerra il controllo sulla propria sfera d’influenza.

E la frizione tra una potenza decrepita ancorata al passato e una nazione che negli ultimi otto anni è andata incontro ad un significativo processo di riforme, sta inevitabilmente terminando con il successo della seconda.