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https://twitter.com/limesonline/status/1703095610763571334Il primo punto toccato da De Luca verte sulla “colpevolezza” dell’Europa circa lo scoppio del conflitto russo ucraino, secondo il Governatore nessuno si è impegnato a far rispettare gli accordi di Minsk. Dunque, analizziamo la condotta di entrambe le nazioni in relazione a tali accordi. L’articolo 5 statuiva la necessità di garantire un’amnistia a tutti coloro che erano stati coinvolti negli eventi che hanno portato al conflitto. L’articolo 11 prevedeva invece la concessione di uno status speciale al Donbass, nell’ottica di una generale decentralizzazione. L’Ucraina ha rispettato tali accordi, la Verkhovna Rada approvò infatti nel 2014 la legge N 1680-VII “Sulla procedura speciale dell’autogoverno locale in alcuni distretti delle Oblast di Donetsk e Luhansk”, la quale garantiva una maggiore autonomia del Donbass e la contestuale amnistia ai partecipanti degli eventi dell’inizio del 2014. Indovinate chi non ha implementato gli accordi? Ovviamente la Federazione Russa, che non ha adempiuto agli obblighi previsti dall’articolo 10, relativi al ritiro delle forze straniere e allo scioglimento dei gruppi armati illegali. Curioso come inoltre De Luca abbia volutamente ignorato il Memorandum di Budapest del 1994, il quale prevedeva espressamente il rispetto dell’integrità territoriale ucraina da parte della Russia.
https://twitter.com/osintdefenderit/status/1702231752364675161La mia prima considerazione riguarda le impressionanti capacità operative raggiunte dall’esercito ucraino, il quale ha posto in essere un’operazione altamente complessa integrando differenti sistemi.
È opportuno iniziare quest’analisi a monte. La Guerra civile siriana del 2011 è scoppiata in virtù dell’intersezione di numerosi fattori, quali corruzione, malgoverno, autoritarismo e ostilità settaria derivante dalla dominazione politica ed economica esercitata sul paese dalla minoranza alevita.
Anzitutto contestualizziamo l’area geografica interessata. La parte meridionale dell’Oblast di Kherson rappresenta la zona occupata dalle forze 🇷🇺 caratterizzata dalle difese più fragili. Pertanto, essa risulterebbe apparentemente atta a favorire una potente offensiva che consentirebbe di aggirare il grosso delle difese russe poste sul saliente di Tokhmak. Tuttavia il trasferimento di un elevato numero di truppe da una sponda all’altra del Dnipro, al netto del disastro della diga di Nova Khakhovna, rappresenta un’operazione molto rischiosa, la quale potrebbe risultare in perdite molto pesanti
https://twitter.com/fildelmonte/status/1687860547306315776Alfred Mahan in “The interest of America in Sea Power, Present and Future”, sosteneva che una difesa navale dovesse includere elementi prettamente difensivi, quali una linea di batteria costiera ed elementi aventi capacità offensive, da lui identificati nelle cosiddette “torpedo… twitter.com/i/web/status/1…
https://twitter.com/elenabasileit/status/1682286510572281857MITO 1 “LA RUSSIA NON È UNA MINACCIA PER L’EUROPA”
countries besides Russia and Ukraine. There is nothing further from the truth. In this analysis, I will address why Ukraine’s defense serves the world in multiple ways.
delle forze ucraine è stata giudicata prova di un generale fallimento delle operazioni. In realtà ciò che è avvenuto non rappresenta altro che un cambio di strategia operato dalla ZSU,
https://twitter.com/giovannichiacc3/status/1629439162993586177Cominciamo con l’indicare un punto essenziale. Dopo la disastrosa rotta di Kharkhiv e il ritiro da Kherson, la 🇷🇺 aveva come opzione maggiormente funzionale alla prosecuzione del conflitto quella di modulare la propria postura in senso prettamente difensivo.
, il cui primato globale è ora più che mai in discussione. La formazione da parte di quattro economie emergenti del gruppo BRIC, successivamente evolutosi in BRICS, è stata spesso citata come uno dei sintomi di tale declino. Nei fatti però tale gruppo presenta rilevanti
un’invasione russa. Il processo di riforma ha avuto un certo successo su entrambi i fronti, il Corruption Perception Index prodotto da Transparency International ha imfatti evidenziato un costante miglioramento dell’Ucraina nell’ambito della lotta alla corruzione.
che può portare enormi benefici in campo economico e scientifico, ma che al contempo presenta alcune problematiche certamente rilevanti. Ritengo essenziale precisare sin dal primo momento che NON SONO D’ACCORDO con il ban.
https://twitter.com/mentecritica/status/1640313528333606912replicare nel 2022 strategie che le hanno consentito di ottenere le sue più grandi vittorie passate. Nel presente thread, spiegherò perché questo è impossibile.
Tuttavia a partire dal 2006 si è registrato un costante declino di tale modello nel mondo.
equipaggiamento. Buona parte dei media si è concentrata nel lodare il Generale Valery Zaluzhny, Comandante in Capo delle forze ucraine 🇺🇦 . Oggi analizzeremo invece la figura del meno famoso, ma non meno decisivo, Oleksandr Syrskiy,