Johannes Bückler Profile picture
Mar 2, 2023 18 tweets 4 min read Read on X
La fate facile voi.
«Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo chiedere io al luogo in cui vivo, ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso».
Averlo saputo prima non saremmo certo partiti quel giorno. Io e il mio amico, intendo.
Saremmo rimasti nel nostro Paese, il Ghana, a spaccarci la schiena lavorando 10 ore al giorno nelle miniere d’oro per mettere un pezzo di pane sotto i denti.
Il Ghana allora, nel 2002, era uno dei maggiori produttori d’oro al mondo.
Qualcuno di voi è mai venuto a controllare che in violazione delle leggi Internazionali molti bambini ghanesi lavorano e muoiono ancora oggi nell’estrarre l’oro?
Sapete che il nostro Paese per la quantità di miniere d’oro veniva chiamato “Gold Coast”?
E che la maggior parte di queste nostre risorse, e ripeto nostre risorse, sono state polverizzate dai voi colonizzatori europei?
Venite voi in Ghana ad insegnare ai bambini come possono fare grande il loro Paese.
Quando sei povero e hai poco da mangiare, hai a malapena la forza di stare in piedi.
Quale futuro avevamo noi ragazzi.
È per quello che abbiamo deciso di partire quel giorno.
Comunque, inconsapevolmente, un vostro consiglio lo avevamo seguito.
Non eravamo saliti su una di quelle barchette pericolose, ma su un aereo. Una figata.
Certo, il posto non era proprio da prima classe, ma vi assicuriamo che non c’era di meglio.
E poi è andata a finire così.
Oggi è il 5 dicembre 2002 e siamo arrivati in Inghilterra finalmente, la nostra terra promessa.
Vabbè, diciamo che Mosè poté almeno vederla quella terra, anche se da lontano.
Noi nemmeno quello.
Questa terra promessa abbiamo potuto solo immaginarla durante il viaggio.
Sì, perché se è vero che siamo arrivati in Inghilterra il medico ha appena dichiarato che siamo morti.
D’ipotermia.
Chissà lo spavento che ha provato quel povero manutentore che, mentre controllava l’aereo appena atterrato, ha scoperto la nostra presenza nel vano carrello.
Comunque.
Io ho dodici anni, o meglio, avevo dodici anni e indosso un paio di jeans Levis un po' lunghini, tanto da doverli arrotolare sulle caviglie, una maglietta colorata e una giacchetta grigia.
Certo, i sandali con l'alluce di fuori non sono il massimo, su questo concordo.
Il mio amico, che di anni ne aveva quattordici, ha una polo blu a maniche corte, pantaloni a righe di diversi colori, e scarpe da jogging grigie, tipo Nike (solo tipo però) con la scritta "peacock", che vuol dire pavone.
Praticamente due figurini, dai.
Certo, due figurini che non avevano calcolato che un aereo di linea in volo può raggiungere e superare gli 11.000 metri di quota e che a quella distanza da terra la temperatura esterna arriva a 50-55 gradi sotto zero.
È così che siamo morti.
Adagiati in terra sotto l'aereo ci hanno svuotato le tasche.
Un portafogli vuoto, due cartoline d'auguri stampate da una compagnia aerea del Ghana e un vecchio lucchetto.
Cose inutili, lo so, ma è tutto ciò che avevamo quando siamo partiti per raggiungere l'Europa.
Il motivo?
Sempre lo stesso.
Ricordate la storia di Yaguine Koita e Fodè Tounkara?
Sì, quelli partiti nell'agosto del 1999 dalla capitale della Guinea e ritrovati morti a Bruxelles nel vano carrello di un aereo?
Quei due ragazzi avevano una lettera in tasca per i potenti d'Europa.
Leggetela.
Ecco, siamo morti per lo stesso motivo.
Solo che noi non avevamo nessuna lettera per i potenti.
A che sarebbe servito scriverla?
È forse servita la lettera dei nostri fratelli Yaguine Koita e Fodè Tounkara?
Ve la siete dimenticata in fretta. Senza fare niente.
Mi dispiace solo di una cosa.
Il medico legale ha dichiarato che siamo "neri" (quello era facile dai), ma ben nutriti, quindi forse siamo finiti nel vano carrello per un gioco.
Siete dei fenomeni.
Secondo voi se uno è nero e ben nutrito non può cercare un futuro migliore?
Allora vi svelerò un segreto.
In questo mondo ci sono tante, troppe disuguaglianze.
Però c’è una cosa che accomuna molti ragazzi come noi, neri, bianchi, africani, asiatici, americani o europei.
Quella di non avere un futuro.
Quindi datevi una mossa.
Ma se proprio non avete una soluzione lasciateci almeno la speranza, almeno quella.
Pure con qualche forma di pazzia dovuta alla disperazione.
Come attraversare un deserto, o il mare su una carretta.
O entrare in un vano carrello di un aereo, alla ricerca di un futuro migliore.

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Johannes Bückler

Johannes Bückler Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @JohannesBuckler

May 10
Ci mancava pure il film.
Con tutti quegli Oscar poi.
Lo so che su Wikipedia è scritto chiaro “il film è tratto dall'omonima opera teatrale…”, ma sapete quanta gente pensa sia un film storico?
Ma dai.
Dovevate scriverlo a chiare lettere: OPERA DI FANTASIA!
Tutta colpa di quel russo, Aleksandr Sergeevič Puškin, e del suo microdramma.
Da lì la pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer.
E ora questo film.
Tutto per cercare di convincere la gente che io quello lo odiavo.
Tanto da ucciderlo.
Image
Image
Io provare invidia per quello?
Ma quando mai.
Ero uno dei musicisti più importanti di tutta Europa. Quale autore scelse l’imperatrice Maria Teresa D’Austria per l’inaugurazione del Nuovo Regio Ducal Teatro nel 1778?
Il sottoscritto.
Con l'opera lirica "L'Europa riconosciuta"
Image
Image
Read 16 tweets
May 8
Sorrido quando leggo che il blues è nato quella notte all’incrocio tra le Highway 61 e 49 a Clarksdale.
Perché vi garantisco che non firmai nessun patto col diavolo, barattando la mia anima, per diventare il più grande bluesman della storia.
Certo.
Strano era strano.
I vari musicisti che mi avevano conosciuto prima di quella notte erano concordi nel ritenere goffo il mio modo di suonare la chitarra.
Invece ero riapparso dopo quella notte dotato di una bravura e di un'espressività tali da lasciare tutti a bocca aperta Image
Però forse è il caso di cominciare dall’inizio.
MI chiamo Robert Leroy Johnson e sono nato a Hazlehurst (Mississippi) l’8 maggio 1911 da una relazione di mia madre, Julia Dodds, dopo che mio padre ci aveva abbandonati per un'altra donna. Image
Read 13 tweets
May 6
«Sono sei miglia al largo di Arenzano, altezza duemila piedi. Posso scendere?»

«Non c’è traffico. Scendete pure»

Sono quasi le 19.
E’ una bella domenica e ho approfittato per fare un volo d'addestramento a bordo di questo stupendo Augusta Bell 205.
L'Augusta Bell 205 è un elicottero nuovo e moderno rispetto al vecchio Agusta Bell 47 G 3B-1 con cui ho operato per tanto tempo.
Quante missioni abbiamo compiuto insieme.
E quante vite ho salvato nelle oltre 3.500 ore di volo Image
Le ricordo tutte, sapete?
Quante vite di preciso?
Parecchie.
Basta contare gli omini stilizzati sulla carlinga del mio vecchio elicottero.
Dicono che sono un pioniere dell’elisoccorso in Italia. Vero.
Le prime tecniche di salvataggio di persone in mare sono mie. Image
Read 20 tweets
May 4
E' il 7 luglio 1929.
A Roma, allo Stadio Nazionale del PNF, si assegna il campionato di calcio, ultimo campionato a gironi.
Se lo contendono il Bologna e il Torino.
3-1 all’andata per il Bologna, 1-0 per il Torino al ritorno.
Niente differenza reti all’epoca.
E’ spareggio.
Image
Image
Sinceramente a me interessava poco quella partita.
Non fosse altro per i miei 10 anni.
Con i miei amichetti avevo deciso di andare all’Adda a fare il bagno.
Noi ragazzi poveri di Cassano d’Adda ci divertivamo così, malgrado fossimo a conoscenza della pericolosità del fiume. Image
Con noi portavamo sempre il “Ciapìn”, ferro di cavallo, un ragazzino di sei anni chiamato così perché portava fortuna.
Avevamo tutti un nomignolo.
Io ero il “Tulèn”, perché prendevo a calci tutto quel che trovavo per strada, pallone di stracci o barattoli di latta.
Read 20 tweets
May 2
Scendemmo giù a Curenna, frazione di Vendone, la vigilia di Natale del 1943.
Sapevamo che gli abitanti ci appoggiavano, infatti ci fecero trovare due pentoloni di castagne e pranzo assicurato anche per il giorno successivo.
Il loro regalo di Natale. Image
Con il parroco sempre in prima fila.
Per quello aspettammo il suo ”andate, la messa è finita” per intonare quella nuova canzone.
Una esecuzione un po’ stonata lo ammetto, ma era una bella canzone.
Era la nostra canzone. Image
Sibilla Giacomo, nome di battaglia Ivan.
Era stato lui a scegliere la musica.
Lui, operaio di professione che non abbandonava mai la sua chitarra.
Durante la solita serata attorno al fuoco aveva chiesto al comandante: ”perché noi non abbiamo una canzone?”
Read 23 tweets
Apr 30
Domani, 1° maggio, ricorre il 30° anniversario della morte di Ayrton Senna, che ha perso la vita durante il Gran Premio di San Marino del 1994.
Lui era il primo della classe, giusto così.
Giusto che la gente commemori un campione come lui.
Anche mio figlio Roland aveva rincorso quel sogno, esattamente come lui.
Ed era riuscito a realizzarlo.
Anche se solo a trentaquattro anni.
Mi chiamo Rudolf e lui era mio figlio.
Roland era nato a Salisburgo il 4 luglio 1960.
Già da piccolo ci diceva che da grande voleva fare il pilota di Formula 1.
Gli passerà, ripetevo a mia moglie cercando di tranquillizzarla.
Read 18 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Don't want to be a Premium member but still want to support us?

Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Or Donate anonymously using crypto!

Ethereum

0xfe58350B80634f60Fa6Dc149a72b4DFbc17D341E copy

Bitcoin

3ATGMxNzCUFzxpMCHL5sWSt4DVtS8UqXpi copy

Thank you for your support!

Follow Us!

:(