La @BBC, la tv pubblica britannica, avrà una "discussione" con il suo opinionista @GaryLineker, ex-calciatore della nazionale, per le sue critiche contro il governo Sunak. Un brutto tentativo di censura della libertà di parola, mentre il paese scivola sempre più verso destra.
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Il governo britannico ha annunciato una nuova legge sull'immigrazione, che prevede l'arresto e la deportazione di chiunque cerchi di entrare nel paese illegalmente. Una legge del tutto contraria al diritto internazionale.
Lineker ha contestato il video in cui la Ministra dell'Interno Suella Braverman descrive il provvedimento. "È una politica smisuratamente crudele verso i più vulnerabili, con un linguaggio non dissimile da quello usato nella Germania degli anni 30".
Lineker parla spesso di politica: in questi anni si è schierato pubblicamente contro le violazioni dei diritti umani in Qatar, a favore del diritto all'aborto e in difesa dei diritti della comunità LGBTQ+.
Braverman si è lamentata del fatto che un uomo pagato con soldi pubblici critichi il governo con questi toni, guidando la crociata censoria dei conservatori. Ma molte persone stanno supportando Lineker, come dimostra l'hashtag #GarylinekerSpeaksForMe.
Il piano dei conservatori britannici sulle deportazioni dei migranti in Ruanda era già stato anticipato dal precedente governo Johnson. Il Ruanda di Paul Kagame è un paese con forti legami col Regno Unito, che sta investendo molto nel calcio europeo.
Gary #Lineker è stato sospeso dalla BBC dalla conduzione di Match of the Day per le sue critiche al governo britannico. Spaventosa deriva antidemocratica del Regno Unito.
"Consideriamo la sua recente attività sui social media una violazione delle linee guida" ha detto un portavoce della tv pubblica britannica. Lineker, pochi giorni fa, aveva criticato la nuova legge sull'immigrazione.
"Non diciamo che non possa esprimere le sue opinioni, - continua il portavoce della BBC - ma che debba astenersi dallo schierarsi con un partito politico o prendere posizione su controversie politiche".
I tifosi dei Beitar Jerusalem sono sospettati di essere i responsabili del grosso incendio che ha colpito il centro sportivo dell'Hapoel Tel-Aviv domenica scorsa.
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L'incendio, secondo le autorità israeliane, sarebbe di tipo doloso, ed è avvenuto nella notte prima della sfida di campionato tra Beitar e Hapoel (poi vinta da questi ultimi 3-1). Le motivazioni sono probabilmente politiche.
I tifosi dell'Hapoel, tradizionalmente legati alla sinistra israeliana e al sindacato Histadrut, hanno preso parte alle proteste di questi giorni contro il governo Netanyahu, che invece gode del supporto dei fan del Beitar.
Domenica scorsa l'Athletic Brighela, club di calcio popolare di #Bergamo militante in Terza Categoria, ha esposto uno striscione contro le morti nel Mediterraneo. Ed è stato per questo multato dal Giudice sportivo.
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550 euro di multa e inibizione di 2 settimane per il capitano della squadre e per il dirigente accompagnatore. Questo perché, alla richiesta di esporre lo striscione, l'arbitro aveva negato l'autorizzazione, ma i giocatore dell'Athletic Brighela lo hanno fatto ugualmente.
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Una manifestazione, ha spiegato il club, per "Rimarcare la nostra posizione sulle questioni umane che da troppo stanno caratterizzando il nostro paese in modo negativo".
L'opinione dei tifosi del Bayern Monaco, questa sera in campo in Champions League, sul Ministro #Piantedosi e sul divieto di trasferta per i tifosi dell'Eintracht (ma l'opinione vale un po' anche per altro).
Gli arbitri di #SerieA ammoniscono più spesso i giocatori neri rispetto a quelli bianchi? Uno studio approfondito di due ricercatori sostiene di sì: proviamo a spiegare.
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Gli autori sono @BeaMagistro (Università di Toronto) e @MorganWack (Università di Washington-Seattle). I due ricercatori hanno analizzato oltre 8.000 partite del campionato italiano tra il 2009 e il 2021, analizzando i dati relativi a falli fischiati e cartellini.
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Da questi emerge una tendenza a sanzionare circa il 20% in più i giocatori neri o di pelle scura rispetto a quelli bianchi in Serie A, rivelando un probabile bias razziale. Magistro ne parla in questo thread.
In occasione dell'#8Marzo, la Giornata internazionale dei diritti delle donne, ecco un breve thread con alcuni contenuti di Pallonate in Faccia sulle donne nel calcio e i loro diritti.
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Un viaggio all'origine del calcio femminile, a partire dal movimento suffragista britannico fino alle operaie durante la Grande Guerra.
Un altro contenuto storico dal podcast: l'esperimento della prima squadra femminile di calcio in Italia, che lottò contro l'idea della donna in epoca fascista.