La cosiddetta “#carnesintetica”, che tanto fa storcere il naso a molti, altro non è che un prodotto alimentare realizzato utilizzando cellule animali.
Il processo prevede l’estrazione di cellule staminali e la proliferazione in una soluzione nutritiva in un bioreattore. 1/6
Le fibre muscolari ottenute vengono utilizzate per produzione finale della carne sintetica.
La carne "in vitro" è ad oggi legale negli Stati Uniti e a Singapore.
Il vantaggio è che da una sola cellula si possono ottenere circa 10mila chili di carne in poche settimane.
2/6
Vietarne la ricerca, la produzione ed il consumo significa non solo porre dei limiti alla libertà di chi vuole percorrere strade alternative, ma soprattutto non riuscire a vedere oltre il proprio naso.
3/6
Siamo infatti ormai 8 miliardi di persone ed il numero è destinato ad aumentare costantemente ed inesorabilmente.
La produzione ed il consumo di alimenti ben presto diventerà insostenibile, se non si trovano soluzioni alternative.
4/6
Gli allevamenti intensivi non sono la scelta corretta: non sono ecosostenibili e comportano un rischio tangibile di sviluppo di antibiotico-resistenze che, a loro volta, costituiscono un problema sanitario sempre più dilagante e oltremodo preoccupante.
5/6
In conclusione, la carne sintetica, come anche le fonti proteiche che possono derivare dagli insetti, devono essere viste piuttosto come un’opportunità - da studiare ed approfondire - e non come un problema da vietare a priori.
6/6
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
LA SANITÀ E IL PRINCIPIO DELLA RANA BOLLITA
Immaginate un pentolone pieno d'acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole. 1/4 @Cartabellotta
La temperatura sale. Adesso l'acqua è calda. Un po' più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po', tuttavia non si spaventa.
L'acqua adesso è davvero troppo calda e rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire.
2/4
Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell'acqua a 50°, avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.
3/4
Quelli che vedete nell'immagine sono due corpi a confronto, osservati tramite una risonanza magnetica.
Uno pesa più di 100 chili, l'altro circa 60.
Come potete facilmente vedere, ci sono notevoli differenze tra le due persone. 1/5
Nel corpo a sinistra notiamo che:
👉 le dimensioni di organi vitali (cuore, fegato, intestino, ecc.) appaiono aumentate;
👉 la componente adiposa preponderante arriva addirittura a spostare gli organi interni;
👉 vi sono modifiche strutturali a livello di ossa e articolazioni
2/5
Il grasso viscerale nella persona a sinistra occupa una notevole parte del corpo ed è quindi responsabile di diverse patologie. Ciò può portare ad un aumento del rischio cardiovascolare, all'insorgenza di diabete, all'Alzheimer e alla riduzione dell'aspettativa di vita.
3/5
Si sente spesso dire che mangiare frutta alla fine dei pasti non è una buona abitudine.
I motivi che alimentano questa credenza sono diversi: alcuni riferirebbero una più difficile perdita di peso, altri l'instaurarsi di sensazioni di gonfiore e sazietà. 1/6
Alcuni componenti della frutta, come fibre e oligosaccaridi, possono, in effetti, rallentare modestamente il transito del cibo nel tratto gastrointestinale, dar luogo a dei processi di fermentazione e creare un accumulo di gas con conseguente sensazione di gonfiore.
2/6
Questa situazione si verifica soprattutto in coloro che hanno una particolare sensibilità intestinale (colite ulcerosa, snd. dell’intestino irritabile, meteorismo).
In generale, escluse queste condizioni, non si riscontrano fastidi dopo aver ingerito la frutta a fine pasto.
3/6
Il 4 febbraio 2023 si celebra la XXIII edizione della Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla UICC e sostenuta dall’OMS. È un importante richiamo a riflettere su cosa Istituzioni e individui possono fare insieme per combattere il cancro. #WorldCancerDay 1/4
"Close the Care Gap - Everyone deserves access to cancer care" è il tema della campagna 2022-2024: lo slogan richiama l’attenzione sull’importanza della comprensione e del riconoscimento delle disuguaglianze nella cura del cancro in tutto il mondo.
2/4
Si stima che nel 2020 nel mondo siano decedute per cancro 10 milioni di persone.
“I numeri del cancro in Italia 2022” stima che in Italia nel 2022 siano 390.700 le nuove diagnosi di tutti i tumori (205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne). Erano 376.600 nel 2020.
3/4
PERCHÉ GLI SBADIGLI SONO CONTAGIOSI?
Lo sbadiglio è un riflesso respiratorio fisiologico, molto comune in tutti gli esseri vertebrati.
È associato a svariate cause scatenanti: nell'uomo può essere dovuto a stanchezza, stress, mancanza di sonno, noia, ma anche fame e sete. 1/7
Esistono diversi studi che hanno supposto un nesso fra sbadigli, la loro contagiositá e lo sviluppo dell’empatia: a livello neurobiologico, le aree cerebrali che si attivano quando vediamo qualcuno sbadigliare sono le stesse che si attivano durante le interazioni empatiche.
2/7
I neuroni responsabili sono chiamati NEURONI A SPECCHIO, una classe di motoneuroni che si attivano in maniera involontaria, sia quando un individuo esegue un’azione finalizzata, sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione compiuta da un altro soggetto. 3/7
Nell'antica Grecia, alle donne era proibito studiare medicina.
Nel 300 a.C., però, una donna di buona famiglia ateniese, Agnodice, decise di tagliarsi i capelli e di travestirsi da uomo per poter frequentare la facoltà di medicina di Alessandria d'Egitto.
1/7
Un giorno, completati gli studi, stava camminando per le strade di Atene quando udí le grida di una donna in travaglio. Agnodice intervenne in suo aiuto ma la donna, scambiandola per un uomo, non voleva che la toccasse, sebbene soffrisse moltissimo.
2/7
Agnodice allora, senza che nessuno la vedesse, si tolse i vestiti e dimostrò di essere una donna. In tal modo poté aiutare la donna a far nascere il suo bambino.
La storia si diffuse rapidamente tra le donne e tutte le ammalate iniziarono così a rivolgersi ad Agnodice.
3/7