Thread by @MarcoLai_23

Le chiavi della vittoria del Milan

- Aggressività uomo su uomo a centrocampo e vittoria duelli individuali
- Prevenire pericolosità di Kvara
- Posizione fluida di Brahim Diaz

📷Creato con Once Video Analyser PRO - once.de #OncePRO

Il Milan è tornato indietro di un anno: 4-2-3-1 super aggressivo. L'idea era di bloccare sul nascere il dominio del centrocampo del Napoli che passa per i piedi di Lobotka. Bennacer a uomo su di lui ha avuto l'abnegazione e l'agilità di piedi necessaria a limitarlo.

Bruno Giorgi, storico allenatore del Cagliari, diceva che chi vince i duelli vince la partita. Il trio di centrocampo del Napoli ha vinto 5 duelli su 21. Tonali impressionante con 7 duelli vinti su 8.

Il Milan ha quindi dominato la sfida a centrocampo, non si era mai visto il trio Lobotka-Anguissa-Zielinski così in difficoltà. L'assenza di Osimhen ha anche tolto alla squadra di Spalletti la possiblità di giocare lungo per il nigeriano.

In assenza di Osimhen e avendo di fatto eliminato dalla partita Lobotka, l'uomo chiave del Napoli sarebbe potuto essere Kvaratskhelia, ma il Milan ha fatto un grandissimo lavoro per toglierlo dalla partita. Il georgiano nel primo tempo ha toccato 19 palloni, Politano 33.

Non è un caso: la pressione del Milan indirizzava il Napoli a giocare verso destra, zona di campo ritenuta meno pericolosa. Le volte in cui il Napoli riusciva a costruire sulla sinistra, Calabria era sempre molto attento e aggressivo nell'uscire su Kvara per non farlo girare.

Il giocatore chiave del Milan, al di là del gol e dell'assist, è stato senza dubbio Brahim Diaz. Lo spagnolo partiva da esterno ma era libero di svariare per il campo. La zona toccata di più era sul centrodestra, dove riusciva a creare la decisiva superiorità numerica.

Dal momento che il Napoli pressava con un 4-4-2 (Zielinski si alzava al fianco di Simeone per pressare Kjaer, ali sui terzini, Lobotka e Anguissa su Krunic e Tonali), la posizione stretta di Brahim Diaz formava il cosidetto "box midfield" creando un costante 4vs2 a centrocampo.

Per il Napoli era difficile riuscire a trovare una soluzione per limitarlo. Nel primo tempo a volte provava a prenderlo Mario Rui, ma questo portava a due problemi.

1. La posizione di Calabria in ampiezza faceva sì che il portoghese fosse sempre in 2vs1 e preso in mezzo tra Brahim e Calabria.
2. Il Milan cercava spesso il lancio lungo per Giroud per cercare la spizzata per Bennacer che attaccava proprio lo spazio alle spalle di Mario Rui.

La fluidità di Brahim è stato un problema per il Napoli sin da subito. Se guardate l'azione che porta al suo tiro al minuto 3 dopo un cutback, o l'azione del suo gol del 2-0, potete notare come lo spagnolo fosse liberissimo sulla trequarti da inizio azione.

Cosa avrebbe potuto fare il Napoli per risolvere alcuni problemi? In difesa a mio parere alzare Zielinski in pressione su Kjaer si è rivelata una mossa inefficace, avrei tenuto il polacco più basso per difendere con un 4-1-4-1 e oscurare la linea di passaggio verso Brahim.

In attacco avrebbe dovuto cercare con più continuità il taglio dentro al campo di Mario Rui alle spalle di Brahim (ma anche di Di Lorenzo sulla dx), spesso più preoccupato a togliere la traccia esterna verso Kvara. Il Napoli era sempre pericoloso quando trovava questa soluzione.

Piccola menzione per Rade Krunic, autore di una partita meno "visibile" di Bennacer e Tonali, ma fondamentale con la sua fluidità posizionale per creare grattacapi al Napoli. Lo si è visto giocare da mediano, centrale dei tre, braccetto destro e terzino destro. Ovunque.

Se prima avevo molta attesa per la doppia sfida di Champions, ora ne ho il triplo. Super curioso di vedere se Pioli proverà le stesse soluzioni (immagino di sì), ma soprattutto curioso di capire che contromosse troverà Spalletti.

@11OnceSport