Proprio oggi, #25aprile, annuncio la mia battaglia e dura resistenza contro una fetta della mia categoria/corporazione.
Lotto contro quel lembo marcio e fascista, egoista e NoPos, diffamatorio e razzista che mi circonda, che mi attacca e mi isola sempre di più. Bona lè.
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Potrebbe essere questo il titolo del libro che sto scrivendo.
Sarà dedicato anche a quei colleghi disinformati, indifferenti e quindi complici di questo sistema che per proteggere la famiglia si abbassa sempre al livello del tassista più zavaglio
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Social e canali d’informazione interni [privati e segreti] gestiti in maniera medievale e alla carlona.
Colleghi ignari, sapete quante volte mi sono rivolto inutilmente ai nostri dirigenti?
Persone capaci di guidare la macchina da soldi delle cooperative, ma purtroppo…
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Incapaci di gestire le mie richieste di una sana comunicazione e di mettere un freno al branco diffamatorio.
Con la consegna della medaglia al merito civico del Comune di Bologna subisco attacchi e offese indegne da molti colleghi nei loro gruppi WhatsApp
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Nessuno tra i 700 tassisti fa il nome di quel collega che incita a bastonarmi (codardi).
Nessuno muove un dito per condannare i saluti fascisti e i “viva il duce” nel piazzale della Stazione di Bologna.
Le mie proteste sono silenziate, i colpevoli coperti e graziati
VERGOGNA!
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Sì perchè dovete saperlo, i nostri regolamenti proteggono, coprono e difendono [in segreto] pure i colleghi che si permettono, alla Stazione di Bologna, di urlare “viva il duce” a pochi metri dalla lapide del #2Agosto1980 che ricorda le vittime del terrorismo fascista.
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Un altro sindacalista mi conferma che era giusto che io subissi gli attacchi del branco: “Robby, stai cagato, non puoi emergere, devi eliminare il tuo account Twitter, non parlare dei nostri segreti, non devi prendere in giro i #NoPos, la famiglia dei tassisti non si tocca”
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Al CDA ho chiesto che venisse rimosso un post [dal nostro gruppo FB dei tassisti] che inneggiava i colleghi a disprezzarmi e a non portarmi rispetto. Il sindacalista dirigente che lo gestisce mi ride in faccia e mi risponde: “finché ci sono io quel post rimane al suo posto”
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Sono irritati dal mio modo di vivere e raccontare la bellezza e i privilegi di questo mestiere.
Arrivano ad accusarmi di utilizzare gli allarmi e i soccorsi col defibrillatore [in collaborazione col 118] per farmi “pubblicità”.
Ve lo spiegherò meglio nel libro, [editori, fatevi avanti], così anche quei bravi colleghi, ma indifferenti e pavidi, si vergogneranno di aver protetto quel branco indegno che umilia la categoria.
Faccio mio il concetto di:
“Odio gli indifferenti”
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Chiedo i danni e le scuse ufficiali. Ai tassisti bisogna andargli in tasca per farli svegliare e ragionare.
Colleghi brave persone volete proteggere i NoPos evasori, i fascisti insultanti, chi mi minaccia e chi urla “viva il duce” alla Stazione di Bologna? E allora…
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Annuncio la mia protesta che farà clamore:
Dal 1° maggio pubblicherò giornalmente in maniera trasparente tutti i miei [e i loro] incassi, i contanti, le carte di credito, le corse, i guadagni, tutto.
PS
Se vorrete fermarmi con la forza vi avviso che gli appunti e le bozze dei racconti di #Bologna5 per il libro che destabilizzerà la categoria sono già salvati e al sicuro, come pure i nostri conti, le nefandezze fasciste e lobbiste della “famiglia”.
Con affetto, RobertoRedSox
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Tassisti che mi seguono di nascosto su Twitter.
Si passano gli screenshot nelle chat per alimentare l’odio.
Mi contestano dicendo che sono un danno per la categoria.
Mi invitano a cancellare l’account.
Difendono chi mi minaccia e fa il saluto fascista alla Stazione di Bologna⤵️
Mi hanno osteggiato fin dai primi tempi della radio perchè non avrei dovuto: “La prima regola della casta è MAI contestare pubblicamente i tassisti, dobbiamo difendere anche gli orrendi, fanno parte della famiglia, MAI parlare dei segreti del nostro lavoro con gli altri” ⤵️
Dirigenti e sindacalista mi hanno osteggiato perché facevo radio e poi contestato per la solidarietà durante il lockdown. La medaglia del Comune viene vista malamente dalla quasi totalità dei colleghi, astiosi e invidiosi perché ad emergere doveva essere la categoria, non io. ⤵️
Nella notte, in aperta campagna, io e #Bologna5, di nuovo soli, dopo aver accompagnato un cliente.
Nella notte, nella bassa, buia, umida, silenziosa terra contadina tra Bologna e il Po.
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, una casa ogni 50 secondi, si intravede nel campo grazie ad una lucina alla porta.
Nella notte, è tutta campagna, solo buia e piatta pianura, e se ti scappa la pipì?
Soccia mica c’è un vespasiano a comando qui d’attorno.
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, sarà pure argomento tabù, ma la pipì è pur sempre pipì, soccia dai, non facciamo i damerini.
Nella notte, la fanno pure i Re e le Regina, la fanno pure quelli di Twitter, la fanno tutti, credo, scappa pure a me.
Campanile Basilica San Petronio, Bologna, con i Campanari Bolognesi. @comunebologna
Quando fanno solo girare la campana trema tutto, la parola “impressionante” non rende l’idea.
Qui ha sede la più antica scuola campanaria del mondo.
A breve suoneranno “il doppio bolognese”.
By Anna Brini, la guida Bolognese più Bolognese che ci sia, la più innamorata di Bologna, la più amata dai Bolognesi.
Un venerdì notte fin troppo piatto viene rinvigorito da due ultime corse che adrenalina ciao che mi farai dormire ora che son le 07:00 e DEVO per forza dormire… ⤵️
Alle ore 5:15 dalla discoteca RED durante il percorso una ragazza con venature punk di anfibi munita, spiega all’amico che poco prima aveva ricevuto una proposta (che ha rifiutato) da uno sconosciuto: “ti offro 500€ se ti fai leccare i piedi” 😳 ⤵️
Alle ore 6:00 dal centro verso periferia due 18-20enni e capisco subito che sarebbe stata dura farsi pagare.
Infatti, tentativo di fuga, “attento che faccio box”, non mi frega se chiami il 113, occhi bui i suoi, occhi bui di più i miei, mezz’ora così alla fine paga i miei 15€
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