L'accordo da 787,5 milioni di dollari sottoscritto la scorsa settimana ha impedito che il presidente della Fox Corporation Rupert Murdoch e i conduttori come Carlson fossero chiamati a testimoniare in un processo esplosivo sulle fake news diffuse dall'emittente " 2/10
Il valore di Fox Corporation ha infatti perso più di 500 milioni di dollari dopo che lunedì la società di media ha annunciato che si sta separando dal conduttore Carlson. Un terremoto che ha sollevato interrogativi sul futuro di Fox News. 3/10
Per chi conosce il mondo complottista, questa figura razzista e suprematista, è molto conosciuta: le sue tesi sono conosciute e condivise nel mondo di Telegram e in qualsiasi gruppo di paranoici complottisti. 4/10
Il #CarCarlo Pravettoni americano (impressionante la somiglianza con il mitico personaggio cialtrone interpretato dal bravissimo Paolo Hendel), è un elemento pericoloso e vanta amicizie influenti (e nascoste rivalità). E' un cancro dell'informazione mondiale 5/10
I nostri canali Telegram o Twitter, dove, invece di condividere fonti ufficiali o autorevoli si trova l'opinione di un Cuggino qualsiasi. 6/10
I guru spesso sono degli enormi incoerenti. In Italia sono tutti vaccinati, ma ti dicono di non farlo perché "è pericoloso". Oppure "Non so cosa c'è dentro" e poi, in preda ai fumi del Crac ammazzano il rivale in amore 7/10
E si crede che i governi vogliano lockdown a vita e "5g e grafene per controllarci", quando non si accorgono che il proprio cellulare è il migliore alleato per qualsiasi controllo, a cui abbiamo delegato la nostra privacy quando clicchiamo su "ACCETTA". 8/10
Carlson è un grande alleato della disinformazione russa, di Orban e di Bolsonaro di cui ha sempre sostenuto la narrazione . E in Italia ha amici "importanti" (diciamo così) 9/10
C'è ancora una significativa sovrapposizione tra le comunità di suprematisti bianchi e i gruppi no-vax online. Fox e Carlson hanno un posto di rilievo anche nei circoli della disinformazione legata al Covid-19. 10/10
Il resto...leggetevelo! Spero di essere stato esaustivo!
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La vicenda della cosiddetta #FamigliaNelBosco registra nuovi sviluppi rilevanti sul piano educativo dei minori.
Secondo quanto riferito dalla tutrice nominata dal #Tribunale per i Minorenni, i tre bambini attualmente collocati in una struttura protetta non sanno leggere.
La figlia maggiore, di circa otto anni, sa scrivere soltanto il proprio nome, mentre i due gemelli più piccoli stanno iniziando ora l’apprendimento dell’alfabeto. Questo dato assume particolare rilievo.
Il perché è piuttosto chiaro: ,prima dell’allontanamento, i genitori avevano dichiarato di seguire un percorso di istruzione parentale. L’ordinamento italiano consente l’#homeschooling, ma impone verifiche periodiche sulle competenze effettivamente acquisite dai minori
Sorrisi e foto per festeggiare la casa gratis: io, con dei figli ancora in casa famiglia avrei poco o nulla da festeggiare. La #FamigliaNelBosco è davvero una pessima storia che dovrebbe farci riflettere tutti sul potere estremo della commiserazione.
Il vero problema che questa foto rivela?
Non è la famiglia in sé, non è la bontà di Armando, non è l’aiuto (che può anche essere sincero).
È la narrazione.
È la trasformazione di un dramma reale in un racconto consolatorio,
che nella foto si traduce così:
disagio? dissolto
bambini? fuori campo
conflitto? dimenticato
media? compiacenti
racconto? perfetto
Questa immagine non dice “stiamo lottando per riunire una famiglia”.
Dice:
“Stiamo festeggiando una storia che funziona benissimo… anche se la realtà non funziona affatto.”
La campagna di diffamazione verso chi ha redatto il dispositivo sulla #famigliadelbosco, si arricchisce di un pezzo del #LaVerita che definire da "maestri" della disinformazione è dir poco. L'ho letto, e vi spiego tutto in un thread
Quando la cronaca diventa arma politica.
L’articolo pubblicato da La Verità sul questo caso non è solo un esempio di informazione distorta. È il sintomo di un problema più profondo: la trasformazione deliberata della cronaca giudiziaria in un campo di battaglia politica.
Il bersaglio scelto non è il provvedimento del Tribunale, non sono le relazioni degli assistenti sociali, non sono i documenti tecnici che descrivono la situazione reale dei minori.
Il bersaglio è la giudice.
Donna.
Professionista.
Figura istituzionale.
E' importante, in questo momento storico spiegare bene un fenomeno, per comprenderlo. Per valutarlo con oggettività.
La propaganda sulla #famigliadelbosco afferma che con i bambini #rom non vengono portati via alle famiglie E' vero? Guardiamo i dati. alanpaulpanassiti.blogspot.com/2025/11/bambin…
La pancia non fa bene a motivare le opinioni. Ma in una epoca in cui tutti esprimono una idea per dar fiato alla bocca, guidato da politici o da influencer mistificatori che vanno avanti a slogan, l'unica cosa che occorre è spiegare.
Quando si parla di minori rom o sinti allontanati dalle famiglie, la domanda ricorrente è sempre la stessa:
“Quanti sono? Perché nessuno pubblica le statistiche?”
Grazie di aver resistito fino alla fine. Ma le cose vanno raccontate Senza giudizio. Separare sempre i fatti dalle opinioni.
E sospendere il giudizio, mai come in questo caso, è fondamentale.
Ps. Questo passaggio fa assolutamente riflettere: questo genitori hanno chiesto 50.000 euro a minore per farli visitare
Una precisazione per la privacy: sono stato autorizzato a divulgare tutto da una fonte qualificata. Anche perché i nomi e i dati di tutti erano già a disposizione di tutti perché mostrati ed enunciati in diversi programmi TV. Che non si sono mai preoccupati della privacy
Si è tanto parlato della #famiglia nel #bosco. Ma qualcuno ha letto le carte?
Io l'ho fatto, almeno quelle diffuse. Senza giudizi preventivi ecco cosa ho capito e trovato.
Un thread
Ecco un’analisi oggettiva, senza valutazioni politiche o morali.
Intanto il contesto del provvedimento.
Il documento è un’ordinanza del Tribunale per i Minori dell’Aquila, riferita a tre minori appartenenti alla stessa famiglia.
Arriva dopo un percorso già iniziato mesi prima, con: