- 15/1/21, esperto Aifa segnala ad Anna Rosa Marra, responsabile farmacovigilanza: “La probabilità di osservare un decesso in un anziano vaccinato da poco è elevata”
- Replica: “Non conviene stuzzicare il can che dorme, non si esce con niente”.
Nuovo raccapricciante capitolo… twitter.com/i/web/status/1…
Anna Rosa Marra era responsabile farmacovigilanza Aifa, oggi promossa Direttore Generale dell’Genzia. Quella che a un convegno rivendicava che quello di Aifa è un “vero servizio pubblico”, ma poi dava indicazioni prudenti sulla diffusione delle notizie sugli eventi avversi da… twitter.com/i/web/status/1…
Va bene che era “passiva”, ma perché la farmacovigilanza sui nuovi vaccini anticovid è stata orientata a nascondere il più possibile le segnalazioni che arrivavano dai cittadini?
Ecco una delle mail interne di Aifa, quando già le segnalazioni fioccavano: 3/8
La replica della dottoressa Marra, oggi promossa direttrice generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, è sconcertante: “Riterrei opportuno non stuzzicare le loro curiosità”.
La salute dei cittadini italiani relegata a “curiosità”.
La dottoressa Marra risponde così alle domande del Codacons: non sappiamo niente. Non sapevano niente, ma incoraggiavano l’intera popolazione a vaccinarsi. 6/8
L’appello di Maria Rita Gismondo a Giorgio Palù, presidente Aifa: “Faccia chiarezza, la gente ha bisogno di sapere la verità. Se davvero scoppiasse un’altra pandemia, quanti cittadini sarebbero disposti a seguire le indicazioni e le misure necessarie?” 8/8 @fuoridalcorotv… twitter.com/i/web/status/1…
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Breve storia triste (e piccolo Bignami di autodifesa da disinformazione/informazione fuorviante). La vulgata è: in America aumentano i casi di morbillo “per colpa degli idioti no vax” (a cominciare da @SecKennedy, lascia intendere qualcuno)
Si parte dalle battute di Burioni… 1/4
… si arriva alle stilettate morali di chi, pur facendo della comunicazione sulla salute pubblica il proprio mestiere, farnetica di “retorica complottista no vax” e “messaggi fuorvianti” che portano a “perdere la faccia” una volta al governo.
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Poi, sbam, arrivano i dati OMS su casi e decessi per morbillo in America e in Europa.
🧵La risoluzione approvata dal Parlamento Ue è molto peggio di RearmEurope(che tutto sommato è un piano industriale): è una Dichiarazione di Guerra,che prevede mobilitazione militare nel 2025, scorte, modifica delle Costituzioni che ripudiano la guerra. Ne parla @BelpietroTweet e qui, punto per punto, ci sono tutti i passaggi del boicottaggio della pace votato da Bruxelles nella risoluzione 0146/2025 “Libro bianco sul futuro della Difesa europea”.
Oggi su @LaVeritaWeb
1/
2/ Al punto 9 l’Europarlamento “esorta l'Unione europea (…) a coordinare insieme ai suoi Stati membri risposte congiunte simili a quelle utilizzate in tempo di guerra”;
3/ al punto 15, il Parlamento Ue “RICORDA LA SUA CONVINZIONE CHE È SUI CAMPI DI BATTAGLIA UCRAINI CHE SI DECIDERÀ IL FUTURO DELL’EUROPA (sic!) sollecita gli Stati membri a fornire più armi e munizioni all'Ucraina PRIMA DELLA FINE DEI NEGOZIATI; invita gli Stati membri dell'Ue a revocare tutte le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina CONTRO OBIETTIVI MILITARI NEL TERRITORIO RUSSO” 💣
1/L’Ue farisea vuol far passare il riarmo come urgente facendo credere all’opinione pubblica che Putin sta per abbeverare i suoi cavalli a San Pietro. Ieri von der Leyen non ha saputo dire agli europarlamentari (unici eletti del baraccone Ue) che RearmEu serve a rilanciare l’economia Ue (altro che ‘aiutare l’Ucraina’): esempio Volkswagen, che stava per morire sull’auto green e resusciterà producendo carri armati.
2/VdL ha specificato che “gli Stati avranno la possibilità di reindirizzare parte dei fondi anche a progetti LEGATI alla difesa (infrastrutture o ricerca e sviluppo)”, tenendo in dovuto conto i distinguo formulati giovedì scorso da Meloni. La premier italiana ha chiesto di rinominare il piano da RearmEu a DefendEu perché “la difesa riguarda molti domini della vita quotidiana dei cittadini”: non solo armi ma anche materie prime, cybersicurezza, infrastrutture.
Oggi su @LaVeritaWeb
3/Da non dimenticare infine che l’Italia negli ultimi 5 anni ha scalato la classifica degli Stati esportatori di armi pesanti salendo dal decimo al sesto posto subito dopo Stati Uniti, Francia, Russia, Cina e Germania, con un incremento delle esportazioni del 138 per cento.
🧵9/9 Con il consueto cinismo e l’abituale superficialità che li contraddistingue, media e politici Ue non si sono presi la briga di seguire l’intero l’incontro Trump-Zelensky (disponibile qui c-span.org/program/white-…) prima di commentare in ciclostile che l’Ue “sta con l’Ucraina” 1/9
Se lo avessero seguito minuto per minuto, quell’incontro, avrebbero constatato che Zelensky ha impavidamente ripetuto più di una volta che “gli ucraini non vogliono un cessate il fuoco”. È per questo che Vance ha rinfacciato a Z di aver costretto il suo popolo a combattere 2/9
È a questo punto che Z ha giocato a favore di telecamera la solita carta dell’Ucraina lasciata “sola”, ed è qui che Trump gli ha detto che non è affatto sola perché “quello stupido presidente” (guess who) ha dato a Kiev 350 miliardi $: “Se non li avesse dati la guerra sarebbe finita in pochi giorni” 3/9
27/47
Per Francesca Marranghello, consigliera Italia Nostra Rm, i grandi alberi di Roma sono stati curati poco e male. Non sono morti di cocciniglia ma di incuria a causa di potature fatte male e assenza di cure
28/Il substrato culturale e ideologico che fa da sfondo agli abbattimenti dei grandi alberi romani è innanzitutto la paura. Paura dei crolli, paura di prendersi la responsabilità di non abbattere un albero, perché se poi succede qualcosa penalmente ne rispondono gli agronomi del Dipartimento ambiente: è più “prudente” addurre la motivazione che l'albero è “malato” e va abbattuto. Il terrore non è però supportato dalle statistiche sulla specie: un pino può arrivare a 200 anni d'età se protetto e valorizzato. Quando crolla accade per danni inflitti da chi dovrebbe curarlo, quando vive, invece, regala estati sopportabili senza aria condizionata, quindi gratis.
29/Non che non ci siano stati crolli a Roma (il patrimonio arboreo, secondo Gualtieri, va dai 200 ai 300.000 alberi). Tante tragedie sfiorate e una purtroppo accaduta a fine 2023. Teresa Veglianti muore x un crollo ma l’olmo che la uccide era stato segnalato perché danneggiato. La procura apre un’inchiesta per omicidio colposo.