🔶Contro la fame e la brutale dittatura della nuova borghesia del Partito Comunista...
📢 TORNANO LE PROTESTE OPERAIE NELLA CUBA CAPITALISTA
La classe operaia cubana scende di nuovo in piazza, nonostante la feroce repressione del regime della nuova… twitter.com/i/web/status/1…
Oggi le infrastrutture e le imprese statali crollano perché la borghesia castrista e le multinazionali saccheggiano l'isola per fare alberghi di lusso e altre attività commerciali o trafugano direttamente la valuta verso i paradisi fiscali. Mentre meno del 3% degli investimenti… twitter.com/i/web/status/1…
Libertà immediata per i lavoratori imprigionati per aver protestato contro la fame e la miseria!
È necessaria una nuova rivoluzione, questa volta dei consigli operai e di base, senza comandanti nè imprenditori rossi. Solo questo può essere il modo per sconfiggere l'embargo yankee… twitter.com/i/web/status/1…
È tempo di creare un vero partito trotskista a #Cuba, che riporti la classe operaia cubana nuovamente al potere. I futuri quadri e dirigenti di quel partito emergeranno dalla lotta per riunire gli internazionalisti del mondo e ricostituire i fili della continuità del marxismo… twitter.com/i/web/status/1…
HTS REPRIME BRUTALMENTE LA RESISTENZA CHE CERCA DI AFFRONTARE ASSAD.
UN ATTACCO A CHI LOTTA CONTRO IL REGIME E IL PATTO DI RICONCILIAZIONE 🧵
Oggi, nella città di Deir Hassan, HTS ha iniziato ad arrestare gli attivisti che si oppongono al patto di riconciliazione con Assad e che combattevano per aprire i fronti per sconfiggere il regime.
Ciò avviene in un momento in cui tutte le borghesie arabe stanno ufficialmente accettando il ritorno di questo cane assassino genocida fascista nella Lega Araba ed Erdogan sta comandando ai borghesi sia dell'ex ELS (FSA) che dell'HTS un patto di riconciliazione con Assad.
🔹️1980: RIVOLUZIONE E CONTRORIVOLUZIONE IN IRAN
📖Documento del Partito Socialista dei Lavoratori dell'Iran (HKS)
🔹️LA GUERRA FRATRICIDA TRA IRAQ E IRAN DEL 1980-1988
▪Una tragedia per la classe operaia del Medio Oriente, imposta dall'imperialismo e dalle borghesie native
●Presentazione
➡️Presentiamo di seguito il documento:
"Rivoluzione e controrivoluzione in Iran", scritto dalla corrente trotskista iraniana Partito Socialista dei Lavoratori (HKS) nel 1983, nel calore della rivoluzione che si aprì nel 1979 e si sviluppò durante gli anni '80 in quel Paese.
Dieci giorni di lotta rivoluzionaria della classe operaia iraniana e delle masse e non lasciano le strade lottando per il pane, la libertà e l'uguaglianza. 🧵
L'odio contro il regime dittatoriale e sanguinario degli ayatollah è in ogni manifestazione. Ci sono più di 145 città che marciano al grido di guerra Morte al Dittatore.
Lì dentro, le masse fanno giustizia contro le stazioni di polizia assassine, i servizi segreti e ogni simbolo di oppressione.
I parenti sono addolorati per i martiri uccisi dai Basij assassini, che sparano a distanza ravvicinata nelle manifestazioni.
COMUNICATO STAMPA NAZIONALE
IL 2 DICEMBRE 2022 SCIOPERO GENERALE UNITARIO DI TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE 🧵
Venerdì 2 Dicembre 2022 tutte le organizzazioni del sindacalismo di base italiane hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale. Sono interessati tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti.
Lo sciopero è proclamato PER:
Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale.
20/9/2022 - LA SOLLEVAZIONE RIVOLUZIONARIA IN DIVERSE CITTÀ DELL'IRAN CONTINUA
Manifestazioni di massa contro la teocrazia iraniana dopo l'omicidio di #Mahsa_Amini Amini, che ha fatto esplodere l'odio delle masse per l'assassina autocrazia degli ayatollah. facebook.com/groups/avanzat…
Ci sono stati cinque morti e decine di feriti per mano delle forze repressive omicide agli ordini degli Ayatollah che non hanno esitato a usare munizioni vere.
Oggi continuano a svolgersi manifestazioni di massa in diverse grandi città dell'Iran, a cui ora si uniscono Birjand, Rasht, Qazvin, Tabriz e Hamadan mentre gli studenti universitari continuano a marciare a Teheran, la capitale, e la provincia del Kurdistan continua a ribellarsi.
Dopo l'arresto, la tortura e l'uccisione di Mehsa Amini per mano delle forze repressive degli ayatollah per non aver indossato l'hijab venerdì scorso, le masse sono scese in piazza in decine di città dell'Iran.
Il centro si trova nella provincia del Kurdistan, da dove proveniva Mehsa, e anche nella capitale Teheran. L'avanguardia sono i giovani, per lo più studenti universitari, che si scontrano con la polizia e i Basij e danno fuoco ai veicoli della morte.