📚 Con queste parole #AnneLister faceva coraggio a Mariana Lawton in una lettera che ricopiò nel diario. Mariana le aveva scritto tre pagine disperate e dai toni piuttosto melodrammatici (che naturalmente Anne riporta nei suoi passi salienti 1/8 📸 @wyorksarchives
realizzando di aver perso l'amore di Anne, che ora aveva Ann Walker accanto per la vita: "Mary [scrivendo di sé in terza persona] non è quella di un tempo, o le stesse cose non le arrecano più il medesimo piacere, ma non importa [...]
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In questo momento mi curo talmente poco del futuro di questo mondo che se sapessi che in 24 ore dovessi concludere la mia esistenza, forse, sarei grata di sapere che manca così poco. Confido che tu, almeno, sarai felice, perché meriti di esserlo".
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La prima reazione che Anne affidò al diario, in codice, fu "Povera Mary, come ha sempre rovinato la propria felicità. Ma com'erano le cose quando io stavo così male due anni fa e lei non ha mostrato grande compassione per me".
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Questo incoraggiamento a Mariana era in realtà il guanto di velluto con cui Anne concludeva, dopo averle scritto ben altro "più ripeso al passato e più sono perplessa davanti alla sconcertante incongruenza del tuo comportamento, e
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dovresti piangere amaramente sulle sue conseguenze, è stata una grande sciagura per entrambe. Ma posso davvero dire che qualunque cosa tu abbia potuto passare, non credo in tutta sincerità riesca a superare il tormento, la spietata
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devastazione del cuore che si abbatté su di me". Rileggere questo scambio è una cosa potente, in cui viene fuori molto di quello che Anne si era tenuto dentro a lungo. Ma ne emerge anche l'autentica speranza che si potesse salvare quello che di buono c'era,
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l'affetto che restava, una volta spenta la passione dell'amore. Ah, spoiler: Anne e Mariana restarono amiche! 8/8 @threadreaderapp unroll
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Spesso ci capita di leggere che #AnneLister usava il codice per descrivere le sue avventure amorose, ma -per quanto veritiera- è una visione abbastanza riduttiva della complessità che legava Anne a questo suo modo di scrivere.
Images courtesy of: @wyorksarchives 1/5
A quei segni Anne affidava riflessioni assai profonde sulle persone e ancora più su sé stessa, fino alla sua fisicità. Tutto quel che era davvero privato per lei, nei diari diventava codice. Anche il proprio abbigliamento rientrava in questa categoria:
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si trovano diversi passi dei diari in cui Anne annota di aver sistemato o rammendato abiti, guanti, soprabiti o, come questo, in cui cercava di riadattare cose che già possedeva. Indubbiamente si viveva in tempi meno consumistici di oggi,
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Questa fu l'ultima volta che #AnneLister vide #ElizaRaine. Pochi mesi dopo lei ed #AnnWalker partirono per quello che sarà l'ultimo viaggio di Anne, verso la Russia. Eliza era stata il primo amore di Anne Lister, quando erano giovanissime compagne di scuola. 1/5
Nel 1840 era ospite del Clyfton asylum, una casa di cura di York, per via dei problemi mentali che da anni l'affliggevano. Mrs Duffin nei diari di Anne Lister la troviamo come Ms. Marsh prima che nel 1826 diventasse la seconda moglie di Mr. William Duffin
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tutore legale di Eliza che era anche fra le amicizie di lunga data di Anne. Una curiosità: tre lettere scritte da Mrs. Duffin ad Ann Walker nel 1842 ci dicono che fu una delle amicizia di Annne con cui Ann Walker ebbe ancora a corrispondere anche dopo la morte della moglie.
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Ecco un'altra notte passata da #AnneLister e #AnnWalker all'insegna dello spirito di adattamento: le stazioni di posta in questa parte del viaggio, erano praticamente delle abitazioni. 1/4 📸 Images courtesy @wyorksarchives
Non sempre c'erano dei veri e propri letti e abbiamo già visto che, se c'erano, erano abitati da "ospiti" sgraditi come le cimici. Quindi, forse, dormire su una lunga panca a volte non era poi così male!
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Scendendo lungo il corso del Volga, non sempre è facile capire dove esattamente si trovino, almeno non lo è affidandosi a come #AnneLister scriveva i nomi dei luoghi, spesso basandosi su come li sentiva pronunciare.
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💥NATALE 1834💥 Abbiamo selezionato i passi più significativi da ciascuno dei 5 giorni che #AnneLister trascorse a Lawton Hall (22-26 dicembre 1834) per capire perché, per come e soprattutto sfatare qualche mito (alimentato anche dalla serie).
🧐Innanzitutto, ai tempi di Anne il Natale non era affatto quello di oggi: solamente nell’epoca vittoriana divenne una festività da celebrare. Questo fa già un po’ chiarezza sul perché AL avesse deciso di trascorrere quei giorni via da casa: semplicemente, non erano speciali.
🙄Sul fatto che Anne avesse deciso di trascorrerli da #MarianaLawton - AL era andata a trovarla con la ferma intenzione di mostrarle come la loro fosse ora solo amicizia, e quanto fossero cambiati i propri sentimenti ora che viveva insieme ad #AnnWalker.
Siamo nel 1833 e #AnneLister stava preparando il suo viaggio verso #Copenhagen. La sua (e nostra😉) buona amica Madame de Bourke le aveva chiesto di portare con sé la giovane nipote, Sophie O'Ferrall. La zia aveva invano cercato di 'sistemare' Sophie e 1/6
quando la giovane aveva respinto questo famigerato pretendente russo, aveva deciso di rispedirla a casa dalla sorella Emily, che viveva nella capitale danese (è il viaggio narrato nell'ep. 8 di Gentleman Jack). 2/6 annelister.it/gentleman-jack…
Madame de Bourke doveva essere davvero ansiosa di far ripartire Sophie e fu molto convincente con Anne. Quel che però non molti sanno è che qualche anno dopo Sophie tornò a Parigi e (a casa della zia) incontrò finalmente l'amore della sua vita: il conte #FedericoConfalonieri. 3/6
A tutte le persone che sono venute a sentirci. Alla Casa delle Donne del Comune di Rimini che ha organizzato l'incontro insieme a Rete Donne Rimini. A Irene Gulminelli, che ha preso noi e il pubblico per mano, accompagnando l'incontro con cuore e con ragione. 1/4
A chi ci sostiene in questo nostro cercare.
GRAZIE
E' stato bellissimo! ❤️
Raccontare #AnneLister a tante persone che ne sentivano parlare forse per la prima volta non è cosa semplice
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Crediamo di essere riuscite a far arrivare la straordinarietà di Anne e di aver instillato un po' di curiosità. Ma soprattutto speriamo di aver trasmesso la portata del coraggio e della complessità di questa donna che, due secoli fa,
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