Esiste una condizione che aumenta il vostro rischio di morte cardiovascolare del 49%, rischio di morte per malattie respiratorie del 38% e rischio morte per cancro del 19%
Prima di dirvi qual'è vi dico che è TOTALMENTE evitabile
Sapete di cosa sto parlando?
A thread
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Ovviamente stiamo parlando dell'obesità.
Prima di vedere perche è una delle principali cause di morte nel mondo cerchiamo di capire un po di contesto.
Partiamo dal BMI, misura imperfetta che indica rapporto tra massa e altezza
Il BMI (con tutti i suoi limiti) ci indica se siamo sottopeso, normo-peso, sovrappeso o obesi. Secondo voi come siamo messi in Italia?
Non benissimo infatti circa il 30% della pop è sovrappeso e circa il 10% è obesa.
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Ma perche siamo sovrappeso o obesi?
Le cause sono molte e alcune sono ovvie ed altre no.
Siccome l'obesità è una condizione complessa e multifattoriale NON dobbiamo assolutamente stigmatizzare o semplificare la cosa
L'obesità è una condizione medica e come tale va trattata
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Ok, ma essere leggermente sovrappeso è pericoloso?
Assolutamente si!
Pensate che ogni 5 punti di BMI aumenta il nostro rischio di morte prematura del 30%!
Capite bene che quindi l'obesità non è un fattore di rischio dicotomico come ad esempio fumo/non fumo.
Anche senza essere "obesi" possiamo aumentare il nostro rischio di decesso semplicemente essendo sovrappeso.
6/n
Insomma abbiamo capito che anche pochi kg in più possono aumentare il rischio di decesso per tutte le cause. Ma noi cosa possiamo fare?
Innanzitutto iniziare ad essere consapevoli del nostro BMI e anche della nostra circonferenza addominale
Poi ci sono tutta una serie di misure che possiamo intraprendere senza l'aiuto di un professionista.
- dieta equilibrata
- esercizio fisico regolare
- stop fumo
- no alcolici
etc
8/n
Nel momento in cui non riusciamo a gestire in nostro peso o siamo obesi dobbiamo farci aiutare da dei professionisti.
TAKE HOME MESSAGE: 1. Obesità e sovrappeso sono le principali cause di decesso nei paesi industrializzati 2. Obesità e sovrappeso aumentano il rischio di decesso per qualsiasi causa 3. Obesità e sovrappeso sono totalmente prevenibili e gestibili
Non esistono dubbi: l’esposizione solare senza protezione causa il cancro della pelle. Le prove arrivano da studi epidemiologici su larga scala e da meccanismi molecolari ben documentati.
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Da tempo la comunità scientifica ha stabilito un nesso causale tra esposizione ai raggi ultravioletti (UV) e sviluppo di tumori cutanei. Non si tratta solo di associazioni statistiche: l’evidenza è ampia, solida e coerente.
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Gli studi epidemiologici mostrano che chi vive in aree geografiche con alta intensità solare ha un rischio maggiore di melanoma e di carcinomi cutanei non-melanoma. Il rischio aumenta anche in chi ha avuto frequenti scottature solari, soprattutto in età giovanile.
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Hanno sconfitto il vaiolo, tenuto a bada poliomielite e morbillo — e oggi si candidano a cambiare l’oncologia.
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Un’ampia rassegna, «Cancer vaccines and the future of immunotherapy» di Orrin Pail et al. (Mount Sinai), fotografa i progressi più promettenti.
• Vaccini profilattici
– HPV e HBV hanno già ridotto l’incidenza di tumori cervicali e epatocellulari.
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• Vaccini terapeutici
– Adjuvant: nei trial su melanoma e pancreas diminuiscono malattia minima residua e recidive.
– In-situ: in stadio avanzato di polmone, mammella e linfomi innescano regressioni sistemiche.
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Il vapore acqueo che esce dai motori degli aerei congela ad alta quota formando scie di condensazione.
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Analisi spettrometriche riportate dal ministero dell’ambiente inglese non rivelano bario, alluminio o altri additivi segreti. Durata e intreccio delle scie dipendono solo da umidità, temperatura e rotte di volo.
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Tre falsi miti da archiviare
“Restano a lungo, quindi contengono sostanze chimiche pesanti”
La persistenza è legata all’umidità: in aria satura d’acqua, i cristalli di ghiaccio si sublimano lentamente.
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Lo studio retrospettivo su 1,8 milioni di adulti del Clinical Practice Research Datalink (Iwagami M. et al., Lancet Healthy Longevity, 2021) certifica che ogni aumento di 39 mg/dL di LDL in età <65 anni innalza il rischio di demenza del 17 % dopo almeno dieci anni.
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Il colesterolo “cattivo” si conferma fattore di rischio modificabile, al pari di ipertensione e obesità.
– La finestra critica è la mezza età: intervenire prima dei 65 anni evita danni irreversibili al cervello.
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-Più è alto l’LDL, più salgono le probabilità di Alzheimer e altre forme di demenza. – Assenza di beneficio nelle HDL e nei trigliceridi: il bersaglio da colpire resta l’LDL.
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Bere acqua e limone al mattino non “alcalinizza” l’organismo, né depura il sangue. Il nostro pH ematico resta rigorosamente stabile tra 7,35 e 7,45 grazie a sistemi tampone, polmoni e reni: nessuna bevanda può spostarlo in modo significativo.
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Il succo di limone, anzi, è acido (pH ≈ 2) e viene neutralizzato già nello stomaco; ciò che arriva nel sangue è chimicamente irrilevante per l’equilibrio acido-base.
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Acqua e limone resta una bevanda gradevole, fornisce un po’ di vitamina C e può incentivare l’idratazione, ma non brucia grassi, non detoxifica e non cura l’acidosi (patologia che richiede trattamento medico, non rimedi fai-da-te).
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