Ok, sintesi. 1. È improbabile che l'estate 2023 ripeta, in Italia e sull'Europa centrale, le anomalie record del 2022, in particolare nella prima parte della stagione; 2. Giugno dovrebbe risultare a tratti instabile per via della tendenza ad alte pressioni sul Nord Europa 1/3
quindi episodi di instabilità possibili su tutta Italia, ma più frequenti al centro-sud. La tipologia di circostanze attesa suggerisce una distribuzione spaziale delle piogge molto irregolare. Temperature nel complesso superiori alle medie, ma anomalie tutto sommato contenute.
Luglio/agosto: il bimestre potrebbe vedere un crescendo termico, in particolare dalla seconda metà di luglio con temperature superiori alle medie, soprattutto ad agosto. Precipitazioni complessivamente nella norma (numero di giorni piovosi).
Forte perturbazione in arrivo (breve thread).
Nella zona di contatto tra le frecce blu (aria fredda) e quelle rosse (aria calda) si svilupperà un vortice di bassa pressione molto profondo e particolarmente efficiente in termini precipitativi. 1/n
Tra la tarda sera di oggi, domenica, e la tarda sera di domani, lunedì, la pressione sul basso Tirreno passerà da 1010 a 988 hPa (-22 hPa in 24h). Il vortice sarà sostenuto dalla presenza del getto polare con contribuito anche di quello sub-tropicale. Quindi grande vorticità.
In questo quadro di 'efficienza' sinottica (shear verticale e grande umidità) l'Italia affronterà una perturbazione piuttosto anomala per il periodo. Il tutto si svilupperà tra lunedì e giovedì, giornata in cui il sistema tenderà a colmarsi.
Nel riquadro nero in contorni della saccatura che intesserà l'Italia tra domenica e martedì. Si possono ben individuare le zone con vorticità e i settori di contrasto tra le diverse masse d'aria. 1/3
Il sistema vincerà le deboli resistenze anticicloniche domenica al Nord, portano rovesci e temporali sparsi in particolare sulle zone alpine, prealpine e sulle alte pianure. Qualche temporale anche oggi (sabato) sulle zone alpine. Stabile al centro-sud salvo piovaschi in Sardegna
Lunedì rovesci possibili su tutta la penisola, ma più probabili nel pomeriggio e nelle zone interne. Piogge frontali (più organizzare) su parte della Sardegna, sulla Sicilia e sul basso versante tirrenico.
Nuova fase instabile in arrivo.
A partire dalla prossima settimana e fino al 15-16 maggio, Europa e Mediterraneo centrali saranno interessati da figure prevalentemente cicloniche con frequenti piogge e temperature in calo. 1/4
Non si tratterà di un treno di perturbazioni atlantiche, ma piuttosto di un'alternanza di fronti settentrionali e vorici mediterranei. Un pattern molto dinamico e prevalentemente meridiano i cui risvolti in termini deterministici risultano ad oggi incerti. Possiamo però dire che
il periodo vedrà frequente instabilità un po' su tutta la penisola, con fenomeni anche temporaleschi. Ad oggi, complessivamente, il centro-sud parrebbe l'area più coinvolta, sebbene la fase iniziale intesserà anche e soprattutto il Nord (domenica-mercoledì) e le isole maggiori.
Tendenza.
L'animazione sottostante mostra una configurazione dominata da scambi meridiani (nord-sud), dove grande rilievo assume la posizione dei blocchi anticiclonici (aree in rosso). Il periodo in oggetto va dal 20 al 26 aprile. 1/n
Anche un occhio non abituato ai modelli meteo intuisce che i prossimi 8-10 gg saranno molto dinamici e caratterizzati da diversi tipi di circolazione. Il periodo 20-26 aprile vedrà frequente instabilità, con rovesci e temporali che interesseranno anche (e soprattutto) il Nord.
Lo faranno in particolare tra giovedì e venerdì (qualche rovescio anche al Centro sulle regioni adriatiche meridionali) e tra il 23 e il 24 aprile, con successivo coinvolgimento anche del Sud.
Perché quando piove al centro-sud, spesso non piove al centro-nord e viceversa? Il motivo risiede nel fatto che le due macro-zone sono influenzate da regimi meteorologici molto diversi tra loro. Vediamo in maniera semplice quali sono. 1/n
Configurazione 1.
Precipitazioni abbondanti e persistenti su Francia centro-meridionale, Italia nord occidentale, alta Toscana, Lombardia e Alpi orientali. Associata a Scirocco e Ostro, è spesso a lenta evoluzione e può produrre pericolose convergenze tra Scirocco e Libeccio.
Configurazione 2.
Piogge abbondanti sulle regioni tirreniche, sul Triveneto e sui Balcani occidentali, si associa a venti di Ostro/Libeccio/Ponente e successivamente di Maestrale. Nello spostamento verso est può dar luogo a pericolose linee di convergenza tra Ostro e Libeccio.