Il 5 Settembre del 1981, quindi non un miliardo di anni fa, fu abolita una delle leggi più vergognose che esistevano nel nostro paese: il "#delitto d'onore!
Per molte donne i diritti, che ora sembrano sempre acquisiti e che qualcuno vorrebbe limitare, non erano così scontati 1/5
Nel 1981 fu abolito anche il "matrimonio riparatore", cos'era? Una donna poteva essere rapita e violentata da uno spasimante. Una azione terribile che l'articolo 544 del codice penale permetteva di estinguere con un matrimonio. La prima a ribellarsi fu Franca Viola 2/5
Franca Viola, di cui pochi oggi conoscono la storia, è una vera innovatrice che con il suo gesto ha cambiato la storia di moltissime donne.
La sua storia la leggete qui: enciclopediadelledonne.it/biografie/fran…
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“Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”.
Storia di coraggio e frase che rimarrà scolpita nella memoria di molte donne che si ribellarono al patriarcato 4/5
Il delitto d’onore era legato a un’idea di giustizia nella quale le offese personali si risolvevano in modo alternativo a quello giuridico.
Film parlarono della vergogna del delitto d’onore e il matrimonio riparatore, due lasciti legali del Codice Rocco di epoca fascista.
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Per comprendere le motivazioni alla base del delitto d’onore, bisogna prima analizzare com’è stato inteso nel nostro Paese il concetto di onore per le donne, legato tradizionalmente alla sfera sessuale. 1/4
La donna conservava intatto il proprio onore con il mantenimento della verginità prima delle nozze e, in seguito, con la monogamia esclusiva. Andare a letto con una ragazza con sposata richiedeva una riparazione, che in genere corrispondeva al cosiddetto “matrimonio riparatore”.
Se la persona che aveva violato l’onore della fanciulla non poteva in alcun modo risolvere la questione, per esempio perché era già sposato con un’altra, allora i familiari maschi della donna lo punivano con forme di ritorsione differenti anche con l’uccisione. 2/4
L’onore era dunque un concetto così radicato e da difendere al punto da sfociare in comportamenti giuridicamente e penalmente rilevanti: la pressione sociale giustificava la violenza, e in talune circostanze, persino un omicidio. 3/4
L’articolo era intitolato “Omicidio e lesione personale a causa di onore” e abrogato dall’art. 1, della L. 5 agosto 1981, n. 442
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Tutto questo lungo thread per spiegare, qualora ne fosse possibile, che i diritti delle donne (sacrosanti) non sono stati mai una cosa scontata.
Spesso sono minacciati da sentimenti "religiosi" demenziali e da una politica che strizza (a destra) sempre l'occhio al patriarcato
La storia di #GiuliaTramontano è esemplare
Terribile.
E ricorda quanto sia importante tutelare sempre di più le donne che sono vittime e non hanno alcuna colpa per essere state uccise (messaggio grave che sembra spesso passare sotto traccia) dai loro aguzzini.
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Lo sapevate che 12 individui guadagnano 36 milioni di dollari l’anno grazie alla disinformazione anti-vaccini? È ora di parlare di un’industria, non di un movimento. #NoVax #Disinformazione
Secondo il #CentreforCounteringDigitalHate, non si tratta di chiacchiere: sono video, articoli e contenuti sponsorizzati che fanno il giro del web, raccogliendo soldi dalle piattaforme e dai follower. 💸 #BusinessDeiNoVax
Questi guru della paura creano contenuti su misura per scatenare paura e sfiducia, e guadagnano con il traffico generato. La verità? Per loro non conta. L’importante è fidelizzare l’audience e vendere “verità alternative”. 🧠
La vicenda della cosiddetta #FamigliaNelBosco registra nuovi sviluppi rilevanti sul piano educativo dei minori.
Secondo quanto riferito dalla tutrice nominata dal #Tribunale per i Minorenni, i tre bambini attualmente collocati in una struttura protetta non sanno leggere.
La figlia maggiore, di circa otto anni, sa scrivere soltanto il proprio nome, mentre i due gemelli più piccoli stanno iniziando ora l’apprendimento dell’alfabeto. Questo dato assume particolare rilievo.
Il perché è piuttosto chiaro: ,prima dell’allontanamento, i genitori avevano dichiarato di seguire un percorso di istruzione parentale. L’ordinamento italiano consente l’#homeschooling, ma impone verifiche periodiche sulle competenze effettivamente acquisite dai minori
Sorrisi e foto per festeggiare la casa gratis: io, con dei figli ancora in casa famiglia avrei poco o nulla da festeggiare. La #FamigliaNelBosco è davvero una pessima storia che dovrebbe farci riflettere tutti sul potere estremo della commiserazione.
Il vero problema che questa foto rivela?
Non è la famiglia in sé, non è la bontà di Armando, non è l’aiuto (che può anche essere sincero).
È la narrazione.
È la trasformazione di un dramma reale in un racconto consolatorio,
che nella foto si traduce così:
disagio? dissolto
bambini? fuori campo
conflitto? dimenticato
media? compiacenti
racconto? perfetto
Questa immagine non dice “stiamo lottando per riunire una famiglia”.
Dice:
“Stiamo festeggiando una storia che funziona benissimo… anche se la realtà non funziona affatto.”
La campagna di diffamazione verso chi ha redatto il dispositivo sulla #famigliadelbosco, si arricchisce di un pezzo del #LaVerita che definire da "maestri" della disinformazione è dir poco. L'ho letto, e vi spiego tutto in un thread
Quando la cronaca diventa arma politica.
L’articolo pubblicato da La Verità sul questo caso non è solo un esempio di informazione distorta. È il sintomo di un problema più profondo: la trasformazione deliberata della cronaca giudiziaria in un campo di battaglia politica.
Il bersaglio scelto non è il provvedimento del Tribunale, non sono le relazioni degli assistenti sociali, non sono i documenti tecnici che descrivono la situazione reale dei minori.
Il bersaglio è la giudice.
Donna.
Professionista.
Figura istituzionale.
E' importante, in questo momento storico spiegare bene un fenomeno, per comprenderlo. Per valutarlo con oggettività.
La propaganda sulla #famigliadelbosco afferma che con i bambini #rom non vengono portati via alle famiglie E' vero? Guardiamo i dati. alanpaulpanassiti.blogspot.com/2025/11/bambin…
La pancia non fa bene a motivare le opinioni. Ma in una epoca in cui tutti esprimono una idea per dar fiato alla bocca, guidato da politici o da influencer mistificatori che vanno avanti a slogan, l'unica cosa che occorre è spiegare.
Quando si parla di minori rom o sinti allontanati dalle famiglie, la domanda ricorrente è sempre la stessa:
“Quanti sono? Perché nessuno pubblica le statistiche?”
Grazie di aver resistito fino alla fine. Ma le cose vanno raccontate Senza giudizio. Separare sempre i fatti dalle opinioni.
E sospendere il giudizio, mai come in questo caso, è fondamentale.
Ps. Questo passaggio fa assolutamente riflettere: questo genitori hanno chiesto 50.000 euro a minore per farli visitare
Una precisazione per la privacy: sono stato autorizzato a divulgare tutto da una fonte qualificata. Anche perché i nomi e i dati di tutti erano già a disposizione di tutti perché mostrati ed enunciati in diversi programmi TV. Che non si sono mai preoccupati della privacy