Dedicato a quelli che: "fotovoltaico ed eolico sono complementari"; "quando non c'è uno, c'è l'altro"; "è che non ci fanno costruire gli impianti", ecc
I dati @TernaSpA mostrano che da 7 giorni la generazione eolica in IT è bassissima. In particolare di notte, gli 11,4 GW 1/n
installati hanno generato da 0,3 a 0,8 GW, cioè dal 2,5 al 7% della capacità.
Maggio-Giugno sono tra i mesi meno problematici quando si volesse soddisfare la domanda con sole fonti rinnovabili. Molto + complicato in IT trovare la soluzione per i mesi invernali. Tuttavia, pur 2/n
in questa situazione favorevole, il semplice esercizio che segue aiuta a comprendere come un mix equilibrato di fonti low-carbon, incluso nucleare, come fa EU Green Taxomy, sia preferibile.
Oggi, domanda notturna a maggio è ~27 GW; in uno scenario a zero emissioni al 2050 3/n
(con domanda elettrica annua di 650-700 TWh) crescerà ad almeno 60 GW. Aggiungiamo che: a) fotovoltaico di notte continuerà a generare zero; b) idroelettico fortunati se rimarrà come oggi (~7 GW) c) per geotermico ed elettricità da rifiuti possiamo ipotizzare che capacità 4/n
raddoppi (~2 GW). Possiamo allora calcolare la potenza eolica che sarebbe necessaria a soddisfare la domanda futura di 60-7-2=51 GW, in ciascuna di queste 7 notti, nell'ipotesi che si ripeta la stessa ventosità.
Per 51 GW servirebbero da 730 a 2000 GW di potenza eolica. 5/n
Evidentemente impossibile, visto che anche solo 730 GW richiederebbero una superficie ventosa di circa 110 mila Km2, cioè un terzo della superficie italiana.
È anche evidente che la "gestione della domanda", sempre evocata come soluzione taumaturgica, su 7 giorni può poco, 6/n
mentre contribuisce alla stabilità della rete.
Allora, provato empiricamente che "quando non c'è il fotovoltaico c'è l'eolico" è uno slogan mal riuscito, ed essendo indispensabile ridurre, sino ad azzerarle, le emissioni di CO2, non resta che liberarsi di ogni pregiudizio 7/n
ed analizzare ora per ora su un anno il futuro sistema elettrico italiano decarbonizzato, simulando i reali profili della domanda e della generazione fotovoltaica ed eolica, in modo da calcolare le potenze da installare, non solo per i generatori ma anche per gli impianti di 8/n
accumulo di breve e lungo periodo. E scoprire che mix rinnovabili e nucleare in IT è di gran lunga + sostenibile di uno 100% rinnovabili.
Evidenza empirica, simulazioni e realismo sono alla base della proposta di @Azione_it per transizione energetica sostenibile. @CarloCalenda
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Facciamo chiarezza sui tempi di costruzione della tech low-carbon più efficace oggi disponibile.
Secondo @iaeaorg, da 2000 a oggi entrati in servizio 103 reattori nucleari, di cui solo 2 in UE e 1 in USA; dei 57 in costruzione, solo 2 sono in UE, 2 in UK, 2 in USA; 1/n
infatti, negli ultimi 20 anni, direttive e regolamenti UE hanno erroneamente identificato tech low-carbon con rinnovabili, imponendo per queste ultime obiettivi obbligatori, per cui gli Stati Membri hanno riconosciuto priorità di dispacciamento e garanzia di acquisto 2/n
di tutta l’elettricità generata, a prezzi lautamente incentivati (solo in GER, IT e SP incentivi per oltre 1000 miliardi in tutto), attraendo sulle rinnovabili la quasi totalità degli investimenti in nuovi impianti di generazione elettrica a bassa emissione di CO2; 3/n
A voi lo spettacolo di una notte senza vento in GER. Dalle 17 di ieri alle 10 di oggi, in media 30 GW a carbone e 15 a gas. E 3 miseri GW nuke a manetta. 45 GW per 17 ore (sino alle 10) fanno 765 GWh di energia. Già li sento gli illusionisti del 100% rinnovabili : "batterie!" 1/n
765 GWh di batterie, messe in opera e collegate in rete, oggi costerebbero € 350 mld. Come 35 GW di nucleare al prezzo di Hinkley Point (il sacro-gral dei no-nuke) o 77 GW al prezzo dei reattori che la coreana Kepco costruisce in tutto il modo (offerti anche in Polonia) 2/n
Nel caso peggiore, 35 GW nucleari di gen 3+, la migliore disponibile, sicura e affidabile, genererano, per 60 anni, 280 TWh puliti e continui; nel caso + realistico, 77 GW generano 615 TWh, circa l'intera domanda GER. Ma i Tedeschi preferiscono batterie. Basta non imitarli! n/n
Se è vero che a Taranto si vuole realizzare ora un primo "modulo" per la produzione di 1,2 milioni di ton di preridotto a idrogeno verde, mentre in Germania e Svezia realizzano un pilota da 100 mila ton (12 volte più piccolo), val la pena di fare qualche conto 1/n
E per farlo prendiamo a riferimento proprio il progetto svedese Hybrit. Sotto👇 lo schema.
Servirebbero 66 mila ton di idrogeno verde, per produrre il quale si dovrebbero impiegare 3,6 TWh di elettricità rinnovabile e 660 mila ton di acqua distillata. 2/n
3,6 TWh di en elettrica si possono generare oggi in IT o con un impianto fotovoltaico con tracking da 2,2 GW che occuperebbe 4500 ettari; oppure con un impianto eolico da 1,3 GW, composto da 325 aerogeneratori diametro 160 m, altezza 200 m, distribuiti su 20000 ettari ventosi 3/n
Barin, lei merita un monumento, e anche un aiutino da parte mia.
Il nostro è un modello con analisi oraria, in cui la capacità installata di ciacuna tecnologia è determinata da un ottimizzatore automatico, che ricerca il mix che dà luogo al minimo costo dell'intero sistema 1/n
Abbiamo definito un parametro di costo del kWh reso disponibile al momento della domanda, LCOTE, che tiene conto appunto di tutti i costi e che è la funzione obiettivo dell'ottimizzatore.
Per calcolarlo occorre conoscere capex e opex di tutte le tecnologie coinvolte 2/n
e naturalmente pure la durata di vita. Per le rinnovabili variabili consideriamo poi il reale profilo orario di generazione nelle diverse zone in cui suddividiamo il Paese (per IT, le zone Terna). Quindi il modello è adattato a ciascun Paese. E le differenze si vedono eccome 3/n
C'è una grande differenza: i pochi reattori in costruzione in UE e USA arrancano, perchè scontano l'impoverimento delle capacità industriali, conseguenza in UE dei target obbligatori sulle rinnovabili e in USA del focus su shale gas. 1/n
Ma in questo momento un reattore p.e. coreano, con le stesse prestazioni, costa la metà, e funziona allo stesso modo dovunque venga costruito, persino negli Emirati.
Un impianto eolico offshore, invece, funzionerà sempre meglio dove c'è più vento (4800 h contro 2800-3000) 2/n
e avrà sempre capex più basso se si può realizzare con fondazioni fisse (come la maggior parte in Nord UE) invece che floating (come in IT).
Detto questo, sarebbe meglio finanziare (spendendo quel che serve) 2 o 3 progetti pilota floating offshore wind, da 100 MW ciascuno, 3/n
Ecco le ultime 24h di generazione elettrica in GER e FR.
Il sole sta per tramontare e il vento è calato molto rispetto a 24 ore fa. Così in GER, nelle prox 14 ore la generazione solare sarà zero, quella eolica quasi zero, ~40 GW saranno generati in media a carbone e a gas 1/n
e le emissioni saranno >700 gCO2/kWh (solo la POL fa peggio in UE). Guardate come il marrone chiaro del carbone ha preso il posto del celeste dell'eolico che l'amico @FranFerrante celebra a intermittenza. E guardate il verde chiaro costante degli ultimi miseri 3 GW nucleari 2/n
"Basta installare batterie!" Bene: quante e quanto costano? Solo per sostituire l'elettricità fossile nelle prox 14 h ne servirebbero ~550 GWh. Che costerebbero, installate, ~200 mld €. Sempre che lo stesso giorno siano prima disponibili 580 GWh di elettr RES per caricarle. 3/n