1) Credo sia necessario comprendere - guardando, perché è altrettanto necessario farlo, ahimè, al di là delle umane, moderne tragedie - che l'ideologia delle quote e delle innumerevoli "specie" protette è fallimentare e molto pericolosa.
2) Fallimentare, perché profondamente divisiva nei confronti di quella che essi stessi chiamavano “opinione pubblica” - oltre che controproducente proprio nei confronti degli interessi delle suddette “specie” -
3) e assai pericolosa perché contiene in sé il seme dell’imitazione ad oltranza e senza limiti, che non può che condurre alla moltiplicazione senza fine di innumerevoli categorie con il corredo di inevitabili contrapposizioni sociali tra questi e quegli altri (segue)
4) in un’atmosfera che ricorda quella di un grande, grottesco “Ciao Darwin”.
Bisogna capire che definire e punire la gravità dell’omicidio di un essere umano in base al sesso della vittima – e di conseguenza dell’aggressore -
5) (oltre che dietro la spinta di una battente campagna mediatica) è solo l’esasperazione di un concetto sacrosanto, per altro molto malamente interpretato: il corretto, commisurato esercizio della giustizia quando si tratta di punire chi offende, (segue)
6) spesso fino a procurarne la morte, una persona in condizione di particolare difficoltà o impossibilità a difendersi per ragioni fisiche e/o psicologiche, pensiamo ad un anziano o a un bambino (si guardi come tragico esempio quello francese).
(segue)
7) Si tratta di quella particolare condizione di inferiorità dell’essere umano aggredito che costituisce già pesante aggravante nella pena commisurata al reato - e in quest’ultimo campo nulla vieta di intervenire nelle sedi opportune e deputate -
8) e costituisce, inoltre, motivo di tradizionale riprovazione - retaggio sempre presente di un sano e naturale buon senso comune, ben sviluppato dal Cristianesimo - persino in ambienti come quei bracci carcerari che ospitano gli assassini. (segue)
9) Scavando più in profondità, infine, non può non essere presa in considerazione la questione - che, per, tuttavia, semplificare, definirei post sessantottina, matrice Scuola di Francoforte - relativa alla cosiddetta rivoluzione sessuale
10) e al diffuso nichilismo di fondo che la permeava.
Il cosiddetto femminismo fu lo strumento utile a demolire lo stesso ruolo dell’uomo come tale e come padre, a delegittimarne la funzione guida; oggi a ciò si aggiunge
11) l’ulteriore spinta svelata dall’utilizzo sempiterno dell’espressione “società patriarcale” applicata alla realtà dei nostri tempi che tutto è fuorché patriarcale.
12) Del resto, non dovrebbe essere impossibile comprendere, per chi è un minimo addentro a cose niente affatto segrete, che, ad esempio, la medesima ideologia della “specie protetta” si applica, e si vorrebbe ulteriormente applicare,
13) nei confronti delle variamente colorate sfumature di un usurpato arcobaleno.
Riequilibrare ruoli e rapporti tra i sessi è l’unico modo per affrontare un problema che coinvolge nei fatti, e uccide, vittime e carnefici, senza dimenticare le famiglie,
14) e che è senza dubbio sintomatico di un degrado sociale fondato su quello individuale.
Ritorno al reale, credo sia ancora la formula giusta. Delle modalità possiamo parlarne, ma penso a riadattati modelli ripresi da epoche antiche assai vituperate.
(Fine)
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#Capaci#stragi
Penso alle carriere, anche politiche, di dubbi magistrati, frutto del sangue di due colleghi isolati, alla Procura di Palermo che Borsellino definì "nido di vipere", ai depistaggi che mise in atto, al dossier mafia/appalti archiviato un giorno dopo via D'Amelio.
E, con profondo disgusto, penso alla viscida retorica annuale di un Sistema e di uno Stato che continuano a dipingere il braccio armato Cosa nostra, dalle stragi piegato suo malgrado, come una piovra invincibile...
ed a una repubblica, il cui presidente si chiama Mattarella...
...votato e osannato da tutti i partiti, nessuno escluso, i quali, così, confermano di essere tutti espressione, nessuno escluso, del medesimo, putrido Sistema.
Voglio condividere con voi questo messaggio, ricevuto a commento non di quest'ultima poesia in particolare, ma della mia poesia. "Quando l'ho letto, mi sei venuto in mente tu" ... grazie di cuore a chi ha avuto questo graditissimo pensiero per me.⬇️
"L'uomo massa, a causa del suo "livello d'Essere" o "conformazione interiore" infimi, è incapace di VEDERE nel PROFONDO della REALTÀ.
Per cui gli è impedito di poter FARE POESIA.
Il suo più grande fraintendimento sta nel confondere la POESIA col soggetto o argomento poetico.⬇️