Il conflitto in Ucraina non sembra andare secondo i calcoli occidentali, ma i vertici di Stati Uniti, NATO e UE stanno pianificando un futuro ordine europeo che va al di là della guerra in corso.
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Dal GLOBSEC Forum di Bratislava, al vertice della Comunità Politica Europea (EPC) in Moldova, alla visita del segretario di Stato USA Antony Blinken a Helsinki, si moltiplicano gli sforzi destinati a convergere nel vertice NATO di Vilnius, in Lituania, l’11 e il 12 luglio.
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Il semplice elenco di queste località fa capire come il baricentro politico del continente si sia spostato verso Est, di pari passo con il rinnovato impulso che i vertici di NATO e UE intendono dare al processo di allargamento sia dell’Alleanza che dell’Unione.
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A dettare la linea generale sono stati Blinken da Helsinki e von der Leyen da Bratislava: nessun cessate il fuoco fino a quando l’Ucraina non avrà riconquistato almeno parte dei territori perduti, e fermo sostegno a Kiev “per tutto il tempo necessario” 5/
Forse il più chiaro segnale di uno spostamento degli equilibri verso Est lo ha dato il presidente francese Emmanuel Macron al GLOBSEC di Bratislava, rivolgendosi alla platea di partecipanti dell’Europa orientale. 6/
Pur di promuovere anche a Est la sua idea di un’Europa relativamente indipendente dagli USA in materia di sicurezza collettiva, il presidente francese sembra aver rinnegato le sue precedenti aperture nei confronti di Mosca, abbracciando la linea occidentale più intransigente.
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Il leader francese non considera più la NATO “in uno stato di morte cerebrale”, come aveva dichiarato nel 2019. “Putin ha risvegliato [la NATO] con il peggior elettroshock”, ha affermato a Bratislava. 8/ intellinews.com/visegrad-blog-…
Un’altra creatura di Macron è la Comunità Politica Europea (EPC), annunciata nel maggio del 2022 come un modo per promuovere simultaneamente sia l’allargamento che il consolidamento dell’UE. Per il secondo vertice dell’EPC è stata scelta la Moldova.
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Il messaggio che i partecipanti al vertice EPC hanno inteso lanciare è stato quello di una “unanime solidarietà” europea nei confronti della Moldova, definita dalla von der Leyen come il “cuore politico dell’Europa”. 10/ balkaninsight.com/2023/06/01/epc…
Da Helsinki Blinken ha invece dato il benvenuto alla Finlandia all’interno della NATO in attesa che si materializzi anche l’adesione della vicina Svezia, finora ostacolata dal diniego di Ungheria e Turchia. 11/ state.gov/russias-strate…
Se Erdogan darà il nullaosta alla Svezia, il Baltico cesserà di essere uno spazio neutrale per trasformarsi in un “lago NATO” in cui San Pietroburgo, seconda città della Russia, si troverà ad essere circondata da paesi membri dell’Alleanza. 12/ foreignpolicy.com/2023/06/07/swe…
Sia gli ambienti più belligeranti all’interno dell’establishment americano, che diversi paesi dell’Est, stanno inoltre moltiplicando le pressioni affinché Kiev venga ammessa a pieno titolo nei ranghi dell’Alleanza al vertice NATO di Vilnius.
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Sebbene questa prospettiva rimanga al momento abbastanza remota, molti membri NATO stanno spingendo affinché a Kiev vengano offerte solide garanzie di sicurezza in caso di una rinnovata “aggressione russa”. 14/ atlanticcouncil.org/in-depth-resea…
Un accordo di sicurezza con l’Ucraina sul modello israeliano garantirebbe a Kiev trasferimenti di armi e di tecnologia avanzata, rendendo l’Ucraina un paese integrato a tutti gli effetti con la NATO. 15/
Una simile misura rischia però di essere una ricetta per un conflitto perpetuo con la Russia. Non va dimenticato, infatti, che fu la progressiva integrazione de facto (anche se non de jure) dell’Ucraina nelle strutture militari NATO a provocare il conflitto attuale.
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In generale, più si spingerà in direzione di un’adesione formale o reale di Kiev all’Alleanza, più Mosca sarà portata ad escludere ogni soluzione negoziata del conflitto in favore di una soluzione militare che rischia di vedere allungarsi la lista dei propri obiettivi.
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Vi è poi il processo di adesione dell’Ucraina all’UE che presenta problemi propri. Non vi è grande appetito nell’Unione per l’adesione di un paese tuttora in guerra. Ma più in generale vi è il problema di come finanziare la nuova fase di allargamento dell’UE.
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Ad oggi solo 5 membri UE sono contributori netti al bilancio dell’Unione. Una situazione evidentemente non più sostenibile, che apre l’interrogativo se i paesi dell’Europa centrale e orientale saranno disposti a pagare il conto di un ulteriore allargamento.
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Non bisogna poi trascurare il caso di paesi come Serbia, Ungheria, Georgia (e forse la Slovacchia a partire dalle elezioni parlamentari del settembre 2023), i quali mal digeriscono le attuali politiche di allargamento di UE e NATO in chiave antirussa.
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Tutto considerato, il fronte europeo ostile a Mosca presenta faglie e punti di fragilità. Costringere paesi come Moldova, Georgia, Ungheria e Serbia a schierarsi apertamente nello scontro fra Russia e Occidente, lungi dal compattare il fronte occidentale, e rafforzare…
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…la nuova cortina di ferro che si vuole disegnare in Europa, rischia di fomentare ulteriori tensioni e di aprire nuovi pericolosi focolai di conflitto destabilizzando ulteriormente il continente.
Leggi tutto l’articolo 22/ 👉robertoiannuzzi.substack.com/p/a-che-punto-…
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Nei primi giorni della controffensiva ucraina, le forze di Kiev hanno perso decine di veicoli corazzati da combattimento (Bradley) e blindati di fanteria, così come diversi carri armati Leopard 2, i più avanzati della loro dotazione.
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Fondamentalmente, l’assenza di sistemi di difesa aerea a protezione dei convogli, e la necessità di avanzare attraverso densi campi minati, sono all’origine della maggior parte delle perdite. 2/ simplicius76.substack.com/p/anatomy-of-a…
Sebbene durante un’azione di sfondamento le perdite siano previste, l’aspetto più negativo per gli ucraini è che, malgrado le perdite, non sono riusciti ad intaccare nemmeno la prima linea di difesa russa. 3/
Le prime 100 società straniere, di paesi "ostili", che lavorano ancora in Russia hanno visto i loro profitti crescere del 54% nel 2022, raggiungendo un valore complessivo di 13,3 miliardi di dollari.
🧵 1/8 intellinews.com/top-100-foreig…
Più dei due terzi di queste imprese hanno fatto utili lavorando nella Russia sotto sanzioni. Le tre società più redditizie sono state TotalEnergies, BP e Raiffeisen Bank, che insieme coprono la metà di tutti i profitti delle prime 100.
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Fra le aziende che sono uscite dal mercato russo, molte hanno semplicemente venduto ai loro team di gestione locali includendo un'opzione di riacquisto tra qualche anno, che offre loro una facile opportunità per tornare se il clima internazionale lo consentirà.
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La tanto annunciata controffensiva ucraina sembra dunque essere iniziata. Ondate di unità ucraine hanno attaccato le posizioni russe a sud di Orekhovo in direzione di Tokmak, nella regione di Zaporozhye. 1/6
Dopo un’intensa battaglia con ingenti perdite soprattutto dal lato ucraino, le forze di Kiev sembrano aver ottenuto solo progressi marginali. L’attacco ucraino è stato preceduto da massiccio fuoco di artiglieria. 2/
Le forze attaccanti non sembrano avere alcuna copertura aerea, mentre l’aviazione russa sembra aver giocato un ruolo chiave nel respingere l’offensiva ucraina, distruggendo numerosi mezzi nemici. 3/
Perché l’annunciata controffensiva ucraina non si è ancora materializzata? Una delle ragioni risiede nel fallimento dei missili Storm Shadow forniti da Londra, sostiene l’esperto militare indiano Vijainder Thakur. Di seguito la sua analisi
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1/20 eurasiantimes.com/storm-shadow-d…
La controffensiva ucraina avrebbe dovuto iniziare con violenti attacchi contro le infrastrutture logistiche russe, come è avvenuto quando Kiev ha costretto le forze di Mosca a ritirarsi dalla sponda destra del fiume Dnepr nell’oblast di Kherson, nell'autunno del 2022.
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In quell'occasione, le forze ucraine utilizzarono i sistemi lanciarazzi HIMARS forniti dagli USA per spezzare le linee di rifornimento russe, a tal punto che divenne insostenibile per Mosca continuare a rifornire le sue forze sulla riva destra.
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Gli importanti retroscena dei gravi incidenti verificatisi in Kosovo.
Nel 2013, Pristina e Belgrado si erano impegnate in lunghi colloqui mediati dall'alto rappresentante dell'UE Catherine Ashton, con l'obiettivo di normalizzare le loro relazioni.
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1/13 patreon.com/posts/things-f…
(Com’è noto, il Kosovo ha dichiarato l'indipendenza dalla Serbia nel 2008, che tuttavia non è riconosciuta da Belgrado).
Questi colloqui hanno prodotto il celebre Accordo di Bruxelles, in base al quale il governo del Kosovo ha accettato di istituire la cosiddetta...
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...“Associazione (o Comunità) dei comuni serbi” nelle città settentrionali del Kosovo dove i serbi sono la maggioranza: Mitrovica settentrionale, Zubin Potok, Leposavić, Zvečan, Štrpce, Klokot, Gračanica, Novo Brdo, Ranilug e Parteš.
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Il sito olandese di open source intelligence Oryx ha pubblicato alcuni giorni fa l’impressionante lista delle armi italiane che sarebbero state consegnate all’Ucraina: lanciarazzi, artiglieria, mortai, blindati, missili antiaereo e anticarro, ecc. 1/4 oryxspioenkop.com/2023/05/guns-n…
Le stime di spesa vanno da 800 milioni a più di 1 miliardo di euro. In altre parole, l’intervento italiano “in aiuto” all’Ucraina non è affatto gratuito, oltre ad essere costituito da armi offensive. 2/
Se aggiungiamo il ruolo centrale giocato dalla base di Sigonella nella raccolta di intelligence a sostegno dello sforzo bellico ucraino, tramite l’invio di droni RQ-4 “Phoenix” verso il Mar Nero, si può concludere senza ombra di dubbio… 3/3 pagineesteri.it/2022/04/11/pri…