Le prime 100 società straniere, di paesi "ostili", che lavorano ancora in Russia hanno visto i loro profitti crescere del 54% nel 2022, raggiungendo un valore complessivo di 13,3 miliardi di dollari.
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Più dei due terzi di queste imprese hanno fatto utili lavorando nella Russia sotto sanzioni. Le tre società più redditizie sono state TotalEnergies, BP e Raiffeisen Bank, che insieme coprono la metà di tutti i profitti delle prime 100.
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Fra le aziende che sono uscite dal mercato russo, molte hanno semplicemente venduto ai loro team di gestione locali includendo un'opzione di riacquisto tra qualche anno, che offre loro una facile opportunità per tornare se il clima internazionale lo consentirà.
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Dopo lo shock iniziale seguito all'inizio della guerra, quando i grandi magazzini esteri hanno tirato giù le saracinesche e bloccato le forniture, molti negozi hanno riaperto con marchi che sono imitazioni, e gli scaffali si sono nuovamente…
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…riempiti con i marchi internazionali che ora vengono importati dai commercianti attraverso paesi terzi come la Turchia avvalendosi della legge sull'importazione parallela, anch'essa rapidamente approvata dalla Duma nelle prime settimane di guerra.
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Nel frattempo Vkusno I Tochka (“Delizioso, punto e basta”), la catena di fast food che ha rilevato i punti vendita McDonald's dopo l'uscita di quest’ultima dal mercato russo, sta già sopravanzando nei profitti la catena americana dopo appena un anno di attività.
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Vkusno I Tochka ha rilevato con successo oltre 860 punti vendita in tutto il paese. La società afferma di avere circa 1,8 milioni di persone che entrano quotidianamente nei suoi negozi.
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Il proprietario Alexander Govor intende non solo riaprire tutti gli ex ristoranti McDonald's, ma anche espandersi in città remote che in precedenza erano fuori dalla portata dell'iconico marchio americano. 8/8 intellinews.com/after-one-year…
P.S. Se qualcuno fosse interessato, scrivo di questo ed altro sulla mia newsletter #IntelligenceForThePeople
Nei primi giorni della controffensiva ucraina, le forze di Kiev hanno perso decine di veicoli corazzati da combattimento (Bradley) e blindati di fanteria, così come diversi carri armati Leopard 2, i più avanzati della loro dotazione.
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Fondamentalmente, l’assenza di sistemi di difesa aerea a protezione dei convogli, e la necessità di avanzare attraverso densi campi minati, sono all’origine della maggior parte delle perdite. 2/ simplicius76.substack.com/p/anatomy-of-a…
Sebbene durante un’azione di sfondamento le perdite siano previste, l’aspetto più negativo per gli ucraini è che, malgrado le perdite, non sono riusciti ad intaccare nemmeno la prima linea di difesa russa. 3/
Il conflitto in Ucraina non sembra andare secondo i calcoli occidentali, ma i vertici di Stati Uniti, NATO e UE stanno pianificando un futuro ordine europeo che va al di là della guerra in corso.
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Dal GLOBSEC Forum di Bratislava, al vertice della Comunità Politica Europea (EPC) in Moldova, alla visita del segretario di Stato USA Antony Blinken a Helsinki, si moltiplicano gli sforzi destinati a convergere nel vertice NATO di Vilnius, in Lituania, l’11 e il 12 luglio.
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La tanto annunciata controffensiva ucraina sembra dunque essere iniziata. Ondate di unità ucraine hanno attaccato le posizioni russe a sud di Orekhovo in direzione di Tokmak, nella regione di Zaporozhye. 1/6
Dopo un’intensa battaglia con ingenti perdite soprattutto dal lato ucraino, le forze di Kiev sembrano aver ottenuto solo progressi marginali. L’attacco ucraino è stato preceduto da massiccio fuoco di artiglieria. 2/
Le forze attaccanti non sembrano avere alcuna copertura aerea, mentre l’aviazione russa sembra aver giocato un ruolo chiave nel respingere l’offensiva ucraina, distruggendo numerosi mezzi nemici. 3/
Perché l’annunciata controffensiva ucraina non si è ancora materializzata? Una delle ragioni risiede nel fallimento dei missili Storm Shadow forniti da Londra, sostiene l’esperto militare indiano Vijainder Thakur. Di seguito la sua analisi
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La controffensiva ucraina avrebbe dovuto iniziare con violenti attacchi contro le infrastrutture logistiche russe, come è avvenuto quando Kiev ha costretto le forze di Mosca a ritirarsi dalla sponda destra del fiume Dnepr nell’oblast di Kherson, nell'autunno del 2022.
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In quell'occasione, le forze ucraine utilizzarono i sistemi lanciarazzi HIMARS forniti dagli USA per spezzare le linee di rifornimento russe, a tal punto che divenne insostenibile per Mosca continuare a rifornire le sue forze sulla riva destra.
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Gli importanti retroscena dei gravi incidenti verificatisi in Kosovo.
Nel 2013, Pristina e Belgrado si erano impegnate in lunghi colloqui mediati dall'alto rappresentante dell'UE Catherine Ashton, con l'obiettivo di normalizzare le loro relazioni.
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(Com’è noto, il Kosovo ha dichiarato l'indipendenza dalla Serbia nel 2008, che tuttavia non è riconosciuta da Belgrado).
Questi colloqui hanno prodotto il celebre Accordo di Bruxelles, in base al quale il governo del Kosovo ha accettato di istituire la cosiddetta...
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...“Associazione (o Comunità) dei comuni serbi” nelle città settentrionali del Kosovo dove i serbi sono la maggioranza: Mitrovica settentrionale, Zubin Potok, Leposavić, Zvečan, Štrpce, Klokot, Gračanica, Novo Brdo, Ranilug e Parteš.
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Il sito olandese di open source intelligence Oryx ha pubblicato alcuni giorni fa l’impressionante lista delle armi italiane che sarebbero state consegnate all’Ucraina: lanciarazzi, artiglieria, mortai, blindati, missili antiaereo e anticarro, ecc. 1/4 oryxspioenkop.com/2023/05/guns-n…
Le stime di spesa vanno da 800 milioni a più di 1 miliardo di euro. In altre parole, l’intervento italiano “in aiuto” all’Ucraina non è affatto gratuito, oltre ad essere costituito da armi offensive. 2/
Se aggiungiamo il ruolo centrale giocato dalla base di Sigonella nella raccolta di intelligence a sostegno dello sforzo bellico ucraino, tramite l’invio di droni RQ-4 “Phoenix” verso il Mar Nero, si può concludere senza ombra di dubbio… 3/3 pagineesteri.it/2022/04/11/pri…