La notte del 6 giugno, la rottura della diga di Nova Kakhovka, lungo il basso corso del fiume Dnepr, ha determinato l’inizio di un’inondazione destinata a provocare un disastro di enormi proporzioni. 2/
Sono state fatte varie ipotesi su ciò che ha causato il crollo della diga, fra cui l'ipotesi di un cedimento strutturale (essa era già danneggiata), quella di un attacco missilistico, e quella di un’esplosione dovuta alla possibilità che la struttura fosse stata minata.
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In preparazione della controffensiva su Kherson (ottobre/novembre 2022), il generale ucraino Andriy Kovalchuk aveva puntato a tagliare le linee di rifornimento russe, colpendo i 3 ponti sul Dnepr: i 2 ponti Antonovsky (stradale e ferroviario) e quello sulla diga di Kakhovka. 4/
Gli ucraini condussero un attacco di prova con i lanciarazzi HIMARS su una delle paratoie della diga, per vedere se il livello del fiume potesse essere innalzato abbastanza da ostacolare gli attraversamenti russi senza sommergere i vicini villaggi. 5/ washingtonpost.com/world/2022/12/…
Dopo il ritiro russo, la diga di Kakhovka, pur rimanendo sotto il controllo delle truppe di Mosca, venne a trovarsi di fatto sulla linea del fronte, visto che, mentre la riva sinistra era rimasta in mano ai russi, la destra era ora controllata dagli ucraini.
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Già lo scorso ottobre i russi avevano denunciato all’ONU i presunti piani ucraini di distruggere la diga. Dal canto suo, Kiev ha accusato Mosca di aver minato la struttura e di voler addossare all’Ucraina la colpa dell’eventuale disastro. 7/ reuters.com/world/europe/i…
Non esiste un video della distruzione della diga. Immagini antecedenti il 6 giugno mostrano che la strada sovrastante era già crollata. Le chiuse della diga erano anch’esse già danneggiate e ciò impediva di regolare adeguatamente il flusso idrico. 8/ tass.com/emergencies/16…
L’inondazione seguita al crollo senza dubbio modifica, almeno temporaneamente, il teatro di guerra. 9/
Il bacino di Kakhovka forniva acqua potabile, per l’irrigazione, e per l’industria, anche a numerose città sotto il controllo del governo di Kiev, tra cui Mykolaiv, Kherson, Kryvyi Rih. Tra 700.000 e 1 milione di persone rischiano di essere coinvolte. 10/ reliefweb.int/report/ukraine…
Alcune infrastrutture elettriche sono state sommerse dall’acqua, inclusa la centrale termica di Kherson, 2 centrali fotovoltaiche nell’oblast di Mykolaiv, e 129 sottostazioni. Si stima che almeno 20.000 persone siano rimaste senza elettricità. 11/ wilsoncenter.org/blog-post/kakh…
La distruzione della diga ha determinato anche il rilascio di sostanze inquinanti. Innanzitutto, la rottura delle turbine e di altri macchinari della centrale idroelettrica ha determinato lo sversamento di 150 tonnellate di olio lubrificante nel fiume 12/ kyivindependent.com/president-offi…
Il crollo della diga – comunque sia avvenuto – rappresenta dunque una seria escalation nel conflitto, avendo per la prima volta un impatto di larga scala sulla popolazione civile.
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E’ inoltre un episodio che potrebbe ripetersi, poiché vi sono ben sei dighe lungo il corso del Dnepr. Quest’ultimo è infatti originariamente un fiume impetuoso, caratterizzato da una serie di rapide non navigabili. 14/
Le rapide del Dnepr furono sommerse dal bacino idrico creato dalla prima diga costruita dai sovietici a Zaporizhzhia nel 1932, all’epoca la più grande del mondo. 15/
Nove anni più tardi, i tedeschi invasero l’Ucraina conquistando numerose città in pochi giorni. Quando giunsero in prossimità di Zaporizhzhia, su ordine di Stalin i sovietici fecero saltare in aria la diga, nell’agosto del 1941. 16/ theguardian.com/world/2022/nov…
Parzialmente ricostruita dai tedeschi, essa fu nuovamente distrutta da questi ultimi nell’autunno del 1943, questa volta di fronte alle avanzanti truppe sovietiche. Entrambi i crolli ebbero conseguenze disastrose. 17/ engelsbergideas.com/notebook/the-m…
Dopo l’immane catastrofe della seconda guerra mondiale, i sovietici ricostruirono la diga di Zaporizhzhia nel 1947. Quella di Kakhovka seguì nel 1956. E poi vennero le dighe di Kremenchuk (1961), Dniprodzerzhinsk (1965), Kiev (1966), e Kaniv (1973).
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Ma questo sistema di dighe è anche fragile ed esposto alle catastrofi provocate dall’uomo, soprattutto nel contesto di un conflitto armato. L’eventuale distruzione della diga di Kiev, ad esempio, esporrebbe parte della città al rischio di inondazione.
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Inoltre, il fondale del bacino di Kiev contiene materiale radioattivo proveniente dalla catastrofe di Chernobyl, che un repentino svuotamento del bacino riporterebbe pericolosamente alla luce. 20/ nrfu.org.ua/en/news-en/the…
L’episodio della diga di Kakhovka rappresenta un monito: il ricorso esclusivo alla forza militare è destinato a inasprire il conflitto, ad accrescerne la distruttività e ad aumentare il costo che dovrà sopportare la popolazione civile.
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La ricerca di una soluzione negoziale è l’unica che può porre fine alla distruzione. La prosecuzione del conflitto è invece la via attraverso cui non solo Kiev, ma il mondo intero, rischiano di perdere tutto.
Leggi tutto l’articolo 22/ 👉robertoiannuzzi.substack.com/p/il-disastro-…
Ecco come sta andando la controffensiva ucraina secondo la stampa americana. Un paio di esempi:
“I russi stanno cercando di infliggere quante più vittime e distruggere quanti più veicoli possibile in una zona di battaglia antecedente… 1/4 nytimes.com/2023/06/15/wor…
…la linea difensiva principale, esaurendo le forze ucraine ancor prima che la raggiungano. In effetti, ciò trasforma l'area davanti alla linea di difesa principale in una ‘kill zone’.”
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“Nemmeno l'equipaggiamento fornito dall'Occidente è stato sufficiente a proteggere le truppe ucraine dall'intensità del fuoco russo.” 3/ washingtonpost.com/world/2023/06/…
L’obiettivo russo della “denazificazione” dell’Ucraina è stato spesso deriso in Occidente, e visto come un mero strumento della propaganda del Cremlino. Elena Panina, direttrice del RUSSTRAT e membro della Duma, ne dà però una definizione interessante. 1/5 t.me/vicktop55/15535
Secondo la Panina, "Il nazismo in Ucraina è un prodotto coltivato con cura dagli USA e dall’intera macchina statale americana. Il nazismo è uno strumento americano volto a trasformare gli ucraini in brutali fanatici russofobi.” 2/
“Pertanto, la denazificazione dell'Ucraina è, prima di tutto, la deamericanizzazione del paese. La denazificazione dell'Ucraina significa la completa sconfitta militare di tutte le istituzioni ucraine create dagli USA per muovere guerra alla Russia.” 3/ 👉robertoiannuzzi.substack.com/p/maidan-2014-…
Nei primi giorni della controffensiva ucraina, le forze di Kiev hanno perso decine di veicoli corazzati da combattimento (Bradley) e blindati di fanteria, così come diversi carri armati Leopard 2, i più avanzati della loro dotazione.
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Fondamentalmente, l’assenza di sistemi di difesa aerea a protezione dei convogli, e la necessità di avanzare attraverso densi campi minati, sono all’origine della maggior parte delle perdite. 2/ simplicius76.substack.com/p/anatomy-of-a…
Sebbene durante un’azione di sfondamento le perdite siano previste, l’aspetto più negativo per gli ucraini è che, malgrado le perdite, non sono riusciti ad intaccare nemmeno la prima linea di difesa russa. 3/
Le prime 100 società straniere, di paesi "ostili", che lavorano ancora in Russia hanno visto i loro profitti crescere del 54% nel 2022, raggiungendo un valore complessivo di 13,3 miliardi di dollari.
🧵 1/8 intellinews.com/top-100-foreig…
Più dei due terzi di queste imprese hanno fatto utili lavorando nella Russia sotto sanzioni. Le tre società più redditizie sono state TotalEnergies, BP e Raiffeisen Bank, che insieme coprono la metà di tutti i profitti delle prime 100.
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Fra le aziende che sono uscite dal mercato russo, molte hanno semplicemente venduto ai loro team di gestione locali includendo un'opzione di riacquisto tra qualche anno, che offre loro una facile opportunità per tornare se il clima internazionale lo consentirà.
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Il conflitto in Ucraina non sembra andare secondo i calcoli occidentali, ma i vertici di Stati Uniti, NATO e UE stanno pianificando un futuro ordine europeo che va al di là della guerra in corso.
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Dal GLOBSEC Forum di Bratislava, al vertice della Comunità Politica Europea (EPC) in Moldova, alla visita del segretario di Stato USA Antony Blinken a Helsinki, si moltiplicano gli sforzi destinati a convergere nel vertice NATO di Vilnius, in Lituania, l’11 e il 12 luglio.
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La tanto annunciata controffensiva ucraina sembra dunque essere iniziata. Ondate di unità ucraine hanno attaccato le posizioni russe a sud di Orekhovo in direzione di Tokmak, nella regione di Zaporozhye. 1/6
Dopo un’intensa battaglia con ingenti perdite soprattutto dal lato ucraino, le forze di Kiev sembrano aver ottenuto solo progressi marginali. L’attacco ucraino è stato preceduto da massiccio fuoco di artiglieria. 2/
Le forze attaccanti non sembrano avere alcuna copertura aerea, mentre l’aviazione russa sembra aver giocato un ruolo chiave nel respingere l’offensiva ucraina, distruggendo numerosi mezzi nemici. 3/