Penso sia ora di parlare di #violenza e del framing dato da politica e stampa mainstream per ghettizzare qualsiasi forma di dissenso come illegittima, anti-democratica e, appunto, violenta. E' stato il caso con #Grillo, le contestazioni a #Roccella, la vernice di @UltimaGenerazi1
Le reazioni, sia da parte della destra che di buona parte del PD sono state di oltraggio e scandalo: si è cercato di fucilare (metaforicamente) il messaggero per ignorare il messaggio. Usando la scusa di una supposta violenza che nasconde, invece, la vera violenza.
La vera violenza, imposta appunto da questa politica servile e dai suoi sicari, è ben altra: 1) la violenza del cambiamento climatico che distrugge il mondo, forza migrazioni, mette a rischio la sopravvivenza del pianeta; 2) la violenza dell'ordine economico che paga salari
...da fame, toglie diritti ai lavoratori, addita i poveri al pubblico ludibrio e toglie loro anche un piccolo sussidio di dignità e sopravvivenza e li sfotte pure come fannulloni da divano (chissà se fischiano le orecchie a qualcuno dei riformisti del PD);
3) o la violenza dei discorsi discriminatori di Roccella&c. che chissà come mai vanno accettati come libertà di parola mentre quelli di Grillo su delle supposte brigate (internazionali? militari?) suscitano reazioni spropositate.
Viviamo in una società che fa della violenza sui poveri, sui lavoratori, sui migranti la sua norma di comportamento. In una società dove lo sfruttamento, delle risorse e del lavoro, è la norma lasciandosi dietro una scia di distruzione e povertà.
Dove ai margini del decoro borghese c'è la violenza bestiale della polizia - di cui nessuno vuol chiedere conto; e la ferocia con cui lasciamo morire migranti con l'unica colpa di essere nati nel posto sbagliato della terra, all'insegna dell'egoismo più meschino.
E' la violenza del capitalismo ed inizia con la manomissione del linguaggio che ci indica cosa sia violenza e cosa no, cosa "debba essere" la sinistra, che stupra il concetto di riformismo.
E' dunque davanti alla loro violenza che non possiamo retrocedere ma dobbiamo anzi controbatterla colpo su colpo, senza farci intimidire. E il nuovo PD di @ellyesse deve decidere - e forse lo sta facendo. O si sta con la violenza del sistema, o la si combatte.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Assolutamente da leggere. In effetti l'oligarchia delle lobby (democrazia mi pare davvero una forzatura) cura gli interessi di ricchi e potenti a scapito del bene comune. E' la critica neoliberale...no?
Solo che proprio quella critica ai politici self-interested non e' (quasi) mai uscita dalla critica alla democrazia per prendersela con quei gruppi di potere - nei paesi seri, i capitalisti; in quelli meno seri, i bagnini - per i quali la State capture e' il miglior investimento.
Quindi ci si e' occupati di mettere freni e blocchi alla volontà popolare (che non sarebbe razionale); ai politici eletti (se rompono); ma non alle lobby e al capitale politico dei capitalisti. La mancanza di coerenza interna sorprende solo se consideriamo
Quanto successo in questi giorni su #holodomor dimostra il grado di imbarbarimento e di caccia alle streghe in Italia, specialmente sui social. Per aver detto che la grande fame in ucraina non era motivata da ragioni etniche ma economiche io ed altri (@maxdantoni, @masnuccio...
..@fsyloslab, @AleGuerani) siamo stati aggrediti come giustificazionisti/negatori della storia, financo servi di Putin. Al can-can dei troll si sono uniti docenti universitari, in USA e in Italia, e qualche pseudo giornalista...
...fondamentalmente una manica di invasati che non si rendono conto di cosa stanno parlando, citano a caso libri e autori e non conoscono la letteratura rilevante. Poco male, se poi non basassero i loro giudizi morali sulla loro ignoranza.
Di #Gorbachev sono purtroppo rimasti solo i fallimenti - e molto del mondo attuale è purtroppo figlio di quegli anni. Gorbachev aveva intuito - ma era sotto gli occhi di tutti - che il sistema sovietico fosse ormai marcio. I vari tentativi, tra cui quello di Kosygin di riformare
la struttura economica erano stati sconfitti dall'opposizione interna della nomenklatura, diventata una "classe" assai particolare - che godeva del controllo ma non della proprietà dei mezzi di produzione. Ed in un sistema a cui era stato tolto prima il terrore e poi la capacità
di mobilitazione, risultava quasi impossibile un controllo centralizzato. La #perestroika altro non fu che un altro tentativo di ridurre il peso della nomenklatura per riaffermare la leadership politica di Mosca. Fallita quella, la #glasnost, o ancora meglio il tentativo di
Su #Zaporizhzhia penso ci sia bisogno di una riflessione. La centrale nucleare è in mano russa - a seguito dell'invasione illegale di Putin - da diversi mesi. E viene, probabilmente, usata come base militare facendosi scudo di essa. Un atto particolarmente odioso.
Non si può però dire che siano i russi a bombardarla, è piuttosto chiaro che sono gli Ucraini a farlo. La domanda da porsi è se usare uno scudo che mette a repentaglio la sicurezza per vantaggi militari sia più o meno lecito, e se dunque lo sia attaccarla.
Il che però ci dovrebbe portare anche ad altre considerazioni. L'esercito ucraino ha usato, a Mariupol in particolare, ma un pò ovunque, scuole, ospedali, edifici civili come "scudo"per portare attacchi ed evitare di essere bombardati, mettendo a rischio la sicurezza dei civili.
Da leggere questo pezzo lirico-delirante del @Corriere, che ci dice pero' cose importanti su questa guerra. Un elogio sperticato dei nazisti di Azov, una completa riscrittura della storia, un manifesto della peggior propaganda che nulla ha da invidiare a quella del Cremlino. 1/
"«L’Ucraina è nostra madre e Stepan Bandera è nostro padre», cantano nella seconda strofa, riferendosi al leader fondatore del loro movimento (assassinato da un agente del Kgb a Berlino nel 1959), accusato dai filorussi di aver collaborato con la Germania nazista..... 2/
....per combattere i sovietici durante la Seconda guerra mondiale, e che oggi viene rivalutato dalla resistenza come patriota dell’Ucraina libera, irredenta e democratica." Si tratta di libera interpretazione storiografica, o meglio di fiction di bassa qualità. 3/
Trovo particolarmente preoccupante che un personaggio così ridicolo sia il leader di partito, che per altro, almeno nominalmente, dovrebbe essere progressista. "Ignominoso"? Eppure ne parlano un pò tutti e non certo putiniani.
Iniziamo col @NewYorker newyorker.com/news/daily-com…
Se ne parla sulla @NBCNews
E questo solo per stare nel mainstream liberale. @EnricoLetta può essere legittimamente di una altra opinione. Non puo' dire che sia ignominiosa e rivoltante. Usare toni da esaltato cold warrior è pericoloso populismo.