Mettendo un attimo da parte piazze e abbandoni, c’è un solo modo per onorare l’impegno con chi ha lavori e vite precarie: vincere le elezioni, andare al governo, cambiare le cose. Senza perseguire questo obiettivo, saranno tutte solo declamazioni. Un 🧵 sulla #direzionePd
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Il Pd @ellyesse s’è dato un obiettivo alto: superare Meloni alle Europee ‘24 e intanto aggregare una coalizione competitiva.
Traguardi possibili ma ora remoti. Il guadagno nei sondaggi è fermo ai tre punti recuperati subito, sull’effetto novità. Appena uno sopra le Politiche
2/10
Punti presi peraltro a danno del #M5s, per cui il rapporto maggioranza/opposizione è immutato. Insieme #Schlein e Conte stanno sotto anche soltanto a Meloni e Salvini, senza contare Forza Italia né il sedicente #Terzopolo, che alcuni dirigenti Pd considerano già nella destra
3/10
In questa situazione, @ellyesse e la #direzionePd dovrebbero discutere solo di come avvicinarsi a un obiettivo proibitivo. Prima domanda: la sovrapposizione Pd-M5S può essere espansiva dal punto di vista elettorale? Un’area del 35% è irrinunciabile, ma oltre come si va?
4/10
Meglio evitare il solito ricorso retorico agli “astensionisti”, che per antico vezzo si considerano sempre tutti elettori di sinistra scontenti. Mai stato così, è un’area mobile molto trasversale. E da Grillo in poi lo scontento di sinistra ha trovato un suo contenitore
5/10
Seconda domanda: quanto gli abbracci (e i baciamani addirittura) con Conte inibiscono al @pdnetwork di tornare a crescere nello spazio che era suo, e che @matteorenzi e @CarloCalenda sono evidentemente incapaci di attrarre? Forse al @pdnetwork converrebbe distinguersi di più
6/10
Fissati con Conte i termini di una competizione tra diversi non distruttiva; cestinata la dottrina Bettini (lasciamo al #Terzopolo di prendere i “suoi” voti, poi saremo tutti obbligati ad allearci), @ellyesse potrebbe ricordarsi dei propri precedenti prodiani e obamiani
7/10
Erano campi progressisti moderni, capaci di attrarre molto più dell’elettorato convinto di sinistra. Certo @ellyesse non ha vinto le primarie Pd su questa linea. La “sua” base le chiede ciò che sta facendo, e qualcosa oltre (sull’Ucraina in particolare). Ma così non crescerà
8/10
Leadership vuol dire condurre la propria gente là dove serve per vincere e rispettare gli impegni, anche se sono territori poco comodi. È quello che sta facendo @GiorgiaMeloni (visto che #Schlein si considera la sua alternativa). Ed è l’unica via per raggiungere l’obiettivo.
9/10
L’altra strada è più facile per un gruppo dirigente giovane ex movimentista: restare nella comfort zone dell’opposizione, con l’assillo principale di non perdere terreno a sinistra.
Ma così nessuna vita e nessun lavoro precario ne ricaveranno mai alcun beneficio
10/10
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Vedo tanta ironia sul tema delle case per gli studenti. Secondo me, è mal posta. Qui in ballo non c’è solo un tema di diritto allo studio e sostegno agli studenti che ne hanno bisogno (che già sarebbe molto).
È anche una questione di uso delle città, di cosa vogliamo farne 1/5
Abbiamo i centri storici, e ormai anche i quartieri semicentrali, pieni di B&B i cui prezzi alterano il mercato.
Abbiamo una popolazione sempre più anziana.
Abbiamo collegamenti fra centro e periferia spesso poco efficienti e comunque congestionati
2/5
E abbiamo anche un problema antico di ritardo per i giovani italiani nell’uscire dall’ambito famigliare e costruirsi vite autonome. Spesso, molto spesso, per necessità e non per libera scelta: se sono “sdraiati”, noi di sicuro li aiutiamo molto a rimanere sdraiati
3/5
I sondaggi segnalano a @ellyesse che la novità della persona e il segnale dell’identità riacquistata hanno prodotto buoni risultati, ma credo che anche lei sappia che d’ora in poi le cose andranno bene o male a seconda dei messaggi che lancerà, e dei destinatari scelti
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Naturalmente c’è un’agenda politico-parlamentare da seguire, però sarà cruciale per il @pdnetwork non cedere alle pressioni e difendere l’autonomia ritrovata: si sceglie, agisce e comunica sulla base delle proprie priorità, non di quelle dei media o peggio degli altri partiti
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Ricordarsi che @pdnetwork è (e rimarrà per un bel po’) un partito d’opposizione, dunque si rassegnino i severi esaminatori liberali delle compatibilità di governo: @ellyesse non è @Keir_Starmer (che l’anno prossimo diventerà primo ministro) dunque può prendersi delle libertà
3/7
Le dimensioni del voto per @EllySchlein si spiegano come un momento collettivo di liberazione. Di emancipazione. Di evasione. Del quale @stefanobonaccini è finito vittima incolpevole. Liberazione da cosa? Dalla responsabilità di anni passati da elettori d’un partito di governo 1/
Il @pdnetwork per 15 anni ha interpretato la vocazione maggioritaria (anche) come l’obbligo di rivolgersi a tutti, cercando posizioni mediane o almeno largamente accettabili sui temi più controversi. Una funzione di equilibrio che, per me, è stata spesso utile al Paese 2/
Su questa via pur rimanendo centrale il @pdnetwork s’è logorato. Il suo tratto più forte, l’europeismo, è stato essenziale all’Italia ma insufficiente. Finché, il 25 settembre, la fatica di parlare a tutti è improvvisamente risultata inutile. Un sacrificio senza più ricompensa 3/