Torno sull'eccezionale ondata di calore marino che sta vivendo il Nord Atlantico (NATL), i. p. la regione E a ridosso delle coste europee e quella N. SST nel complesso (0-60N, 0-80W) > 23° C, SSTA > 1° C, std >+3σ! ↙️↘️ #marineHeatwave 🧵 (1/9) @Giulio_Firenze@RobertoIngross2
Come tutte le forti anomalie, si tratta di una sovrapposizione fra variabilità interna e forzata. Una combinazione insolita delle due, anche perché insolita è la situazione della variabilità interna. Cominciamo con la prima.▶️ tinyurl.com/5x5zztxk (2/9)
C'è una modesta tendenza al rialzo guidata dal cambiamento climatico. In un mondo che si riscalda anche le SST sul NATL ne subiscono l’influenza.▶️ tinyurl.com/4z2zbtrj . Infatti l’indice che definisce la principale variabilità multi-decennale delle SST del NATL…(3/9)
…ovvero l’Atlantic Multidecadal Oscillation (AMO)—componente oceanica di variabilità interna di + lungo periodo ma forse anche in parte forzata—è un indice di T con rimosso il trend di fondo lineare, perciò risente anche degli andamenti globali.▶️tinyurl.com/2p9a4jse (4/9)
Veniamo alla variabilità interna di corto periodo. #LaNiña tende a riscaldare tipicamente le regioni di media latitudine dei bacini del Nord Pacifico e del NATL a causa della riduzione dei venti occidentali. La condizione attuale è particolarmente colpita perché…(5/9)
… abbiamo avuto 3 anni consec. di Niña e di conseg. < evaporaz. su quei bacini. I vortici a media latitud. ruotano il segnale attorno al bacino. Il blob caldo sul NATL si è poi spostato verso est a causa di dinamiche atmosferiche e oceaniche dovute…(6/9) h/t p. fig. @CColose
…all'influenza della circolaz. atmosf. bloccata delle scorse settim. Semplici dinamiche di vorticità. Normalm. al di sopra e a sx del gyre NATL ci sono SST calde e a dx (alisei sostenuti) e nella parte nord (venti occidentali sostenuti) SST fredde, per effetto evaporativo. (7/9)
Il blocco alle m. lat. e la ridotta zonalità sul medio NATL con alisei molto più deboli del normale nella parte subtropicale del NATL hanno ridotto il raffreddam. delle SST e favorito il loro riscaldamento. Ma hanno anche influenzato l’ultimo punto trattato. (8/9) @Daniele_V94
La presenza in atmosfera di polvere sahariana: la sua scarsità sul NATL tropic. sta contribuendo a guidare l'heatwave oceanica in corso.▶️tinyurl.com/bdfkf56u . La conc. di polvere è bassa per gran parte del 2023, ma ai minimi storici (dal 2003) per l'inizio di giugno. (/end)
40 anni fa, fra il 13 e il 16 gennaio 1985, dopo 2 settimane di gelo intenso, il versante sudalpino e parte del Norditalia furono interessati da una nevicata eccezionale. Sulle pianure🇨🇭sudalpine la coltre di #neve arrivò a sfiorare il metro di spessore. Un 🧵 nostalgico (1/10)
A partire da fine dicembre 1984, le T 📉 in modo marcato. Ad inizio gennaio, una massiccia invasione di aria gelida di origine artica raggiunse l’Europa centrale e mediterranea dove diede origine a un forte calo delle T e intense nevicate sull'Italia centro-meridionale. (2/10)
In una prima fase, l’aria di origine artica raggiunse il versante sudalpino con una corrente da nord. Poi l’8 gennaio aria sempre molto fredda affluì da est e le Tmax rimasero anche a basse quote ampiamente sotto lo zero, persino in presenza di giornate ben soleggiate.(3/10)
Un'ondata di freddo di matrice artica si estende attualmente su gran parte del Canada centro-orientale e degli USA. Al contrario, gran parte dell'Europa ritroverà T miti per la stagione nel corso della settimana. C’è un legame fra queste due anomalie? 🧵(1/6) @FransNucera
Dalla mappa relativa alle anomalie di T2m di sabato prossimo, possiamo notare come l'aria fredda si estenda verso il sud degli USA con T inferiori alla norma, mentre le T saranno superiori alla norma nel nord del Canada e in Alaska così come nella maggior parte dell'Europa. (2/6)
L'aria fredda nordamericana si estenderà verso l’Atlantico settentrionale, ma si riscalderà gradualmente prima di raggiungere l'Europa grazie al passaggio sulle acque relativamente calde dell'oceano. (3/6)
Il 2024 termico in 12 immagini. Fonti alla fine. #ClimateEmergency #GlobalWarming 🔥 🌍🌡️😓 🔥(1/3)
I connotati dell'anomalia...😵 (2/3)
Il riscaldamento globale sembra in accelerazione ⬇️. Inoltre, sia le SST che il contenuto di calore dell'oceano (OHC) hanno raggiunto massimi senza precedenti nella storia. E il riscaldamento degli oceani è pervasivo, fino ad almeno 2000 m di profondità!! ⬇️⬇️
La #CO2 atmosferica sta aumentando così rapidamente che il punto più basso del 2024 è *più alto* del picco di CO2 registrato nel 2022. H/T @ryankatzrosene (1/3)
Va bene che il 2024 è stato influenzato da #ElNiño così come il 2022 da #LaNiña, attraverso le implicazioni su oceani, atmosfera e biosfera che l'#ENSO produce, modificando gli equilibri naturali delle sorgenti e dei pozzi di C 👇. Tuttavia... / (2/3)
...👆50 anni fa ci volevano circa 5-6 anni perché il picco di un anno fosse superato dal minimo di un anno successivo. Ora siamo scesi a 2-3 anni.
Guarda la Terra respirare mentre le nostre emissioni di CO2 aumentano le concentrazioni e l'ENSO modula la respirazione. 👇
Update della proiezione meteo stagionale. Continuano le conferme per una 2a parte di inverno ancora più caratterizzata dal modo di circolazione da #NAO+, come avevo già previsto quasi 3 mesi fa. Vedi queste mappe di correlazione qui sotto. 🧵 (1/9)
Dei 6 analoghi selezionati in autunno ho tenuto conto solo di quelli che si avvicinano meglio alle anomalie di circolazione degli ultimi 2 mesi: sono anche quelli che presentano le maggiori analogie teleconnettive (1988/89 e 1999/00) a cui ho dato un peso doppio / (2/9)
e ho aggiunto il 2013/14 (2 analoghi su 3, peso singolo) per via della situazione dinamica (convezione e divergenza in quota/sorgente/dispersione di onde Rossby) abbastanza simile nel Pacifico. (3/9)
Un 🧵 per mettere in chiaro alcune cose basilari.
Una teoria scientifica è valida se confermata da una confluenza di prove provenienti da più linee di indagine, se basata su più induzioni che convergono l'una sull'altra, in modo indipendente ma congiuntamente. (1/20)
Oggi il consenso scientifico sulle cause dell’odierno riscaldamento globale è ormai schiacciante ed è frutto della corrispondenza fra 1) le ipotesi fondate su leggi fisiche che attingono a piene mani da ambiti della fisica classica studiati da quasi 200 anni; (2/20)
2) Le evidenze empiriche sempre più lampanti, rintracciabili in fenomeni naturali e grandezze fisiche quali i flussi di energia in atmosfera o negli oceani o la struttura termica dell'atmosfera terrestre; (3/20)