SINTESI DELLA SETTIMANA #99 – 14 AGOSTO 2023
FERRAGHOST
Ferragosto settimana dell’esodo forzato verso il mare, spiaggia ombrellone vacanza popolare per eccellenza. Prima de arivà ar mare però devi passà dai posti de blocco dello stabilimento.
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Quindi arivo e parlo cor principale, quello fa du conti e poi dice, allora ombrellone sdraio e lettini so’ mezza piotta precisa. Io je dico guarda te do du euro in più ma l’ombrellone me lo dividi a metà. Ma come a metà? Eh, intero dentro alla Yaris mica c’entra…
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Oh ma poi io a chi lo riaffitto? Ah, perché pe’ mezza piotta lo rivoi pure indietro? Poi semo passati ar capitolo aperitivi: guarda aperitivi ce stanno de tutti i prezzi: c’è l’aperitivo standard a 25 euro, lusso mezza piotta. Noto una certa fissazione pe ‘sta mezza piotta.
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Vabbè ce ‘sta pure l’aperitivo pe’ quelli come te. Chi sarebbero quelli come me? Quelli come te, comunque costa dieci euro, è ‘n affare, è fatto con la roba avariata che i NAS se so’ scordati de sequestracce, in pratica so’ l’aperitivi da mezza piotta de du settimane fa.
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Ma nse potrebbe avé armeno la roba della settimana scorsa? Co’ quella ce famo l’aperitivo standard. Senti vabbè, famo che arieccote l’ombrellone, io me ripio la mezza piotta e me ne vado ar ristorante. Poi ho visto i prezzi dei ristoranti e so’ annato direttamente in pizzeria.
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Guardo er menù, c’era sta cosa strana segnata coll’asterisco: ingrediente extra 2 euro, sputo 4 euro. Chiamo er cameriere, scusa ma veramente c’è gente che paga pe’ fasse sputà sulla pizza? No, quello è er supplemento pe’ evità che te scatarramo ner piatto prima de portattela.
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Sai che c’è? Nun c’ho tanta fame, vado direttamente ar bar. Entro e ordino un caf… no aspè, quanto costa un caffè? Dipende, 1 euro e venti, 70 cent se te porti la tazzina da casa, 40 se te porti pure er caffè. Un caffe normale. Ok ma t’avverto lo zucchero se paga a parte.
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Me porta sto caffè + zucchero, je dico, Scusa te sei scordato er chiucchiaino. Me guarda come se j’avessi insultato la madre. Ho capito, lo giro col dito. Pago caffè + zucchero + 50 cent che non capisco e quello me fa: ma secondo te la carta dello scontrino me la regalano?
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Ma guarda tu questi che non sanno come funziona er monno e pretendono de venì in certi posti. Ma quali sarebbero sti certi posti? Aho, certi posti, mo smamma sennò te devo fa pagà er supplemento pe’ occupazione de suolo privato. Così esco e me ritrovo ancora davanti ar mare.
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E penso che forse ‘sti “certi posti” dove “quelli come me” non se ponno permette d’annà stanno a diventà un po’ tanti. Non è strano? Alla fine non è manco troppo grave, resto qua, sul bordo de sta striscetta de felicità temporanea a botte de mezza piotta. Mica è un dramma.
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Resto de qua e me dice pure culo che sto dalla parte giusta della striscetta. Che dall’altra parte de quella striscetta ce stanno quelli che arivano a nuoto, e quelli che arivano morti sulla spiaggia. Ma pure quello tutto sommato non pare esse un grosso problema.
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Basterà pagà un supplemento e te fanno trovà la spiaggia ripulita e la sabbia disinfettata. L’acqua no, non la puoi cambià, ar massimo puoi sceje la piscina riservata a bordo mare. Non è strano che paghi pe annà ar mare e poi te ne stai in piscina?
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Non è strano che se pensamo che dentro a quell’acqua ci ha pisciato uno il giorno prima ce fa senso, e se pensamo che c’è morto uno, sempre dentro a quella stessa acqua, non ce fa più né caldo né freddo?
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SINTESI DELLA SETTIMANA #96 – 24 LUGLIO 2023
IL CLIMA DEL DIBATTITO
Alla fine se vuoi negà ‘na cosa, lo farai a prescinde dalla realtà. ”Ha sempre fatto caldo!”, sì ma quanto caldo? Caldo, non serve misurallo, basta allarmismo è l’allarmismo che te fa sudà!
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Certo, Roma ha toccato la temperatura più alta dai tempi de Nerone ma de sicuro la colpa è der colore delle cartine del meteo. Perché er meteo lo sa, vede la cartina tutta rossa e se ingarella, mo ve lo faccio vede io fino andò posso arivà co’ le temperature!
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È na guerra psicologica, cor meteo: devi uscì cor piumino a 40° e di’ aho ammazza che arietta, tiè, er termometro della machina segna solo 41 gradi mo quasi quasi accenno i riscaldamenti; e allora ecco che er meteo se spaventa, mecojoni che impunito, mo quasi quasi scendo.
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SINTESI DELLA SETTIMANA #95 – 17/07/23
D’INCIDENTE MUORE
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti
e muore all’improvviso chi la vita la rischia
tutti i giorni per poter lavorare.
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All’improvviso muore chi cade in una cisterna
e viene soffocato dalle esalazioni,
All’improvviso muore una ragazza
risucchiata da un macchinario a cui
sono stati manomessi i dispositivi di protezione
per produrre di più, più velocemente.
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All’improvviso muore chi viene investito
da un camion durante un picchetto di protesta,
chi si schianta precipitando dentro il vano
di un ascensore,
All’improvviso muore chi viene travolto
da una lastra d’acciaio
durante l’alternanza scuola lavoro.
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SINTESI DELLA SETTIMANA #92 – 26 GIUGNO 2023
TUTTA COLPA DEI PACIFISTI
Pe’ un giorno er monno è rimasto cor fiato sospeso appresso alla gesta de Evgenij Prigozhin, il partigiano. Naturalmente prima ancora de capì che era successo già era partito er circo delle tifoserie.
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Così er compagno Prigo è passato da macellaio de Bachmut a rivoluzionario della libertà e ha puntato dritto verso Mosca pronto a deporre Putin. E ce sarebbe pure riuscito, fra gli applausi entusiasti dei NAFO, se non se fossero messi de mezzo come ar solito i pacifisti.
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Fino a Rostov era annato tutto liscio, occupazione militare come da copione e un paio de video da tiktok che spaccano. Inizia l’avanzata e manco è partito che viene raggiunto da un tweet critico de @LucaTelese, segno evidente che i pacifisti vojono più bene a Putin che a lui.
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SINTESI DELLA SETTIMANA #91 – 19 GIUGNO 2023
CERA UNA VOLTA
C’era una volta, in una galassia molto molto vicina, che anzi me sa che era proprio questa, c’era un regno de fantasia che pe’ non urtà la sensibilità de nessuno chiameremo Pirlusconia.
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Pirlusconia era un piccolo regno feudale col classico governo monocratico ispirato alla sacra triade Dio, Patria, Famiglia; il sovrano però, conoscendo i propri sudditi, aveva preferito declinarla in una versione più concreta e appetibile e cioè soldi, calcio e fica.
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I soldi, come nuova religione e unico metro del successo, erano misura d’ogni valutazione morale dell’individuo. In questo i pirlusconiani erano un popolo strano: per lo più morti di fame come molti altri popoli, credevano però di potersi arricchire urlando “comunisti merda!”
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NienteMale n. 11 - RISTAMPA!
Avevamo già dedicato a #SilvioBerlusconi un numero che vi riproponiamo oggi nel giorno del #luttonazionale con l'aggiunta in allegato del nostro personale ricordo che trovate pure qua sotto, che non si dica che #IoNonPartecipoAlLuttoNazionale.
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Ho fatto l'università alla metà degli anni novanta
Il berlusconismo era come l'universo: in espansione
La prof mi chiese di Bettino Craxi
Le risposi che i magistrati avevano ragione e che Di Pietro o no
Mani Pulite era stata una cosa giusta
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La prof non ritenne di fare altre domande
Poi precipitò tutto e ora ci sommergono i ricordi di
quel piccolo immondo antico palazzinaro
Le corna durante le foto istituzionali
Emilio Fede alla tv
La discesa in campo a reti unificate in nome della difesa dai comunisti
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