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Sep 30 24 tweets 5 min read Twitter logo Read on Twitter
Slovacchia al voto

C'è una vecchia barzelletta che dice che la Slovacchia è il paese più indipendente al mondo.
Perché?
Perché dalla Slovacchia non dipende assolutamente nulla.

Tuttavia, in questo caso potrebbe non essere proprio cosi.
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Prima di arrivare alle possibili conseguenze delle elezioni in corso, un brevissimo ripasso delle elezioni slovacche del passato.
I primi anni sono stati segnati dai governi del partito popolare di Vladimir Meciar - colui che concordò la divisione della Cecoslovacchia. In seguito il suo operato è stato marcato da molti scandali riguardanti non solo le privatizzazioni ma anche conflitti con il presidente e
servizi segreti. I scandali che non solo hanno destabilizzavano Slovacchia già provata dai continui sanguinosi scontri tra le frazioni mafiose, ma rallentavano notevolmente anche le trattative per l'adesione alla Nato e l'UE.
Poi sono seguiti i due governi di centro destra di Mikulas Dzurinda-governi di riforme radicali e necessarie, adesione alla NATO e all'UE (entrambi 2004), ma anche della disoccupazione vertiginosa che è arrivata a toccare quasi 20% nel 2000 e dello scontento sociale conseguente.
Robert Fico, membro del partito comunista dal 1987, successivamente fondatore del partito Smer, diventa in quel periodo il politico più popolare dell'opposizione criticando aspramente le riforme in atto. Vince facilmente le elezioni del 2006 e diventa il primo ministro della SK.
Poi vince e rivince ancora, governando, grazie al crescente benessere della popolazione conseguente alle riforme precedenti, indisturbato fino al 2018 quando è costretto dimettersi alle massicce proteste di piazza che sono seguite dopo l'omicidio di giornalista Jan Kuciak e
della sua fidanzata.
Kuciak in quel periodo stava compiendo una serie di indagini riguardanti casi di corruzione e truffe intorno ai fondi strutturali dell’Unione Europea e delle connessioni tra ambienti mafiosi e le persone vicine al premier Fico.
Attualmente sono circa 130 persone indagate per casi di corruzione connessi alle indagini iniziate da Kuciak. Altri 40 sospettati sono già stati giudicati colpevoli.
A marzo 2018 Peter Pellegrini, anche lui membro del partito Smer, sostituisce Fico alla guida del governo slovacco
Per smarcarsi dai scandali di Smer, fonda un nuovo partito Hlas.

Nelle elezioni del 29 febbraio 2020 la Slovacchia, stanca di scandali e della corruzione, inconsapevole ancora della pandemia che avrebbe cambiato le sorti del mondo, si affida al partito populista di Igor Matovic.
Il suo partito Olano è una accozzaglia di cosiddette persone normali e personaggi politici prevalentemente di scarsa esperienza. Il governo composto da Matovic raccoglie schieramenti troppo diversi e dopo un anno di gestione caotica, in piena pandemia, rimette il mandato.
Al suo posto viene nominato Eduard Heger, anche esso membro del partito Olano, considerato una marionetta nelle mani di Matovic, i dissensi tra i partiti aumentano, il governo non è in grado di guidare il paese e a maggio, la presidente annuncia le elezione anticipate.
E così siamo giunti alla campagna elettorale forse più assurda di sempre.
Siccome parlare dei problemi sociali o dell'economia possono farlo ovunque, i partiti SK hanno ben pensato di confrontarsi sulla pericolosità degli orsi, delle politiche liberali e della comunità LGBTI+. Image
Per i primi mesi il risultato sembrava noiosamente scontato. Smer con l’ex premier Fico ha guidato tutti i sondaggi, seguito da Hlas del ex-compagno di partito - Pellegrini. Senza nemmeno nasconderlo, i due si mostravano pronti di governare assieme in piena armonia.
Ma a sparpagliare le carte, almeno secondo i sondaggi, ci ha pensato il partito progressista slovacco PS guidato da Michal Šimečka che ha continuato a crescere nei sondaggi tanto che alcune agenzie lo considerano addirittura il possibile vincitore.
Di sicuro chi ha già vinto è Pellegrini, perché nessun governo potrà nascere senza il suo appoggio. Domanda è solo con chi governerà?
Con Fico oppure con Šimečka?
(Ecco Shooty che disegna Pellegrini come una sposa che attende impaziente di vedere quale sposo si presenterà) Image
Nelle ultime settimane ho letto svariate analisi allarmate dalla possibile vittoria di Fico per il suo orientamento pro russo e palese simpatia per Orban e le sue politiche.
Ma il pericolo che la Slovacchia potesse allontanarsi dall’inclinazione europea è fuori luogo
considerando la sua dipendenza dai fondi e l'economia EU.

Una cosa è la retorica populista elettorale dove si mena falce e martello nella mano sinistra e il rosario nella mano destra per non scontentare nessuno e un’altra è la politica reale. Fico questo lo sa benissimo.
Ed è altrettanto consapevole che il costo da sostenere nel caso l’Ucraina non riuscisse vincere la guerra sarebbe molto alto.

Inoltre, Slovacchia, sul piano militare, ha già consegnato all’Ucraina ciò che poteva.
E dunque no, la vittoria di Fico non sarebbe un ostacolo agli aiuti all’Ucraina e non rappresenterebbe alcun pericolo sul piano internazionale.
Tuttavia, dello “Tigre dei Tatra” ovvero del paese che negli anni 2000 registrava uno dei tassi di crescita del PIL tra i più elevati nell'Unione europea, per arrivare nel 2006 al 9,8%, oggi è un sciupato micetto che miagola fiacco fiacco nel cortile di una casa abbandonata.
Per non parlare dei diritti umani, dilagante omofobia e l’aumento dei crimini motivati dall’odio.
Se sul piano pratico le elezioni odierne non potranno modificare drasticamente le sorti del paese, sul piano psicologico daranno un segnale sull’identità e futuro della Slovacchia.
Il pericolo è tutto interno e sta nell’accettazione della politica di Fico basata sul clientelismo, sulle infiltrazioni malavitose, su vittimismo personalizzato, su retorica vuota e sui simbolismi nazionalisti.
Il pericolo sta nell’ammissione che questo tipo di politica è l’unica alternativa per il paese.

Buona fortuna, Slovacchia mia! Image

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Jul 28
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La scrofa era stata accusata di aver rovesciato la culla con due bambini e di aver mangiato uno di loro. Le autorità locali hanno arrestato la scrofa e l'hanno informata che era sospettata di omicidio.
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Lo so, agli italiani piace molto quel suo stile da frasette riportabili sui muri, da scrivere nei sottopassi, insomma quelle frasette che citate ci fanno sembrare dotti e intelligenti.
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Jun 27
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Molti di voi conoscono la storia di Jan Palach, ma c'è un'altra figura nella storia della Cecoslovacchia di pari importanza storica.

Ed è una donna.

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Nasce nel 1901 in Austria Ungheria, in una famiglia di media borghese praghese.
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Una bella (e lunga) intervista sugli orsi con zoologo dell'Amministrazione del Parco Nazionale slovacco - Malá Fatra.

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- Si è mai trovato in una situazione in cui si è sentito minacciato da un orso?

+ Per due volte mi sono trovato in una situazione pericolosa. Considerando che sono trent'anni che mi muovo in montagna e ho avuto centinaia di incontri con gli orsi, ne considero gravi solo due.
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