La @FIGC ha deciso di rimuovere lo ius soli sportivo tra le categorie giovanili italiane: i ragazzini extracomunitari residenti in Italia non potranno più essere tesserati dai club, venendo di fatto esclusi dalla pratica del calcio.
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Il cosiddetto ius soli sportivo era stato approvato dal CONI nel 2016: i minori stranieri residenti in Italia almeno dal loro decimo anno d'eta potevano essere tesserati dalle società sportive con le stesse procedure previste per gli italiani.
Di recente, però, il governo ha cambiato le norme per il tesseramento degli U14, richiedendo documentazione aggiuntiva. La FIGC ha istituito una commissione apposita per valutare le richieste, ma solo una settimana fa ha avvisato i club.
Troppo poco per le società dilettantistiche come il Progetto Aurora di Reggio Emilia. Impossibilitato a tesserare 8 ragazzi, il club ha deciso di ritirarsi dai campionati, denunciando le nuove norme e la gestione tenuta dalla FIGC.
Il caso è già arrivato in parlamento, grazie all'interessamento del deputato del PD @mauroberruto, che presenterà un'interrogazione al Ministro dello Sport Abodi.
L'#11settembre 1973, cioè 50 anni fa esatti, i militari fascisti di Augusto Pinochet prendevano il potere in #Cile rovesciando il governo democraticamente eletto di Salvador Allende. L'Estadio Nacional di Santiago venne trasformato in un grande campo di prigionia e tortura.
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Il golpe cileno sconvolse il mondo, anche per il ruolo statunitense in supporto dei militari, ma fu anche uno dei primi casi in cui un potere dittatoriale usò il calcio per fini propagandistici.
Il 21 settembre si sarebbe dovuto giocare a Santiago il match di qualificazioni mondiali tra Cile e URSS, ma i sovietici si rifiutarono di partecipare per protesta contro Pinochet. Il Cile scese lo stesso in campo, giocando una partita-farsa senza avversari.
Il Ferro Carril Oeste, squadra della seconda divisione argentina, è sceso in campo ieri con uno striscione di benvenuto per il "nipote 133", ovvero il 133° bambino sottratto alla sua sua famiglia dalla dittatura militare, ritrovato nei giorni scorsi.
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Durante il regime militare che governò l'#Argentina tra il 1976 e il 1983, la polizia rapì circa 500 bambini figli di oppositori politici, consegnandoli a famiglie vicine al governo perché li crescessero, nascondendo le loro origini.
Dalla fine della dittatura, l'associazione @abuelasdifusion ricerca questi bambini per spiegargli da dove provengono veramente. Il ritrovamento del "nipote 133" è stato comunicato venerdì scorso a Buenos Aires.
"#Vlahovic, a Parigi ti taglieremo 3 dita" hanno scritto sullo striscione i tifosi del PSG. Un riferimento a un gesto che l'attaccante, vicino al trasferimento in Francia, ha spesso fatto in nazionale, e che è collegato al nazionalismo serbo.
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Il gesto delle tre dita indica in origine la Trinità cristiana, ma negli ultimi tempi è divenuto un diffuso simbolo di vittoria, soprattutto tra gli sportivi serbi, e un gesto nazionalista che si rifà alla Grande Serbia (con Montenegro e Kosovo).
L'ex-nazionale danese e giocatore del Celta Vigo Pione Sisto è tornato sulle cronache internazionali per i legami con una discussa setta religiosa, che il calciatore ospita in una sua proprietà il Portogallo. Ma questa storia va raccontata bene.
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La fonte è la rivista lusitana Visao, che racconta gli strani legami tra Sisto e la setta denominata Regno di Pineal, fondata da un santone complottista e paranoico originario dello Zimbabwe e che vuole l'indipendenza dal Portogallo.
In Italia, la notizia è stata accolta da alcuni media, anche importanti, con titoli scandalistici di questo tipo. Il che dimostra che che la confessione di Dele Alli, avvenuta solo ieri, non è servita assolutamente a niente.
Secondo il @CorSport, prima di morire Berlusconi avrebbe ceduto il #Monza all'imprenditore greco Evangelos #Marinakis, controverso proprietario di Olympiakos e Nottingham Forest, ben poco dissimile dallo stesso Berlusconi.
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Marinakis è un potente armatore, ma controlla anche uno dei maggiori colossi mediatici di tutta la Grecia, grazie al quale ha ottenuto non poco consenso politico nella sua città natale.
Dal 2014 è infatti consigliere comunale del Pireo grazie a un partito creato da lui stesso, e con il quale ha fatto eleggere due volte sindaco Yannis Moralis, ovvero il vice-presidente dell'Olympiakos.
Un caso di razzismo sta facendo discutere in Corea del Sud, all'interno della squadra campione nazionale. l'Ulsan Hyundai. Alcuni giocatori del club sono accusati di aver rivolto offese razziste sui social a un compagno.
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Park Yong-woo e Lee Kyu-seong hanno commentato un post Instagram di Lee Myung-jae, rivolgendo al collega degli epiteti riferiti al colore della sua pelle, leggermente più scuro rispetto al coreano medio.
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La parola usata è traducibile come "quota asiatica", che nella K-League serve a indicare i giocatori acquistati dai club locali e originari del Sud-Est asiatico.