Prima del 1947 si parlava già da anni se e come dividere la Palestina allora sotto mandato Britannico per conto della Lega delle Nazioni.
Nell'ottobre 1938 esce il rapporto della Commissione Woodhead.
I dati raccolti sono interessantissimi.
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Il Colonial Office è un centro di competenza straordinario per l'epoca.
I mandarini di Whitehall (i tecnici ministeriali inglesi) riescono a produrre dati come forse solo la macchina nazista di sterminio, informata sugli stesi principi teorici, riuscirà pochi anni dopo.
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Come potete vedere dall'indice del rapporto, tutto è misurato, calcolato e considerato: la popolazione, il possesso della terra, il costo per il trasferimento della popolazione, le comunicazioni, le risorse idriche, la capacità economica e fiscale dei territori.
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La partizione della Palestina in due stati, come rileva il rapporto, è rifiutata dai rappresentanti della popolazione araba della stessa, che vorrebbero la creazione di un'unico stato, che può anche entrare in un rapporto di "protettorato" con l'UK come Egitto o Iraq.
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Ma anche la controparte ebrea non è favorevole ai piani di partizione inglesi della Palestina.
Scusate ho dovuto sottolineare perché pure ieri, mi pare Bloomberg, affermava falsamente che gli ebrei erano d'accordo.
Uno dei tanti casi di riscrittura della storia.
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Attenzione che specialmente all'epoca, si deve distinguere fra gli aderenti al progetto e all'ideologia sionista, cioè i nazionalisti col loro Congresso che chiedono una patria, e quelli che invece a ciò si oppongono.
Non sono un monolito (neanche oggi per la verità).
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La proposta di creare due stati è quindi dibattuta anche fra gli stessi ebrei, e addirittura dentro il Congresso Sionista dove ci sono quelli che chiameremmo "riformisti" (prendiamoci la patria che ci voglion dare, costruiremo da lì) e i "massimalisti" (tutto o niente!).
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Nel mentre di queste discussioni era in corso dal 1936 una rivolta araba, contro la decisione di dividere la Palestina, che comportava un pesante bilancio di vittime, oltre a numerosi atti terroristici contro entrambe le popolazioni (visto che novità vero?)
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Passiamo agli aridi, ma utili, dati per comprendere il fenomeno storico.
Qualche giorno fa un nostro lettore commentava che l'arrivo di coloni ebraici aveva attirato anche immigrati arabi in una semipopolata Palestina ottomana.
Be' ecco, no.
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Come scrivevamo il Colonial Office è un gioiello di produzione statistica.
Ad es. guardate i dati su popolazione e possesso di immobili e terra per l'enclave di Gerusalemme (che secondo la proposta di partizione della Commissione Peel doveva rimanere sotto controllo UK)
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Queste statistiche servono anche per valutare la sostenibilità economica dei due stati derivanti dai diversi piani di partizione, in un'epoca ovviamente dominata in quel luogo dall'agricoltura.
Ma anche il problema già allora evidente di come poter spostare le popolazioni.
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Potremmo andare avanti ore commentando pagina per pagina questo rapporto che ha ancora tanta utilità per capire come si è arrivati all'oggi.
Purtroppo il tempo è tiranno, ma potete leggerlo e/o scaricare dal link al prossimo tweet.
Noi vi salutiamo e a domani!
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Palestine Partition Commission (Woodhead Commission) report 1938 Government of Great Britain
Free Download, Borrow, and Streaming Internet Archive via @internetarchive
/14 - finearchive.org/details/Woodhe…
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Il 4 agosto 1916 gli USA e la Danimarca si accordarono su questo prezzo perché i primi potessero prendere possesso della colonia danese delle Isole Vergini nei Caraibi.
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Il grande successo in Europa dello zucchero di canna prodotto nelle Americhe aveva reso nel XVII secolo estremamente desiderabili le isole caraibiche, dove il clima favoriva la sua produzione e esaltava la sua qualità.
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Il consumo di zucchero in Europa tra il 1640 e il 1750 triplicò e spagnoli, inglesi, francesi, olandesi, tutti vollero partecipare allo sfruttamento di questo nuovo "oro" alimentare, contendendosi le isole caraibiche nelle varie guerre di quel periodo.
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Con la caduta del regime di Assad, e il probabile "smembramento" della Siria in vari potentati legati alle sue fazioni, oltre che a interessi stranieri, si può dichiarare conclusa dopo un secolo la sistemazione del Medio Oriente derivante dall'accordo Sykes-Picot del 1916.
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Cosa è dunque l'accordo Sykes-Picot?
Durante la Prima Guerra Mondiale britannici e francesi, con un accordo segreto, si spartiscono il Medio Oriente sotto il controllo del nemico Impero Ottomano in rispettive zone di influenza.
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Come vedete le zone di influenza sono tracciate in perfetto stile coloniale: in alcune parti con un righello indifferente alle popolazioni che in quelle zone abitano.
Inoltre l'accordo confligge con le promesse inglesi ai leader arabi che si sono ribellati agli Ottomani.
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Sulla facciata del municipio di Colonia sono rappresentati in statua diversi illustri cittadini, ma l'occhio più attento può notare che una di esse è sostenuta da una grottesca che, ohibò, sta facendo un'oscena autofellatio!
Vediamo la storia che c'è dietro...
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La statua raffigura il vescovo Corrado di Hochstaden.
Figlio di Lotario, conte appunto di Hochstaden, come tanti altri cadetti della nobiltà venne indirizzato alla carriera ecclesiastica tanto da diventare nel 1226 canonico della cattedrale di Colonia.
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Una decina di anni dopo nel 1238, non ancora ordinato sacerdote, riceve direttamente dall'Imperatore Federico II a Brescia, dove lo aveva seguito in una delle sue tante imprese militari contro i comuni del nord Italia, le insegne arcivescovili della diocesi di Colonia.
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Nel video sotto è la scena della famosa "Battaglia del Lago Ghiacciato" del 5 aprile 1242 sul Lago dei Ciudi, presso l'attuale confine fra Russia ed Estonia, dove le forze della Rus di Novgorod guidate dal principe Aleksandr Nevskij sconfissero i Cavalieri Teutonici.
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Come potete vedere anche dalla scena del film i Teutonici erano guidati da un vescovo, Hermann von Buxhövden, che aveva condotto fino ad allora con successo la Crociata di cristianizzazione delle terre baltiche, sanzionata ufficialmente dal papa Innocenzo III.
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La Rus di Novgorod era in quel momento il principale principato della oramai frammentata Rus di Kiev, che aveva visto la sua capitale, appunto Kiev, invasa e distrutta dall'Orda d'Oro mongola solo due anni prima.
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Il Reichstag vota unanimemente a favore dei crediti di guerra, permettendo così all'Impero tedesco di avere le risorse economiche per combattere la guerra appena dichiarata all'Impero Russo e alla Francia.
L'SPD vota compattamente sì.
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Torniamo indietro per capire come si è arrivati a questa situazione.
Dopo l'assassinio a Sarajevo dell'erede al trono Franz Ferdinand di Asburgo il 28 giugno, l'Austria-Ungheria minaccia il regno di Serbia, che ritiene il "mandante" dell'atto terroristico.
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Da anni Austria-Ungheria e Serbia sono fra loro ostili, dopo che la prima ha annesso nel 1908 la Bosnia dall'Impero Ottomano.
Per tutto luglio le cancellerie europee tentano di disinnescare la crisi per evitare una terza guerra nei Balcani in cui partecipi una Grande Potenza.
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Cosa c'è di più tradizionalmente africano che i tessuti a stampa wax colorati con motivi "tribali" a tonalità sgargianti?
Ebbene, non solo non sono di origine africana, ma non erano nemmeno prodotti in Africa.
Sono infatti un prodotto del colonialismo olandese.
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Tutto ha inizio con la colonizzazione olandese dell'arcipelago indonesiano dove, specialmente nell'isola di Java, le popolazioni locali producono tradizionalmente tessuti batik con la tecnica della cera (da cui wax printing).
Sul telo bianco viene stesa della cera...
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... nelle aree che non devono ricevere il colore dalla successiva immersione nel pigmento, e via così fino al completamento del disegno in diverse tonalità che, rispetto ai tessuti occidentali, ha la caratteristica di essere identico sia al recto che al verso.
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