Il seguente grafico rappresenta le temperature massime di luglio delle 1.218 stazioni meteo americane dal 1895 al 2021.
Questi sono i dati "grezzi" (osservati).
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Quest'altro grafico mostra gli stessi dati, ma riflette una serie complessa di aggiustamenti, che il NOAA ritiene necessari per migliorare la qualità dei dati.
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Qui abbiamo i due grafici sovrapposti.
L'aggiustamento è consistito nell'abbassare le temperature del passato e nell'innalzare quelle del presente.
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Proviamo ora a tracciare la differenza matematica tra le due curve di dati.
Ecco cosa compare
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Guardate come questa curva alterata assomiglia ai dati ufficiali NOAA delle temperature globali per il mese di luglio che contiene quei dati.
Curioso, no?
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Quando vi mostrano questo schema per illustrarvi l'effetto serra, vi stanno sottoponendo una ricostruzione di un pianeta piatto, con una sola dimensione dall'alto in basso, con una atmosfera immobile riscaldata solo dalle radiazioni IR della superficie verso l'alto e quelle verso il basso causate dall'effetto serra.
Tutto ciò non ha nulla a che fare con la realtà fisica del pianeta, che è molto diversa e complessa.
Vale la pena di conoscerla.
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La Terra è una superficie piatta, ma una sfera che ruota intorno al sole e su se stessa con una inclinazione rispetto al piano dell'eclittica. La maggior parte delle radiazioni solari colpiscono la Terra nella zona tropicale dove si accumula di calore nell'atmosfera.
Da quelle zone il calore viene trasportato verso i poli dove le temperature sono più fredde.
Nel percorso orizzontale delle masse d'aria si sviluppano le tempeste alle medie latitudini. Queste tempeste sono più intense quando la differenza di temperatura tra tropici e poli è maggiore.
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Una cosa importante è sapere che ai tropici le temperature, nel corso della storia geologica, variano di poco. La T ai tropici non può infatti superare i 30° perché è tenuta sotto quel limite dalla forte evaporazione dei mari. L'evaporazione provoca un assorbimento di calore sulla superficie che controlla la temperatura.
Se c'è un riscaldamento del pianeta, questo si manifesta essenzialmente ai poli.
Questo spiega l'assurdità di chi attribuisce maggiori eventi estremi al riscaldamento globale.
E' esattamente il contrario. Col riscaldamento diminuisce la differenza di T tra poli e tropici e, di conseguenza, l'intensità delle correnti d'aria meridionali. Più caldo, tempeste meno intense.
Questo è il grafico del riscaldamento globale che viene usato per spaventare la gente.
Vogliamo vedere se i dati delle temperature qui rappresentati sono veramente attendibili?
Vediamo quanto c'è di scienza e quanto c'è invece di menzogna.
La storia di queste misurazioni è istruttiva.
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Ci viene detto che si tratta di una registrazione strumentale accurata della temperatura globale, fatta cioè attraverso termometri sparsi sul globo.
All'inizio del XX secolo, molti termometri furono installati appena fuori città: facili da controllare ogni giorno, ma lontani dal calore artificiale della vita urbana.
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Il grafico del NOAA inizia nel 1850, quando la popolazione americana contava circa 20 milioni di abitanti. Oggi è di 330 milioni, 16 volte più numerosa. I termometri che un tempo si trovavano in campi aperti sono stati inghiottiti da centri commerciali, magazzini e caseggiati suburbani.
Qui ci sono tutte le argomentazioni teoriche, con dati concreti, che dimostrano che la CO2 ha un effetto di riscaldamento risibile rispetto al vapor acqueo.
Se questo non vi basta, vi mostro un'altra conferma empirica che corrobora il post.
Per prima cosa bisogna saper che il vapore non ha una concentrazione costante in atmosfera. Diminuisce con l'altitudine ma anche con la latitudine. All'equatore può raggiungere un valore di 30.000 ppm (75 maggiore della CO2), mentre ai poli tende a zero. (immagina NASA)
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La concentrazione della CO2 è costante su tutta l'atmosfera in altitudine e in latitudine (attualmente 420ppm)
Se la CO2 gioca un ruolo determinante nel riscaldamento globale il suo effetto deve esser visibile in tutte le latitudini.
Vediamo se è vero.
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Perché in TV nessuno prova a spiegare come funzionano le radiazioni infrarosse?
Perché se lo facessero, la gente capirebbe che la radiazione indotta dalla CO2 è una cosa ridicola.
Allora ve lo spiego io con degli esempi di vita quotidiana.
Partiamo
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Prima di tutto, ricordiamo che, alla TGm media di 15°C (288°), la Terra emette radiazioni R
R=σT^4 Legge di Stefan Boltzmann) = σ288^4=390 W/m2
Voi direte, accipicchia quanta calore!
Davvero?
Vediamo.
Immaginate di essere in una stanza alla t di 15°C
Il pavimento e le pareti, emettono esattamente 390W ogni m2.
Pensate che di riscaldarvi con quelle radiazioni?
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Se in quella stanza c'è un termosifone (spento) anch'esso irradierà 390W/m2. Ma non vi riscalderà per niente.
Ora proviamo ad accendere il riscaldamento. Nel termosifone passerà acqua a circa 65°C (338°K).
A quella t la piastra irradierà:
R = σT^4 = σ338^4 = 740 W/m2
Beh ora sì che irradia per scaldarvi...
Un momento
Vi scaldate per l'irraggiamento?
Vediamo
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LA MORTE DELL’EFFETTO SERRA
Nessuno è in grado di dimostrare l’effetto serra radiativo che causa il riscaldamento della Terra.
Ma è possibile confutare sperimentalmente l’effetto serra presunto della CO2.
L’esperimento è già stato fatto più di 100 anni fa dal fisico R. Wood, ma è stato riproposto e confermato in tempi recenti, dal Prof. Nasif S. Nahle. Direttore del Biology Cabinet San Nicolás de los Garza, Nuevo León, México
Vi illustrerò i passaggi chiave dell’esperimento.
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Wood scoprì che l’aumento della temperatura all’interno di una serra non era dovuto alla radiazione intrappolata, bensì al blocco del trasferimento di calore convettivo tra l'interno della serra e l'atmosfera esterna.
Vediamo l’esperimento riproposto dal Prof S. Nahle.
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Si prendono 5 scatole di cartone tutte identiche, ma con l’unica apertura ricoperta in 4 modi diversi.
Partendo da sinistra:
1 Un foglio di acrilico trasparente con una piccola apertura 5x5cm
2 Una lastra di vetro di silice
3 Una lastra di acrilico trasparente
4 due fogli di polietilene