Come spiegato ieri da @borghi_claudio, il risultato delle elezioni olandesi contribuisce agli scricchiolii UE.
Dal Volkskrant di oggi:
La clamorosa vittoria di Wilders echeggia a Bruxelles: "è una follia" 👇 volkskrant.nl/a-bd2e8849
L'articolo descrive il timore dei funzionari in vista del vertice di dicembre, quando si dovrebbe decidere sull'avvio dei negoziati con Ucraina e Moldavia per l'ingresso in UE, su immigrazione e su 100 miliardi extra per il bilancio comune.
Se Rutte, dimissionario, dovesse arrivare al vertice con un mandato limitato dal Parlamento, l'impasse sarà inevitabile. Non è una possibilità remota: il programma di Wilders prevede un NO ad allargamenti dell'UE, chiusura delle frontiere e NO ad aumenti di bilancio UE.
Il ruolo dei Paesi Bassi in Europa potrebbe cambiare radicalmente; Rutte è impopolare a casa, ma apprezzatissimo a Bruxelles. Con un governo trainato da Wilders, non esattamente votato al "networking", la situazione si rovescerebbe e l'Olanda passerebbe a un ruolo ostruzionista.
C'è poi il tema della disciplina di bilancio: l'attuale ministro delle finanze Kaag è una cauta sostenitrice del progetto di riforma della governance. Un governo capeggiato da Wilders sarebbe molto meno flessibile. Per non parlare di eventuali referendum sulla Nexit...
Infine, politiche green e immigrazione: le prime non sono affatto una priorità per Wilders; sulla seconda, il nuovo governo potrebbe trovarsi più a suo agio, ma dovrebbe lottare con la Cmmissione sulla chiusura delle frontiere, espressamente vietata dalle leggi europee.
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Mia opinione personale: se Wilders vuole davvero governare, dovrebbe 1. rinunciare al premierato e 2. proporre un governo di scopo. Anche con una coalizione di minoranza, stilando un programma sintetico con pochi punti, cercando il sostegno in Parlamento ai vari provvedimenti.
Questa prospettiva difficilmente potrebbe essere rifiutata da NSC, neonato partito fondato da @PieterOmtzigt, che ha sempre escluso di voler governare con Wilders ma che sulle questioni fondamentali ha più assonanza con lui che con la sinistra di Timmermans.
Anche per il VVD sarebbe difficile sottrarsi a una proposta del genere, che consentirebbe al partito di mantenersi su posizioni di destra senza dover scendere a compromessi con il campo progressista. Quanto al BBB (contadini), ha già dichiarato di essere disposto a collaborare.
Mario chiama, @KlaasKnot risponde.
In un seminario organizzato da Bruegel, il governatore della DNB ha proposto 3 modi per "rafforzare" l'eurozona. Che sembrano uno 𝙟𝙖 con riserva all'appello del Migliore. 👇 dnb.nl/en/general-new…
1. Knot riconosce (ma lo sapevamo già, no?) che l'euro avvantaggia alcuni Stati più di altri. Di conseguenza apre all'idea di una gestione sovranazionale su energia, clima e difesa e a una politica fiscale comune. Ma c'è un ma...
2. Ogni spesa richiede finanziamenti: o gli Stati contribuiscono maggiormente al bilancio comune, o emettono debito comune, o introducono tasse europee. In ogni caso, debiti pubblici e tasse nel complesso non devono aumentare, perché i contribuenti sono sempre gli stessi.
Credo scriverò una riflessione su questo tema, di cui qui si parla ancora poco. È tutto collegato: la denatalità non è solo una questione di stipendi bassi e servizi welfare carenti. Nel futuro sarà sempre di più il frutto di un enorme e doloroso malinteso tra i due sessi.
La libera circolazione di persone e capitali porta allo sradicamento dalla propria comunità di origine. Lavoro da remoto e social media isolano ulteriormente, portando a ripiegare sulle app di incontri. Che però altro non sono che un e-commerce, dove comandano domanda e offerta.
Una esigua % di uomini attira l'attenzione della stragrande maggioranza delle donne, mentre tanti lvengono scartati con un semplice gesto sul touchscreen. Ma q uella dell'incontro occasionale è una modalità che dal punto di vista evoluzionistico conviene all'uomo, non alla donna.
Se per curare un'unghia incarnita mi proponi l'amputazione del piede, ti mando a fanculo; questo non significa che io sottostimi il problema.
Se per convivere con un cambiamento climatico mi proponi di tornare all'Ottocento, ti sfanculo allo stesso modo. Understood?
Se per affrontare una situazione che richiede centinaia di miliardi di investimenti pubblici mi proponi ANCORA austerity (andare a lavorare a piedi, mangiare blatte, non avere una casa di proprietà), ho il dovere di essere scettica non sulla diagnosi, ma sulla cura. ⬇️
Ne consegue che molte persone, esasperate dalla propaganda, finiscano per sfanculare anche la diagnosi. Iniziamo a proporre misure alternative a quelle che ci vogliono imporre e vediamo che succede.
Su Instagram trovo gente che fa le stories sul claimat ceing dichiarando di soffrire di "ecoansia". Le stesse persone che richiamano gli scettici (moi) a Lascienza ammettono di avere un disturbo psicologico. Non sono io a dovermi "informare", ma loro a dover prendere uno Xanax.
Lo dico senza intento denigratorio. Avendo io stessa una personalità a tendenza ansiosa, so bene come ci si sente. So anche che la cosa peggiore che si possa fare è adeguarsi allo stato (più o meno grave) di chi ne soffre. Non è il mondo a doversi adattare all'ansioso, ma ⬇️
l'ansioso a dover imparare a controllare le cause scatenanti del suo stato. L'ansia si basa sulla pretesa di poter controllare TUTTO. Quindi chiediamoci: un sistema mediatico che cerca di far provare ansia ai cittadini, che obiettivo vuole raggiungere?
Il nuovo Senato olandese, nato dalle elezioni provinciali dello scorso 15 marzo, si insediarà il 13 giugno. La sua composizione sarà diversa da quella della Camera bassa, avendo il partito BBB (movimento del contadino e del cittadino) ottenuto 16 seggi su 75 (alla C.B. ne ha 1).
Il bicameralismo olandese non è perfetto: le due camere hanno funzioni diverse, sono elette con consulazioni diverse e in momenti diversi. Mentre la Camera bassa (Tweede Kamer) ha funzione legislativa, il Senato (Eerste Kamer) non può avanzare o modificare proposte legislative.
La Camera bassa ha 150 seggi, il Senato 75. La prima viene costituita direttamente dal voto dei cittadini attraverso le elezioni politiche; la seconda indirettamente, dai consigli delle provincie. Le elezioni si svolgono ogni quattro anni.