Le “deliranti” parole di #Trump sulla #NATO, come dico da tempo, sono solo il reminder che ci sono enormi pezzi della società americana, non solo repubblicana, che non vede più la stabilità europea come interesse prioritario degli #USA. Giusto o sbagliato che sia, così è.
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E anche se #Trump non dovesse vincere, vittoria che per me rimane ancora altamente improbabile, ogni intervento attivo 🇺🇸su un fronte europeo troverebbe l’opposizione di gran parte della società americana.
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Pensare altrimenti significa non avere alcuna idea delle trasformazioni sociali (soprattutto etniche) che hanno completamente rimodellato il sentire “americano” negli ultimi decenni.
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Questo il #Cremlino lo sa benissimo. E lo sanno tutti i paesi europei più esposti sul fianco nord e orientale. Ora cominciano a capirlo anche i #tedeschi. Giusto noi europei occidentali ci illudiamo ancora di vivere nella “pace eterna” post-bellica.
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Del resto, le parole di #Trump non hanno nulla di nuovo. Queste cose le dice da tempo. Anche quando era Presidente. Solo ora, però, tanti cominciano realmente a prendere coscienza delle implicazioni.
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L’#UE senza la deterrenza #NATO imploderebbe senza neanche bisogno di sparare un colpo. Basterebbe una strategia di escalation (anche nucleare) per spaccarla e farla collassare (con tanti saluti per 🇮🇹 che ormai sopravvive solo grazie al supporto finanziario della #BCE).
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Per questo dobbiamo muoverci con la massima rapidità. Ma senza invocare soluzioni velleitarie di fantomatici “eserciti europei” e super-sati federali, come in tanti ancora fanno in questo Paese usando formule non meno populiste di quelle di #Trump.
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Non ce n’è il tempo, e manca completamente il quadro istituzionale. Se vogliamo preservare l'UE e la pace nel continente, servono azioni immediate ed efficaci di deterrenza sul piano operativo-strategico.
Ciò che si può fare è (3 azioni):
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1. trasformare la #NATO in un’organizzazione più vincolante (e stringente) dedicata alla sicurezza europea (senza il contributo #USA, ed escludendo i soggetti in difetto “democratico”, come #Turchia, #Ungheria, #Slovacchia ecc.).
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2. avviare un processo di autonomizzazione strategica europea (come del resto stanno già facendo gli #USA), poiché, in caso di conflitto, non potremmo contare sul supporto americano.
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3. trasformare l’arsenale #nucleare francese-britannico in un programma di deterrenza a protezione di tutto il continente (democratico).
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Se partiamo ora, in 2-3 anni si può fare molto per quando la minaccia di azioni destabilizzanti da parte 🇷🇺si farà più realistica. Ma, appunto, dobbiamo partire adesso costruendo la nuova alleanza attorno alla missione di garantire la vittoria militare #ucraina...
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...dedicando ogni sforzo economico possibile, poiché è lì che si gioca la più importante sfida di deterrenza.
Possiamo farcela, ma dobbiamo muoverci ora. Pensare di aspettare l'esito delle elezioni 🇺🇸 è suicida. Anche perché, nella sostanza, non cambia nulla.
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Per tutti coloro che ancora pensano che #Trump sia il "problema" americano della 🇪🇺, lasciate che vi ricordi il giorno in cui l'America ci ha veramente abbandonato. 15 anni fa.
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E' il 6 marzo 2009. #Obama si è da poco insediato alla Casa Bianca e, come primo atto di politica estera, cosa fa? Il tasto #reset. L'anno prima la #Russia ha invaso la #Georgia, di fatto annettendosi #Abkhazia e #Ossezia del Sud.
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Il presidente di allora, Georg W. #Bush, è in scadenza del secondo mandato. Azzoppato dal fallimento della guerra in #Iraq e dalla crisi finanziaria dei #subprime, tenta debolmente di costruire una coalizione tra i partner europei per sanzionare...
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Il tradimento americano. Sai che novità? Chiedete agli afgani. O ai curdi. O ai polacchi (il cui paese venne simpaticamente consegnato da #Roosevelt a #Stalin come bocconcino prelibato per garantirsi una "pace" in Europa che, invece, porterà oltre 40 anni di #GuerraFredda)
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E voi ancora sperate nell'America che corre a difendere l'Europa? Ma davvero pensate che gli #USA siano disposti oggi a sacrificare anche solo un militare per noi? E non è questione di #Biden o #Trump.
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La farsa al Congresso di questi mesi porta anche la responsabilità pesantissima dei democratici. E' stato il loro voto, compatto, unanime, assieme a 8 rappresentanti #MAGA, che ha mandato a casa il precedente speaker repubblicano #Mccarthy...
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Bene ha fatto ieri la Corte Internazionale di Giustizia. Ma sapevate che la Corte si è già pronunciata anche su un presunto genocidio in #Ucraina? No? Allora, leggi sotto. La parte veramente interessante di questa storia deve ancora venire. Qualche considerazione.
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Premessa. Al di là di qualche sbavatura nella deliberazione della Corte (come, solo a titolo esemplificativo, citare la #UNRWA, che proprio ieri è stata provata essere compromessa da #Hamas), mi pare che la corte abbia assunto una posizione più che condivisibile.
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Ovviamente, provare il "genocidio", al di là di eccessi della risposta militare 🇮🇱 agli eventi del 7 ottobre, eccessi che però sono principalmente conseguenza delle scelte tattico-operative e di una strategia disastrosa/criminale da parte di #Netanyahu, sarà tutt’altra cosa.
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New Hampshire. Ma quale trionfo?!? Per #Trump sono solo cattive notizie.
Partiamo dai dati: col 90% dei voti contati, #Haley sta al 43%, cioè circa 10% punti sopra i sondaggi.
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In altre parole, quasi tutto il voto dei candidati che si sono ritirati nell’ultima settimana (#DeSantis, #Ramaswamy ecc.) e che in New Hampshire raccoglievano poco più del 10%, è andato a lei.
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Per quanto sia solido il supporto di chi è già schierato con #Trump, c’è un blocco repubblicano che preferisce sempre l’alternativa (addirittura una candidata "non-bianca"). Sarà molto difficile per Trump recuperare la fiducia di questo blocco di elettorato repubblicano.
3/10
1940. Mentre i #nazi conquistano ogni angolo dell’Europa continentale, in #USA un presidente democratico, malato e debilitato (morirà 5 anni dopo), vorrebbe aiutare le democrazie europee ma è tenuto ostaggio da un Congresso che blocca ogni esportazione delle armi in Europa.
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I democratici sentono la pressione populista del partito repubblicano che, sfruttando i sentimenti fortemente pacifisti dell’opinione pubblica americana, si oppone a qualsiasi forma di coinvolgimento anche indiretto nel conflitto in corso oltre-Atlantico. Ricorda qualcosa?
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Poi sappiamo come andrà a finire. Verrà Pearl Harbor e nel giro di pochi anni gli USA diverranno la superpotenza militare che conosciamo. 3/8
#Belucistan. Altro grande successo della "wolf warrior diplomacy" di #Pechino. #Iran 🇮🇷 e #Pakistan 🇵🇰, due degli alleati più stretti della #Cina 🇨🇳, si bombardano a vicenda con missili balistici.
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Sì, a scambiarsi queste cortesie, l'Iran 🇮🇷, già membro del #BRICS allargato, e il Pakistan 🇵🇰, che nei BRICS ha dichiarato di volere entrare (ma se la deve vedere con l'opposizione dell'#India 🇮🇳, auguri!).
2/10
Si inizia con Iran che accusa Pakistan di sostenere organizzazioni terroristiche beluci (sì, fa ridere già così, 🇮🇷 che accusa altri di sostenere terroristi). E, allora, giù di missili sulle basi degli indipendentisti beluci (contro l'Iran) ospitati nel Belucistan pakistano.
3/10