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Feb 19 16 tweets 3 min read Read on X
Mi ha scritto un amico israeliano che non sentivo da anni. Vive lì, a sud di Yafo, da sempre attivista di pace, sul territorio, a contatto con molti palestinesi. Non sapendo quanto fossi informato, mi ha fatto un riassunto. Ve lo traduco qui in #thread 1/
“Ciao Samuele, è bello sapere che ci sono persone nel mondo che hanno il cuore dalla parte giusta. Anch’io come te penso che il fascismo è salito di livello qui in Israele dallo scoppio della guerra. Non stupisce visto che al governo siedono dei “cahanisti”, che sono 2/
ideologicamente simili ai nazisti. Ma è dura rendersi conto che persone “normali” abbiano subito una trasformazione nelle loro posizioni politiche, non più tanto distanti da quelle dei terribili membri del governo.
Quello che è accaduto il 7 ottobre è terribile e crudele 3/
e agghiacciante. Credo che l’israeliano medio sia rimasto sconvolto per vari motivi - prima di tutto il terrore che una violenza così crudele potesse colpirlo. Ma anche per il crollo di quel senso di superiorità per cui i palestinesi erano incapaci di fare alcunché, 4/
mentre invece all’improvviso erano stati capaci di sorprendere l’esercito israeliano, con pochissimi mezzi.
La reazione della maggioranza degli israeliani a questo trauma è stata crudele, omicida e fatta nel tentativo di ristabilire il senso di dominio, 5/
tramite una disumanizzazione quasi totale dei palestinesi.
Questo processo di disumanizzazione non è iniziato ora, ma ha solo accelerato negli anni. Già nel 48, quando con la cacciata dei profughi Gaza è diventata il luogo più densamente popolato del mondo. 6/
Nel 56 furono commessi massacri di abitanti di Gaza, e poi ancora a inizi anni 70, da parte di Arik Sharon. Negli ultimi 15 anni Gaza è stata sotto un assedio crudele, che ha compreso il controllo completo di Israele sull’anagrafe, sull’entrata ed uscita di persone, 7/
e persino sulla quantità di cibo in ingresso, tramite il conteggio delle calorie, sufficienti giusti a tenere in vita le persone. Ogni qualche anno poi ci sono state operazioni militari, che hanno mietuto migliaia di vittime indifese. Non è un territorio autosufficiente, 8/
privo dell’acqua sufficiente alla sopravvivenza, anche prima di questo conflitto. In questa realtà sono maturati i combattenti di Hamas, che hanno attaccato il 7 ottobre. Ma la maggioranza degli israeliani non è disposta ad accettare questa parte di responsabilità. 9/
La narrazione dominante è che fino al 7 ottobre c’era un cessate il fuoco, e d’improvviso, senza alcun motivo, siamo stati attaccati da mostri fanatici, solo perché siamo ebrei.
L’ottusità è tale per cui non si cancellano solo i palestinesi. Persino gli ostaggi 10/
non godono della piena solidarietà del pubblico israeliano e la maggioranza si oppone ad un accordo per la loro liberazione che includa uno scambio di prigionieri e l’interruzione dei combattimenti; preferiscono la resa totale di Hamas alla vita dei loro concittadini. 11/
Anni di negazione di occupazione e apartheid ci sono esplosi in faccia. Invece di capire che la via seguita finora, di rifiuto e indifferenza alla questione palestinese, è stata un errore che ci ha portato qui, la reazione è quella di fare ancora di più delle stesse cose. 12/
Personalmente cerco di partecipare alla lotta delle famiglie dei sequestrati, soprattutto quelle che non si fidano del governo. E partecipo anche alle manifestazioni contro il massacro di Gaza, anche se vengono represse duramente dalla polizia. 13/
Cerco di restare ottimista nella mia vita personale, con famiglia e amici, e mi tengo in contatto con gli amici palestinesi, per tenere in vita la speranza di un’altra via.
Ma la sensazione è che questo posto stia diventando invivibile per persone come me. 14/
Non so se ho chiarito i tuoi dubbi. Io stesso sono confuso e triste per quello che sta accadendo. Ti consiglio il blog chiamato “non morire stupidi” di Idan Landau (). Poi un’altra fonte affidabile è “ 15/idanlandau.com
mekomit.co.il
E questo è tutto. Persone come lui danno un briciolo di speranza, per il genere umano in generale. 16/16

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Feb 15
Nella mia assoluta, ma comoda, non violenza faccio questo esercizio d’immaginazione: sono un palestinese di Gaza, non amo Israele, ma non sono un combattente. Ho avuto la fortuna di poter lavorare in situazioni decenti in Israele, qualcuno mi trattava malissimo, 1/
altri mi hanno trattato bene e volevano parlare con me. Qualcuno mi ha detto che il loro governo è pessimo, ma anche il nostro però… io non sono un fanatico, non vado pazzo per gli sgherri di Hamas, ma ogni tanto penso che forse non sono coraggioso abbastanza. 2/
Poi arriva il 7 ottobre. Non faccio festa, perché già aspetto la risposta israeliana. Mi ritrovo presto a dover scappare. Prima muoiono conoscenti, poi perdo parenti, infine muoiono i miei figli, a due passi da me, dilaniati dalle bombe. Fuggo senza sapere perché. 3/
Read 7 tweets
Feb 4
Non trovo indispensabile aggrapparsi ad una parola specifica. Posso anche accettare che il termine "sionismo" abbia molte sfaccettature, piuttosto cerco di guardare alla realtà odierna e storica. E la storia che qui racconta Fania non corrisponde esattamente a ciò che so io. 1/
L'articolo è pieno di buone intenzioni, ma anche di trappole. Dice che il sionismo non era affatto coloniale, perché non era una potenza con un esercito che conquistava - ma le potenze coloniali classiche sono grandi artefici del disastro mediorientale. 2/
Dice che Israele si è trovata suo malgrado a combattere fin dalla sua nascita. Ma la storia del 1948 è più articolata del semplice "rifiuto arabo al quale segue un attacco". Viene citata una frase del 1918 di Ben Gurion, contrario all'espulsione di arabi, ma 30 anni dopo? 3/
Read 9 tweets
Feb 1
Il figlio di Ma’ayan Sherman, Ron, era uno dei soldati israeliani presi in ostaggio da Hamas. Poi l’IDF le ha comunicato che è stato ucciso da Hamas. Ma qualcosa non tornava. Un #thread. 1/

haaretz.co.il/family/2024-01…
Ma’ayan sapeva che Ron era stato catturato in buone condizioni, lo si vedeva dai filmati. In un’intervista aveva detto di temere che Israele avesse rinunciato agli ostaggi. Non aveva paura di Hamas, ma dell’IDF. 2/
Altri ostaggi liberati le hanno parlato, tranquillizzandola col fatto che Hamas proteggeva i suoi ostaggi e quindi che Ron stava bene, ma Ma’ayan aveva una brutta sensazione. 3/
Read 11 tweets
Jan 13
ynet, uno dei principali quotidiani israeliani, ha pubblicato la sua inchiesta sui fatti del 7 ottobre, dove si parla soprattutto del caos assoluto che ha regnato quel giorno, che ha portato a comportamenti molto controversi dell'IDF. Un lungo #thread
1/w.ynet.co.il/yediot/7-days/…
Il 7 ottobre, poco dopo la mezzanotte, l'intelligence israeliana stava registrando segnali preoccupanti, ma confusi, che portarono ai primi colloqui tra ufficiali IDF e servizi. Si trattava di indicazioni di possibili penetrazioni di militanti, oppure di loro esercitazioni. 2/
Il capo dello Shin Bet (servizi di sicurezza) Ronen Bar verso le 3-4 di notte diede l'ordine ad una piccola unità speciale di dirigersi a sud, presupponendo il rischio di un evento minore di penetrazione e sequestro da parte di unità palestinesi, ma ancora alle 3:10 la… 3/
Read 51 tweets
Jan 3
Ho scritto queste parole il 10 luglio 2014, un po’ prima del 7 ottobre 2023. L’unica cosa diversa è che oggi è molto peggio. Se siete curiosi, un #thread:
“La sproporzione è la principale caratteristica di questo conflitto, non solo tra i potenziali militari, tra il numero di morti, tra le condizioni di vita, ma anche nelle reazioni umane violentissime.
Frequentando pagine di notizie o post su Facebook di israeliani, si leggono commenti terrificanti per la loro violenza, che arrivano ad auspicare una “soluzione finale” in un cortocircuito storico che fa rabbrividire.
Read 8 tweets
Dec 29, 2023
Ancora dal libro di Miko Peled, per ricordare quanto il 7 ottobre non sia stato l’inizio, ovviamente.
- Anni 90, Miko è in Giappone, un ufficiale israeliano della marina gli racconta tecniche di intimidazione sulle barche di pescatori di Gaza: ne scelgono una, 1/ Image
ordinano ai pescatori di saltare in acqua e fanno saltare la barca. Poi sotto minaccia intimano ai pescatori di contare ad alta voce fino a 100, al punto che questi stremati annegano.
Era solo una prova di forza, un atto di arroganza, un crimine ovviamente - tra i tanti. 2/ Image
- Inizio 2009, poco dopo l’operazione Piombo Fuso, che ha portato morte e distruzione a Gaza (ma nulla rispetto a oggi). Miko ad una conferenza racconta di come Gaza sia un bersaglio preferito da decenni, ogni qualche anno un massacro e distruzione; 3/ Image
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