🇺🇦🇷🇺 "Ma com'è che la Russia non è ancora fallita malgrado le sanzioni occidentali?".
Be', parliamone.
Invadendo l'Ucraina, la Russia si è autosabotata.
Ha compromesso il suo futuro, per finanziare una guerra inutile e sanguinaria.
Un thread.🧵
Partiamo dalle basi: la Russia è un gigante energetico.
Per evitare di piombare il mondo nella crisi peggiore dal 1973, i paesi europei si sono mossi con estrema cautela.
Riducendo il più possibile le entrate russe, ma sapendo di essere spalle al muro (nel breve periodo).
Sul gas, quasi nessun paese UE ha imposto sanzioni. Anzi, il calo delle vendite all'Europa è stato dovuto alle "controsanzioni" e ai ricatti russi (cominciati prima della guerra).
Oggi l'UE importa circa un terzo del gas che importava in precedenza dalla Russia, ma...
... tra il 2021 e il 2022, Mosca è stata abile nel ridurre le forniture all'Europa quel tanto che bastava per moltiplicare le proprie entrate.
Entrate che nel 2022 sono in media triplicate!
Insomma, all'inizio la Russia dalla crisi ci ha guadagnato, mettendo spalle al muro l'UE.
Per fortuna sono arrivati la rapida reazione europea, la disponibilità di GNL americano e due inverni molto più miti del solito.
Che hanno rapidamente ribaltato la situazione.
Oggi Gazprom ha ricavi quasi dimezzati rispetto al pre-invasione.
Ed è in grave crisi.
Purtroppo, però, la Russia non è solo gas!
Crederlo è una nostra deformazione da europei: il gas russo a basso prezzo ci conveniva talmente tanto che in molti si erano convinti che anche la Russia fosse "dipendente" dalle vendite di gas.
Sì, ma non proprio.
Guardate qui:
Insomma, il gas è una fetta importante delle rendite russe, ma il petrolio conta molto, molto di più.
Dalle tre alle cinque volte di più, a seconda dell'anno e dei prezzi.
E il petrolio è persino meno "sanzionabile" del gas.
Nel 1973 bastò che l'OPEC rimuovesse il 7% dell'offerta mondiale di petrolio per precipitare l'Occidente in una profonda crisi economica.
Quanto vale la produzione russa? Più del 10%.
E oggi la crisi sarebbe stata mondiale: quel petrolio serve anche a Cina e India.
Quindi, che si fa?
L'idea occidentale è stata corretta: smettiamo di importarlo noi, così i russi saranno costretti a vendere quel petrolio ad altri, a sconto.
Ma il petrolio raggiungerà comunque i mercati mondiali, e la crisi resterà molto contenuta.
È andata esattamente così.
E cioè.
Le autosanzioni occidentali sul petrolio russo, poi tramutatesi in sanzioni vere e proprie a fine 2022, hanno creato due mercati: uno per il petrolio "dal mondo" (Brent nel grafico), uno per il petrolio dalla Russia (Urals).
I russi hanno sempre venduto il loro a sconto.
Questo ha evitato che Mosca facesse massime entrate dalla crisi, comprimendone i ricavi.
Ma non li ha certo azzerati.
Anzi, proprio l'invasione dell'Ucraina ha agito da forza che teneva i prezzi del petrolio più alti, per mesi.
Risultato:
Conclusione.
Le sanzioni occidentali agiscono dove e come possono.
Petrolio: ricavi compressi, ma lasciano il greggio "libero" di circolare.
Gas: ricavi crollati.
Ma la Russia è un gigante energetico, ed è inevitabile che tale resti ancora a lungo.
Soprattutto, come vi anticipavo all'inizio: decidendo di invadere l'Ucraina, la Russia si è autosabotata.
Ha compromesso il suo futuro, dando fondo ai risparmi accumulati per finanziare una guerra inutile e sanguinaria.
Nel loro delicato equilibrio, le sanzioni funzionano.
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⛔️🇮🇹 Quattro fatti sorprendenti sulle migrazioni in Italia negli ultimi tre anni di governo.
Primo: gli sbarchi nel 2024 e nel 2025 sono calati rispetto al picco della crisi tunisina, ma restano alti (e in crescita).
Eppure, nessuno ne parla.
Ma allora non era emergenza.
1/5
Secondo: la presenza delle navi ONG nella zona di ricerca e soccorso (SAR) libica è ai massimi dal 2019, e lì resta.
Niente male per un governo che prometteva il "blocco navale" e in cui i partiti di maggioranza definiscono illegali le ONG.
2/5
Terzo: il numero di rimpatri di stranieri irregolari condotti ogni anno da questo governo resta poco più della metà della media del decennio pre-Covid.
Ma allora non erano i "governi di sinistra" a non voler rimpatriare le persone.
Il giudizio sui primi 100 giorni di Trump è netto: gli italiani che esprimono pareri negativi sono il quadruplo di quelli che ne esprimono di positivi.
Soprattutto, per il 41% di voi il giudizio è estremamente negativo.
I dazi di Trump faranno perdere quasi 4.000 dollari alle famiglie americane.
Il presidente anti-inflazione e anti-tasse ha deciso di tirare una mazzata senza precedenti ai suoi elettori. E soprattutto ai poveri (che perdono il 4% del reddito).
Un thread. 🧵
Quante volte in questi giorni avrete sentito tech bros e MAGA fan giustificare l'operato di Trump?
Riporterà la produzione in America, sta ripulendo una finanza malata, e tra qualche mese di aggiustamento comincerà l'età dell'oro.
Tutto completamente inventato.
Vediamo.
Dopo la mazzata iniziale, il PIL americano si riprende un po' (linea blu).
Ma anche un parziale ritorno della produzione non può compensare l'effetto ampiamente negativo dei dazi, e l'economia USA in futuro sarà costantemente più piccola, non più grande.