Nella #vatniksoup di oggi, proseguiremo con le principali narrazioni del Cremlino e il modo in cui vengono attualmente utilizzate per legittimare le elezioni farsa in Russia, per protestare contro gli aiuti militari all'Ucraina e per confondere le persone con il benaltrismo.
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Naturalmente non c'è nulla di nuovo in tutto ciò, ma la scala è molto + grande di quanto mai visto prima. La strategia dell'“Idrante di falsità” cerca di inondarci con un'enorme quantità di contenuti emotivi e tendenziosi per confonderci e distrarci dall'argomento in questione.2/
Useremo alcuni dei nostri post sulle elezioni farsa russe come esempio. Nella seconda foto, si nota l'enorme quantità di commenti rispetto ai like/retweet del post - un rapporto di 1:4 è in verità molto raro e suggerisce che il post è stato trovato da troll e bot.
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Post di questo tipo sono ottimi anche per scoprire gli argomenti di discussione della fabbrica di troll del Cremlino: non ce ne sono così tanti e spesso amano diffondere le solite bugie che hanno creato dal 2014. Vediamone alcune e perché sono sbagliate.
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Iniziamo con un grande classico, il “benaltrismo". Non è una tattica nuova, in quanto era già stata usata dai propagandisti sovietici per deviare qualsiasi critica verso il loro Paese. “E allora l'invasione dell'Iraq?” e “E allora Gaza?” sono esempi tipici di benaltrismo.
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Ovviamente sviare il discorso su altro non risolve nulla, ma serve solo a distogliere l'attenzione da un problema. Inoltre, accettare un torto perché al mondo ne sono avvenuti altri non fa altro che aumentarli, invece di cercare di ridurli e prevenirli.
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Poi c'è la tattica di deviare il discorso facendo riferimento alle elezioni annullate in Ucraina. In realtà la Costituzione ucraina prevede che le elezioni non si tengano in tempo di guerra, perché votare nel bel mezzo di un'invasione è quasi impossibile.
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Confrontiamo ora i presidenti ucraini con quelli russi e bielorussi dal 2000: la Russia ne ha avuti due (tecnicamente uno) e la Bielorussia uno. È molto facile vedere quali regimi hanno limitato la libertà di parola e preso il controllo delle loro società.
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Ogni volta che si parla dei crimini di guerra commessi dai russi in Ucraina, i troll del Cremlino non riescono a smettere di parlare del “genocidio in Donbas”. Secondo la loro storia, l'Ucraina “ha bombardato il Donbas per 8 anni”, uccidendo civili e bambini.
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Ovviamente questo non è mai accaduto e persino i collaboratori di Prigozhin hanno ammesso che gli intervistati erano in realtà crisis actor. I disordini sono stati finanziati dal Cremlino e da mercenari/agenti del FSB come Igor Girkin.
Qui il debunk:
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C'è poi un esempio un po' più oscuro, ma più popolare tra la popolazione russofona: gli scontri di Odessa del 2014.
Questa falsa narrazione sostiene che i “neonazisti ucraini” hanno bruciato vivi gli ucraini russofoni.
Qui il debunking:
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Un altro classico è la balla dei “neonazisti ucraini”. I partiti ucraini di estrema destra hanno ottenuto il 2,2% dei voti alle elezioni del 2019. In realtà è la Russia ad avere un enorme problema di neonazismo, e i suoi eserciti ne sono infestati:
Un'altra narrazione collegata a questa è “Azov usa i civili come scudi umani”. Nel corso della guerra, la Russia ha commesso crimini di guerra contro i civili, ad esempio sparando ai veicoli in fuga e alle ambulanze. Ha anche preso di mira ospedali e soccorritori.
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Poi ci sono i “pacifisti”, ovvero i profili che chiedono costantemente all'Ucraina di negoziare per la pace, anche se Putin stesso ha detto di recente che “sarebbe ridicolo per noi iniziare a negoziare con l'Ucraina”.
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Aspettatevi di vedere molti post simili nel prossimo futuro, poiché saranno usati per attaccare qualsiasi posizione pro-ucraina su X. Inoltre, ce ne saranno molti altri relativi agli aiuti militari all'Ucraina e al sostegno a Donald Trump per la presidenza.
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Vale la pena notare che, prima dell'arrivo di NAFO, tutto questo avveniva in modo incontrastato. In realtà, queste narrazioni incontrano ancora poca resistenza sui social come TikTok e Facebook. Quindi, grazie NAFO!
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Nella #vatniksoup di oggi, parleremo di cosa accadrebbe se la Russia riuscisse nella sua invasione e mantenesse permanentemente le regioni che ora controlla. In questo caso, ci sarà molto più dolore e sofferenza — senza pace — per gli ucraini in futuro.
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Si parla molto, soprattutto negli USA, del fatto che l’Occidente dovrebbe smettere di inviare denaro e aiuti militari all’Ucraina e che questo «prolunga solo la guerra e la sofferenza nel paese», ripetendo le parole di Putin nella sua intervista con Tucker Carlson.
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Questa è ovviamente solo retorica politica e parte della campagna di Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali, specialmente per i repubblicani MAGA affamati di potere come @JDVance1, che ha criticato aspramente Trump prima di diventargli politicamente sottomesso.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei negoziati di pace. C'è un fraintendimento comune secondo cui solo la Russia vuole la pace, mentre l'Ucraina vuole continuare a combattere "fino all'ultimo uomo", ma chiaramente non è affatto così.
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Ci sono stati colloqui di pace praticamente durante tutto il corso della guerra russo-ucraina. Il primo incontro si è tenuto in Bielorussia, appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione. A marzo, ci sono stati altri 4 incontri di negoziazioni in Bielorussia e Turchia.
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Il 5 marzo 2022, l'israeliano Naftali Bennett stava mediando i negoziati tra Ucraina e Russia, coordinati anche da USA, Francia e Germania. Bennett disse che entrambe le parti volevano un cessate il fuoco, e che furono le potenze occidentali a fermare questo accordo.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo delle operazioni ibride nell'ambito delle operazioni d'informazione.
Le operazioni ibride sono un mix di guerra politica e metodi di influenza come l'uso di fabbriche di troll/bot e la diffusione di fake news, propaganda e disinformazione.
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In questo thread, mostreremo quattro casi di studio su come gli agenti russi conducono operazioni ibride in tre diversi continenti. Tutti hanno caratteristiche distinte, ma si basano sugli stessi meccanismi, come l'uso dei social media per diffondere il messaggio.
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Le operazioni ibride spesso combinano il mondo reale con scenari orchestrati e pianificati tramite attività online. A volte i sostenitori della Russia tentano di mobilitare le persone per eventi reali come proteste, gonfiandole sui social e siti di fake news.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo di “quinte colonne”: gruppi di persone che indeboliscono e sabotano una nazione o un gruppo dall'interno, di solito per favorirne un'altra o un altro. Le loro attività includono sabotaggio, disinfo e propaganda, spionaggio, e terrorismo.
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Forse il caso più famoso di quinta colonna è il programma "illegals" (clandestini) della Russia. I servizi segreti russi (SVR) hanno addestrato diversi agenti a vivere per un tempo indefinito negli USA. La loro missione era di occupare posizioni di rilievo nella società,…
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…costruire contatti con dirigenti, accademici e politici, e raccogliere e inviare informazioni all'SVR. A questi “clandestini" veniva spesso data l'identità di persone morte e avrebbero dovuto vivere una vita americana normale per non destare sospetti tra la gente comune.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei diversi tipi di contenuti usati per la disinformazione e la propaganda. Le narrazioni possono diventare molto più potenti quando le storie sono supportate da vari tipi di media. Un facile esempio è una notizia accompagnata da immagini.
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Alcuni contenuti sono estremamente semplici da produrre, mentre altri richiedono un ampio set di competenze che vanno dal montaggio video ad algoritmi AI altamente sofisticati.
Li presenteremo brevemente, partendo dal più semplice.
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1) Testo breve: può essere un post su FB/IG o un tweet senza alcun contesto aggiuntivo. Le persone spesso utilizzano estratti di discorsi presi fuori contesto o che raccontano vere e proprie bugie.
I tweet falsi possono anche essere creati con vari generatori online.
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Nella #vatniksoup di oggi continueremo a parlare di fabbriche di troll e manipolazione dei social media, estendendo l'argomento anche ad altre piattaforme.
Lo spazio sui social è costantemente manipolato da attori pagati il cui obiettivo è controllare le narrazioni online.
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La maggior parte delle piattaforme social (se non tutte) affermano che stanno combattendo efficacemente gli account falsi e i bot. Ma questo non è vero: l'industria dei fake account è in piena espansione ed è anche un business molto redditizio.
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Le modifiche apportate a queste piattaforme non hanno cambiato l'industria della manipolazione.
Tra i social più grandi, il Twitter pre-Musk era in realtà il migliore nello sradicare account fake, con VKontakte che gli si avvicinava al secondo posto.
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