Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei diversi tipi di contenuti usati per la disinformazione e la propaganda. Le narrazioni possono diventare molto più potenti quando le storie sono supportate da vari tipi di media. Un facile esempio è una notizia accompagnata da immagini.
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Alcuni contenuti sono estremamente semplici da produrre, mentre altri richiedono un ampio set di competenze che vanno dal montaggio video ad algoritmi AI altamente sofisticati.
Li presenteremo brevemente, partendo dal più semplice.
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1) Testo breve: può essere un post su FB/IG o un tweet senza alcun contesto aggiuntivo. Le persone spesso utilizzano estratti di discorsi presi fuori contesto o che raccontano vere e proprie bugie.
I tweet falsi possono anche essere creati con vari generatori online.
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Dopo che Elon ha introdotto la spunta blu, ci sono stati (e ci sono ancora) vari account falsi e parodistici che pubblicano tweet, alcuni ridicoli, altri meno.
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2) Audio: La modifica audio è una procedura piuttosto semplice e può essere fatta con app di editing gratuite come Audacity. L'audio, secondo noi, è il mezzo più debole per la disinformazione, perché le persone spesso hanno una bassa soglia di attenzione per poter…
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3) Articoli di fake news: Questi articoli sono stati un pilastro della scena della disinformazione fin dagli anni 2000. Blog come InfoWars, Gateway Pundit, Natural News e Grayzone sono i cosiddetti…
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…"super spreader" di disinformazione, e spesso sono il punto di partenza per campagne di disinfo di successo.
I diffusori di disinformazione spesso rivendicano articoli e/o opinioni come notizie e le diffondono come tali.
Dopo la loro pubblicazione, le fake news…
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…vengono diffuse dalle fabbriche di troll e dagli utili idioti che fanno sembrare l'intero processo organico.
4) Foto: le foto possono funzionare da sole o essere utilizzate per completare testi brevi o articoli di fake news.
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La modifica delle foto può essere estremamente semplice, ad esempio capovolgendo l'immagine per farla sembrare diversa, o molto complessa, come quando vengono aggiunte informazioni dettagliate come svastiche o bandiere naziste all'immagine.
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Debunkare le immagini false si è dimostrato inefficace, poiché queste falsificazioni continuano a circolare anni dopo essere state sfatate.
Un'altra tattica comune è semplicemente cambiare il contesto dell'immagine: se ci sono nazisti russi, basta dire che…
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…in realtà sono ucraini. Le foto di militari dall'Ucraina o dalla Siria dal 2014 al 2016 vengono spesso condivise nuovamente con un contesto diverso.
Qui un articolo ben fatto sulle diverse tecniche di manipolazione di foto:
11/14 gijn.org/stories/six-fa…
5) Video: I video falsi sono strumenti di disinfo molto potenti: secondo uno studio di Sundar et al. (2021), quasi il 60% dei partecipanti considerava reale il video falso che avevano visto e l'80% l'avrebbe condiviso con i loro amici sui social.
All'inizio del conflitto le informazioni provenienti dai campi di battaglia erano poche, quindi si è tentato più volte di produrre video falsi. A marzo e aprile sono apparsi online diversi video fake tratti da videogiochi.
Qui sotto un esempio (con audio aggiunto).
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Nel prossimo futuro la maggior parte dei video sarà prodotta con tecnologie deepfake. Nei deepfake, gli attori che appaiono nei video possono essere sostituiti da altri. Un esempio di questo è stato il video falso in cui Zelenskyy esortava i suoi concittadini da arrendersi.
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Nella #vatniksoup di oggi continueremo a parlare di fabbriche di troll e manipolazione dei social media, estendendo l'argomento anche ad altre piattaforme.
Lo spazio sui social è costantemente manipolato da attori pagati il cui obiettivo è controllare le narrazioni online.
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La maggior parte delle piattaforme social (se non tutte) affermano che stanno combattendo efficacemente gli account falsi e i bot. Ma questo non è vero: l'industria dei fake account è in piena espansione ed è anche un business molto redditizio.
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Le modifiche apportate a queste piattaforme non hanno cambiato l'industria della manipolazione.
Tra i social più grandi, il Twitter pre-Musk era in realtà il migliore nello sradicare account fake, con VKontakte che gli si avvicinava al secondo posto.
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Nella #vatniksoup di oggi, continueremo a parlare di info ops, disinformazione e propaganda. Il focus sarà sulle fabbriche di troll e sugli “utili idioti”.
Ci concentreremo sulla Russia e le sue azioni, data la loro attualità e le ultime ricerche disponibili.
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Le fabbriche di troll (troll farm) sono gruppi coordinati dal governo o da aziende private composti da troll su Internet che cercano di influenzare l'opinione pubblica e il comportamento all'interno di una società o di una comunità.
Il loro compito principale è quello di…
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…aumentare la diffusione della propaganda e di molestare e ridicolizzare chi la contrasta.
Il rapporto del think tank Freedom House del 2017 sostiene che almeno 30 Paesi hanno i propri eserciti di troll pagati per diffondere propaganda e disturbare il flusso di informazioni.3/15
Nella #vatniksoup di oggi, proseguiremo con le principali narrazioni del Cremlino e il modo in cui vengono attualmente utilizzate per legittimare le elezioni farsa in Russia, per protestare contro gli aiuti militari all'Ucraina e per confondere le persone con il benaltrismo.
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Naturalmente non c'è nulla di nuovo in tutto ciò, ma la scala è molto + grande di quanto mai visto prima. La strategia dell'“Idrante di falsità” cerca di inondarci con un'enorme quantità di contenuti emotivi e tendenziosi per confonderci e distrarci dall'argomento in questione.2/
Useremo alcuni dei nostri post sulle elezioni farsa russe come esempio. Nella seconda foto, si nota l'enorme quantità di commenti rispetto ai like/retweet del post - un rapporto di 1:4 è in verità molto raro e suggerisce che il post è stato trovato da troll e bot.
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Nella #Vatniksoup di oggi, passeremo in rassegna alcune delle affermazioni e retoriche pro-russe più comuni. Questo tipo di raccolta può essere utile, in quanto a distanza di due anni dall'invasione su vasta scala vengono ancora molto spesso ripetute.
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Come molti di voi sanno, al Cremlino e agli altri propagandisti filorussi piace ripetere continuamente le solite vecchie bugie. Questo fa parte del sistema di "Idrante di falsità" che utilizzano almeno dal 2013, probabilmente anche da prima:
1) "Gli ucraini hanno bombardato il Donbas per 8 anni, uccidendo 14.000 civili russi" - Questa bugia è stata promossa anche dallo stesso Putin. Ovviamente non è vera, perché i russi hanno provocato l'intero conflitto nel Donbas e i dati…
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo del metodo russo di propaganda e disinformazione online, il "Firehose of Falsehood" (L'idrante di falsità). È una strategia comunemente usata dal Cremlino per le operazioni di informazione, che spesso privilegia la quantità alla qualità.
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Il termine è stato coniato da Paul & Matthews nel loro articolo del 2016, The Russian "Firehose of Falsehood" Propaganda Model.
Questo nome è basato su due caratteristiche: 1) un approccio multicanale ad alto volume e 2) la volontà spudorata di diffondere disinformazione.
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L'accademico Giorgio Bertolin ha descritto la disinformazione russa come divertente, confusa e travolgente.
L'approccio ad elevata quantità e multicanale significa che questi agenti cercano di controllare la narrazione su ogni principale social media.
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Nella #vatniksoup di oggi tratteremo in modo più dettagliato della campagna di disinformazione e propaganda della Russia, e analizzeremo quattro dei principali "grandi" temi su cui si basa la maggior parte della loro propaganda.
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Il 1° tema è il revisionismo storico. La Russia ama distorcere le narrazioni storiche in modo da favorire se stessa. Ha opportunamente "dimenticato" il Patto Molotov-Ribbentrop del 1939 tra l'URSS e la Germania nazista, e Putin ne ha persino pubblicato una versione…
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…rinnovata che incolpava altri stati per 2ª Guerra Mondiale. Anche se i rinforzi statunitensi hanno avuto un ruolo enorme nella caduta di Hitler, i russi amano dipingere se stessi come gli eroi che hanno sconfitto i malvagi nazisti.
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