Nella #vatniksoup di oggi parleremo di “quinte colonne”: gruppi di persone che indeboliscono e sabotano una nazione o un gruppo dall'interno, di solito per favorirne un'altra o un altro. Le loro attività includono sabotaggio, disinfo e propaganda, spionaggio, e terrorismo.
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Forse il caso più famoso di quinta colonna è il programma "illegals" (clandestini) della Russia. I servizi segreti russi (SVR) hanno addestrato diversi agenti a vivere per un tempo indefinito negli USA. La loro missione era di occupare posizioni di rilievo nella società,…
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…costruire contatti con dirigenti, accademici e politici, e raccogliere e inviare informazioni all'SVR. A questi “clandestini" veniva spesso data l'identità di persone morte e avrebbero dovuto vivere una vita americana normale per non destare sospetti tra la gente comune.
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Una degli illegals più noti è Anna Chapman, diventata la “moderna Mata Hari”, che con la seduzione ha cercato di ottenere segreti di Stato. L'FBI ha individuato gli illegals in una fase iniziale e li ha seguiti fin dall'inizio del programma Operazione Ghost Stories.
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Nel giugno 2010, 11 persone sono state arrestate e gli agenti dormienti sono stati accusati di spionaggio per conto della Russia. Sono stati poi scambiati con quattro cittadini russi condannati per spionaggio per conto di Stati Uniti e Regno Unito.
Il programma è stato…
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…considerato un fallimento a causa degli alti costi e dei cattivi risultati in termini di informazioni raccolte, ma i clandestini e coloro che spiano per la Russia sono considerati eroi e a molti di loro sono state offerte posizioni di rilievo dopo il loro ritorno in patria.6/18
Anna Chapman, la “Moderna Mata Hari”, è diventata una celebrità in Russia, facendo la modella per varie riviste, avendo un proprio programma in TV e pubblicizzando attività sponsorizzate dallo Stato, come l'incoraggiamento a farsi il vaccino Sputnik-V per il COVID-19.
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Andrey Bezrukov e Yelena Vavilova lavorano entrambi come autori e Andrey è anche consigliere del presidente di Rosneft. I due sono stati anche l'ispirazione per i personaggi principali della (fantastica) serie tv The Americans.
Qualche tempo dopo, i russi hanno iniziato a…
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…concentrarsi maggiormente sulla propaganda online e sulla guerra informatica. La Russia aveva già una scena hacker molto forte risalente agli anni '90, ma il loro nuovo piano era qualcosa di completamente nuovo nell'ambito della propaganda:
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avrebbero usato “clandestini digitali” fittizi nella guerra ibrida contro l'Occidente. Ciò ha fornito a questi attori digitali sia la distanza che un'improbabile evidenza, e tecnologie come la VPN hanno permesso loro di essere geograficamente in qualsiasi luogo della terra.
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Lo spawning point più famoso per i digital illegals (clandestini digitali) è stata la Internet Research Agency (IRA) di Yegveny Prigozhin (), ma il copione principale è stato scritto da Vladislav Surkov (). La sua idea era di…
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…polarizzare e confondere l'Occidente finanziando diversi gruppi o organizzazioni opposti.
Ad esempio l'IRA avrebbe finanziato sia i movimenti pro Black Lives Matter che quelli anti, mettendoli l'uno contro l'altro. La disinfo e la propaganda russa hanno sfruttato la…
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…libertà di parola e di stampa dell'Occidente, e hanno lanciato diversi siti web e community come “Secured Borders” e “Blacktivists” con l'unico scopo di spargere odio e confusione tra le nazioni occidentali.
Nel 2016, un uomo di nome Matt Skiber è diventato attivo nella…
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…sfera politica degli USA.
È stato molto attivo in politica e ha organizzato eventi come la manifestazione “March for Trump” a New York. Ha preparato megafoni, disegnato manifesti, scritto comunicati stampa e dialogato con altri sostenitori di Trump.
In realtà Skiber…
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…non era una persona reale, ma un clandestino digitale e un dipendente dell'IRA che si presentava come un sostenitore di Trump. In quel particolare giorno il suo lavoro consisteva nel promuovere Trump e deridere Hillary Clinton, ma il giorno dopo poteva essere tutt'altro.
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Questi clandestini digitali sono risorse estremamente efficaci ed economiche, motivo per cui la Russia vi investe da oltre un decennio. In questo tipo di guerra digitale la Russia è un passo avanti e l'Occidente sta pagando un duro prezzo per aver trascurato il fenomeno.
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Reuters ha scritto un rapporto molto interessante su una quinta colonna a Colonia:
Colonia è stata sede di molte manifestazioni filorusse di grandi dimensioni durante la guerra russo-ucraina:
Molte delle figure chiave lavorano sia nel mondo reale che in quello digitale, e lo fanno con grande efficacia. La maggior parte sono immigrati russi con legami con agenzie di intelligence russe e/o con neo-nazisti.
Questo è l'aspetto di una quinta colonna di successo.
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Nella #vatniksoup di oggi, parleremo di cosa accadrebbe se la Russia riuscisse nella sua invasione e mantenesse permanentemente le regioni che ora controlla. In questo caso, ci sarà molto più dolore e sofferenza — senza pace — per gli ucraini in futuro.
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Si parla molto, soprattutto negli USA, del fatto che l’Occidente dovrebbe smettere di inviare denaro e aiuti militari all’Ucraina e che questo «prolunga solo la guerra e la sofferenza nel paese», ripetendo le parole di Putin nella sua intervista con Tucker Carlson.
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Questa è ovviamente solo retorica politica e parte della campagna di Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali, specialmente per i repubblicani MAGA affamati di potere come @JDVance1, che ha criticato aspramente Trump prima di diventargli politicamente sottomesso.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei negoziati di pace. C'è un fraintendimento comune secondo cui solo la Russia vuole la pace, mentre l'Ucraina vuole continuare a combattere "fino all'ultimo uomo", ma chiaramente non è affatto così.
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Ci sono stati colloqui di pace praticamente durante tutto il corso della guerra russo-ucraina. Il primo incontro si è tenuto in Bielorussia, appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione. A marzo, ci sono stati altri 4 incontri di negoziazioni in Bielorussia e Turchia.
2/19
Il 5 marzo 2022, l'israeliano Naftali Bennett stava mediando i negoziati tra Ucraina e Russia, coordinati anche da USA, Francia e Germania. Bennett disse che entrambe le parti volevano un cessate il fuoco, e che furono le potenze occidentali a fermare questo accordo.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo delle operazioni ibride nell'ambito delle operazioni d'informazione.
Le operazioni ibride sono un mix di guerra politica e metodi di influenza come l'uso di fabbriche di troll/bot e la diffusione di fake news, propaganda e disinformazione.
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In questo thread, mostreremo quattro casi di studio su come gli agenti russi conducono operazioni ibride in tre diversi continenti. Tutti hanno caratteristiche distinte, ma si basano sugli stessi meccanismi, come l'uso dei social media per diffondere il messaggio.
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Le operazioni ibride spesso combinano il mondo reale con scenari orchestrati e pianificati tramite attività online. A volte i sostenitori della Russia tentano di mobilitare le persone per eventi reali come proteste, gonfiandole sui social e siti di fake news.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei diversi tipi di contenuti usati per la disinformazione e la propaganda. Le narrazioni possono diventare molto più potenti quando le storie sono supportate da vari tipi di media. Un facile esempio è una notizia accompagnata da immagini.
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Alcuni contenuti sono estremamente semplici da produrre, mentre altri richiedono un ampio set di competenze che vanno dal montaggio video ad algoritmi AI altamente sofisticati.
Li presenteremo brevemente, partendo dal più semplice.
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1) Testo breve: può essere un post su FB/IG o un tweet senza alcun contesto aggiuntivo. Le persone spesso utilizzano estratti di discorsi presi fuori contesto o che raccontano vere e proprie bugie.
I tweet falsi possono anche essere creati con vari generatori online.
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Nella #vatniksoup di oggi continueremo a parlare di fabbriche di troll e manipolazione dei social media, estendendo l'argomento anche ad altre piattaforme.
Lo spazio sui social è costantemente manipolato da attori pagati il cui obiettivo è controllare le narrazioni online.
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La maggior parte delle piattaforme social (se non tutte) affermano che stanno combattendo efficacemente gli account falsi e i bot. Ma questo non è vero: l'industria dei fake account è in piena espansione ed è anche un business molto redditizio.
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Le modifiche apportate a queste piattaforme non hanno cambiato l'industria della manipolazione.
Tra i social più grandi, il Twitter pre-Musk era in realtà il migliore nello sradicare account fake, con VKontakte che gli si avvicinava al secondo posto.
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Nella #vatniksoup di oggi, continueremo a parlare di info ops, disinformazione e propaganda. Il focus sarà sulle fabbriche di troll e sugli “utili idioti”.
Ci concentreremo sulla Russia e le sue azioni, data la loro attualità e le ultime ricerche disponibili.
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Le fabbriche di troll (troll farm) sono gruppi coordinati dal governo o da aziende private composti da troll su Internet che cercano di influenzare l'opinione pubblica e il comportamento all'interno di una società o di una comunità.
Il loro compito principale è quello di…
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…aumentare la diffusione della propaganda e di molestare e ridicolizzare chi la contrasta.
Il rapporto del think tank Freedom House del 2017 sostiene che almeno 30 Paesi hanno i propri eserciti di troll pagati per diffondere propaganda e disturbare il flusso di informazioni.3/15