Nella #vatniksoup di oggi, parleremo di cosa accadrebbe se la Russia riuscisse nella sua invasione e mantenesse permanentemente le regioni che ora controlla. In questo caso, ci sarà molto più dolore e sofferenza — senza pace — per gli ucraini in futuro.
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Si parla molto, soprattutto negli USA, del fatto che l’Occidente dovrebbe smettere di inviare denaro e aiuti militari all’Ucraina e che questo «prolunga solo la guerra e la sofferenza nel paese», ripetendo le parole di Putin nella sua intervista con Tucker Carlson.
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Questa è ovviamente solo retorica politica e parte della campagna di Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali, specialmente per i repubblicani MAGA affamati di potere come @JDVance1, che ha criticato aspramente Trump prima di diventargli politicamente sottomesso.
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Primo: questi esperti spesso chiedono un «accordo di pace», ma non discutono mai di come dovrebbe essere tale accordo. Prima di tutto, la Russia ha annesso regioni che non controlla nemmeno completamente, tra cui Zaporizhzhia, Donetsk e Kherson.
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Secondo: anche se si raggiungesse un accordo del genere, non ci si potrebbe fidare. Ad esempio, @carlbildt ha detto di aver discusso con l’intelligence russa, che era «determinata» a prendere Kharkiv e Odesa, e a creare un regime fantoccio controllato dal Cremlino a Kyiv.
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Terzo: se la Russia otterrà ciò che vuole in Ucraina, passerà ad altri obiettivi. Probabilmente testerà l’articolo 5 della NATO, invadendo piccole regioni in Lettonia o Finlandia del Nord. Così tenterà di mettere in discussione la credibilità della NATO e dissolverla.
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Ma vediamo cosa ha fatto la Russia nelle aree temporaneamente occupate in Ucraina per capire cosa significhi realmente «la pace» per gli ucraini. Ci sono molti rapporti e testimonianze, ad esempio una ricerca pubblicata dall’Unione Europea di Radiodiffusione a novembre 2023.
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Testimoni oculari ed esperti hanno rivelato casi di tortura, coercizione, deportazione, cancellazione culturale e indottrinamento militare nelle regioni controllate dai russi. Ad esempio un ex poliziotto è stato picchiato con una sbarra di ferro e sottoposto a waterboarding.
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Uno degli intervistati ha dichiarato che «se non vuoi essere russo, morirai. Se sostieni l’identità ucraina, avrai seri problemi: prigionia, morte, tortura.» La Russia mobilita forzatamente uomini dalle regioni catturate per combattere contro i loro stessi compatrioti.
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Gli ucraini hanno dichiarato che se non si accetta il passaporto russo nelle regioni occupate, non si riceve pensione, cibo o servizi medici. Molti anziani richiedono il passaporto russo solo per poter sopravvivere.
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Leonid Remyga, un medico che ha lavorato a Kherson, ha raccontato che sono stati costretti a rilasciare certificati di nascita russi. Tutti nelle regioni occupate erano obbligati a memorizzare l’inno russo e se non ci riuscivano, venivano picchiati e torturati.
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Inoltre, tutti i bambini devono frequentare scuole russe e seguire il curriculum russo. Ai bambini ucraini viene negato l’accesso alla loro cultura e alla loro storia, e sono costretti a imparare la storia rivisitata del Russkiy Mir.
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Quindi, se pensi che l’«accordo di pace» porterà qualche tipo di pace per gli ucraini, sei semplicemente illuso. Significa solo che la Russia continuerà il suo indottrinamento forzato, si riorganizzerà e continuerà la sua guerra genocida più tardi.
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Significa anche che il rapimento e l’adozione forzata dei bambini ucraini in Russia continueranno. La Russia sta disperatamente cercando di risolvere i suoi problemi demografici, e secondo l’Articolo 2 della convenzione sul genocidio del 1948, questo costituisce genocidio.
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Possiamo vedere questo semplicemente guardando cosa sta accadendo a Mariupol: una volta simbolo della resistenza ucraina, la Russia l’ha trasformata in un villaggio Potemkin in cui prevede di trasferire circa 300.000 russi entro il 2035.
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E non è che non l’abbiano già fatto prima. Sia il Donbas che la Crimea sono stati resi prevalentemente russi dagli insediamenti forzati di Stalin. Il quale aveva poi limitato l’uso della lingua ucraina e costretto la maggior parte delle scuole a usare il russo.
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Inoltre, se la Russia avanza in Ucraina, ci saranno altri eventi come i massacri di Bucha e Izium, molti più ucraini fuggiranno dal loro paese, e altri regimi autoritari saranno incoraggiati dall’esempio della Russia e dalla debole risposta dell’Occidente.
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Ora, ovviamente gli USA hanno il diritto ad avere la loro politica estera e i loro politici democraticamente eletti possono prendere le decisioni che vogliono, ma dovrebbero anche ricordare che allo stesso tempo stanno abbandonando i loro alleati più stretti in Occidente.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei negoziati di pace. C'è un fraintendimento comune secondo cui solo la Russia vuole la pace, mentre l'Ucraina vuole continuare a combattere "fino all'ultimo uomo", ma chiaramente non è affatto così.
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Ci sono stati colloqui di pace praticamente durante tutto il corso della guerra russo-ucraina. Il primo incontro si è tenuto in Bielorussia, appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione. A marzo, ci sono stati altri 4 incontri di negoziazioni in Bielorussia e Turchia.
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Il 5 marzo 2022, l'israeliano Naftali Bennett stava mediando i negoziati tra Ucraina e Russia, coordinati anche da USA, Francia e Germania. Bennett disse che entrambe le parti volevano un cessate il fuoco, e che furono le potenze occidentali a fermare questo accordo.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo delle operazioni ibride nell'ambito delle operazioni d'informazione.
Le operazioni ibride sono un mix di guerra politica e metodi di influenza come l'uso di fabbriche di troll/bot e la diffusione di fake news, propaganda e disinformazione.
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In questo thread, mostreremo quattro casi di studio su come gli agenti russi conducono operazioni ibride in tre diversi continenti. Tutti hanno caratteristiche distinte, ma si basano sugli stessi meccanismi, come l'uso dei social media per diffondere il messaggio.
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Le operazioni ibride spesso combinano il mondo reale con scenari orchestrati e pianificati tramite attività online. A volte i sostenitori della Russia tentano di mobilitare le persone per eventi reali come proteste, gonfiandole sui social e siti di fake news.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo di “quinte colonne”: gruppi di persone che indeboliscono e sabotano una nazione o un gruppo dall'interno, di solito per favorirne un'altra o un altro. Le loro attività includono sabotaggio, disinfo e propaganda, spionaggio, e terrorismo.
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Forse il caso più famoso di quinta colonna è il programma "illegals" (clandestini) della Russia. I servizi segreti russi (SVR) hanno addestrato diversi agenti a vivere per un tempo indefinito negli USA. La loro missione era di occupare posizioni di rilievo nella società,…
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…costruire contatti con dirigenti, accademici e politici, e raccogliere e inviare informazioni all'SVR. A questi “clandestini" veniva spesso data l'identità di persone morte e avrebbero dovuto vivere una vita americana normale per non destare sospetti tra la gente comune.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei diversi tipi di contenuti usati per la disinformazione e la propaganda. Le narrazioni possono diventare molto più potenti quando le storie sono supportate da vari tipi di media. Un facile esempio è una notizia accompagnata da immagini.
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Alcuni contenuti sono estremamente semplici da produrre, mentre altri richiedono un ampio set di competenze che vanno dal montaggio video ad algoritmi AI altamente sofisticati.
Li presenteremo brevemente, partendo dal più semplice.
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1) Testo breve: può essere un post su FB/IG o un tweet senza alcun contesto aggiuntivo. Le persone spesso utilizzano estratti di discorsi presi fuori contesto o che raccontano vere e proprie bugie.
I tweet falsi possono anche essere creati con vari generatori online.
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Nella #vatniksoup di oggi continueremo a parlare di fabbriche di troll e manipolazione dei social media, estendendo l'argomento anche ad altre piattaforme.
Lo spazio sui social è costantemente manipolato da attori pagati il cui obiettivo è controllare le narrazioni online.
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La maggior parte delle piattaforme social (se non tutte) affermano che stanno combattendo efficacemente gli account falsi e i bot. Ma questo non è vero: l'industria dei fake account è in piena espansione ed è anche un business molto redditizio.
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Le modifiche apportate a queste piattaforme non hanno cambiato l'industria della manipolazione.
Tra i social più grandi, il Twitter pre-Musk era in realtà il migliore nello sradicare account fake, con VKontakte che gli si avvicinava al secondo posto.
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Nella #vatniksoup di oggi, continueremo a parlare di info ops, disinformazione e propaganda. Il focus sarà sulle fabbriche di troll e sugli “utili idioti”.
Ci concentreremo sulla Russia e le sue azioni, data la loro attualità e le ultime ricerche disponibili.
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Le fabbriche di troll (troll farm) sono gruppi coordinati dal governo o da aziende private composti da troll su Internet che cercano di influenzare l'opinione pubblica e il comportamento all'interno di una società o di una comunità.
Il loro compito principale è quello di…
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…aumentare la diffusione della propaganda e di molestare e ridicolizzare chi la contrasta.
Il rapporto del think tank Freedom House del 2017 sostiene che almeno 30 Paesi hanno i propri eserciti di troll pagati per diffondere propaganda e disturbare il flusso di informazioni.3/15