Prendo a prestito il tweet di Robecchi per dare un volto ad alcuni dei colleghi di Gianni riotta, gente che non si troverà mai nelle condizioni di Assange e fa di tutto per ribadirlo a chi apprezza.
Li metto sotto, tipo album delle figurine dei professionisti,non del giornalismo.
La lettera al NYT del 2 dicembre 1948 in cui Albert Einstein, Hannah Arendt e altri della comunità ebraica condannarono il massacro di Deir Yassin compiuto dagli israeliani, definendoli "fascisti", "nazisti" e "terroristi" nell'ideologia, organizzazione e metodi.
Prima del 7/10⬇️
«[…] nella comunità ebraica predicano un ultranazionalismo, misticismo religioso e superiorità razziale… nel nuovo stato di Israele il Partito della Libertà è per organizzazione, metodi, filosofia politica e azione sociale, strettamente affine ai partiti nazista e fascista.
È nelle sue azioni che il partito terrorista tradisce il suo reale carattere, dalle azioni passate noi possiamo giudicare ciò che farà nel futuro…
Parecchi americani con una reputazione nazionale li appoggiano. È inconcepibile che coloro che si oppongono al fascismo nel mondo,
“Macché squadristi, spedizione punitiva, sionisti”
Roma, 2014 (“prima del 7 ottobre”): ennesima aggressione di una squadraccia nel quartiere ebraico.
Stesso metodo del pestaggio a @rubio_chef e analoga difesa del pacifici: “Le ronde da noi non esistono”
Ma testimonianze e referti
dicono altro: 4 ragazzi camminano dopo una pizza, uno strappa un cartello con scritto “Sharon uno di noi” e “subito ci piombano addosso 15 giovani con mazze da baseball, spranghe di ferro e un martello”
Urlano “da qui non uscite vivi, vi spacchiamo la faccia”
Ci intimano di
inginocchiarci poi di andarcene. Quando tentiamo la fuga iniziano le mazzate”
Li salva l’arrivo del 118.
Refertate dal pronto soccorso contusioni pesanti e una ferita sulla nuca aperta con una mazza.
Singolare (!) il parallelo di pacifici: “Se qualcuno va a togliere una bandiera
Mentana, subito dopo il 7 ottobre, diceva di avere le foto dei bambini decapitati, ma che chiedere di vederle fosse da “negazionisti di Hamas“
La giornalista israeliana che aveva dato la notizia (falsa) ammise poi che le era stata riferita dai soldati che rastrellavano le case e
di non aver visto i corpi.
Lo stesso per gli stupri di massa, riferiti da Netanyahu al Presidente Biden. Ma di fronte all’assenza di evidenze, il Los Angeles Times pubblicò la smentita. A ruota le “grandi e indipendenti” agenzie di stampa italiane rilanciarono che era un falso.
Ma ormai la macchina della disinformazione era partita.
Tuttavia, il direttore di Repubblica Molinari, nonostante le smentite, diffuse ugualmente la notizia come vera parlando di un “Male che si manifesta decapitando e bruciando bambini inermi”.
E non sono sviste ed errori, è un
Thread lungo, ma quasi muto. Lascio parlare loro, la grande famiglia della “solidarietà” a maumol, unita finalmente nella lotta ai “veri fascisti”!
Iniziamo col pacato Ignazio, paladino da tempi molto sospetti della “libertà di espressione”.
Poi lui, quello che ha amici rinascimentali che i giornalisti scomodi li fanno entrare in albergo con le valigie e uscire nelle valigie, che parla di squallore e violenza, senza risparmiarci l’immancabile citazione di Pasolini alla “tanto non mi può rispondere”.
Poi il fedele Filippo, uno che del servilismo ha fatto ragione e metodo di vita, che spiega che è triste e pericoloso non usare i suoi stessi valori e manifestare il dissenso. Ovviamente mettendoci di mezzo la parole d’ordine “antisemitismo”.
A sinistra nella foto Alessandro Amadori, già Consigliere della Vice Presidenza del Consiglio con salvini, l’esperto che valditara ha ora incaricato di coordinare il progetto sull'educazione alle relazioni nelle scuole.
Sotto una carrellata delle sue idee e pubblicazioni anche
sulla violenza di genere.
Qui la tesi dominante è che i dati sui femminicidi sono fuorvianti poiché anche le donne sanno essere dominanti e, soprattutto, cattive. Insomma, non sono vittime, ma fanno soffrire gli uomini e quello che succede loro o è conseguenza di questo.
Qui c’è proprio una tesi complottista: il rischio che la società patriarcale venga soppiantata da una ginarchica, come esito dello scontro fra maschile e femminile, in cui ogni genere sessuale sta combattendo con la propria specifica cattiveria.
Questo rischia di demolire il
Di Genova 2001 volevano che ricordassimo solo le botte, la violenza, i fumogeni, il caos, un po’ come monito, un po’ perché non si parlasse del motivo vero per cui tanta gente era lì.
Che era lì per dire no alle scelte economiche che concentrano il potere nelle mani di pochi e
che antepongono la logica del profitto e del consumismo alla salvaguardia della vita, della dignità umana, della salute e dell'ambiente, no a nuove inutili guerre, no al collasso climatico, no alle sperequazioni tra livelli salariali, no alle grandi disuguaglianze indotte dal
neoliberismo, no agli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici.
Chiedeva tutela e riconoscimento dei diritti dei lavoratori, rispetto per la vita, di iniziare a considerare la questione dei migranti secondo logiche umane, di parlare della crisi dei sistemi sanitari e