In questi giorni di ferie estive, il senatore pillon, evidentemente libero da impegni istituzionali e da banchetti talebani dei pro vita, ha scritto un trattatello su Imane Khelif, la sua più recente ossessione.
Voglio dedicargli un piccolo thread.
La storia inizia il 30 luglio.
Non commenterò le parole del pillon, non serve, lui dice tutto.
Ieri, l’ultimo, ma credo non il conclusivo, in cui si preoccupa un po’ per quelli che Imane Khelif sta denunciando per le infamie che hanno detto su di lei.
Simo, pensa che bello sarebbe poter condividere la prigione con Musk e Rowling!
Purtroppo a questa meravigliosa storia d’amore manca il capitolo in cui Simo fa anche sfoggio di qualche sua competenza medica, ma purtroppo l’odio dei “sinistri” gliel’ha fatto togliere. Ma io voglio far onore alla sua Conoscenza e lo rimetto.
Dal 30 luglio a oggi, non c’è stato giorno in cui Simo non abbia dedicato un pensiero a Imane, anche più volte in una giornata.
E nemmeno una menzione d’onore, per questo piccolo odiatore spacciatore di fango e fake, dategli un piccolo premio, @ImaneKhelif @BoudiNabil
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“I palestinesi sono scarafaggi drogati in una bottiglia”, Gen. Rafael Eitan, 1983
“I palestinesi non esistevano”, Golda Meir, 1969
“I palestinesi sono bestie che camminano su due gambe”, Menachem Begin, 1982
“I palestinesi sono come animali, non sono umani”, Eli Ben Dahan, 2013
“Stiamo combattendo contro gli animali”, Ministro Difesa israeliano Yoav Gallant, 2023
“L’’obiettivo è una nuova Nakba! Una Nakba che oscurerà quella del 1948”, Ariel Kallner, 2024
“La retorica secondo cui i civili non sono coinvolti è assolutamente non vera”, Isaac Herzog, 2024
“Netanyahu, annientali, annientali… annientali tutti!”, Nikki Haley, 2023
“Fate quello che diavolo va fatto: radete al suolo Gaza”, Lindsey Graham, 2023
Da prima del 7 ottobre, e anche della fondazione di Israele, il linguaggio sionista-israeliano è sempre stato quello del
Prendo a prestito il tweet di Robecchi per dare un volto ad alcuni dei colleghi di Gianni riotta, gente che non si troverà mai nelle condizioni di Assange e fa di tutto per ribadirlo a chi apprezza.
Li metto sotto, tipo album delle figurine dei professionisti,non del giornalismo.
La lettera al NYT del 2 dicembre 1948 in cui Albert Einstein, Hannah Arendt e altri della comunità ebraica condannarono il massacro di Deir Yassin compiuto dagli israeliani, definendoli "fascisti", "nazisti" e "terroristi" nell'ideologia, organizzazione e metodi.
Prima del 7/10⬇️
«[…] nella comunità ebraica predicano un ultranazionalismo, misticismo religioso e superiorità razziale… nel nuovo stato di Israele il Partito della Libertà è per organizzazione, metodi, filosofia politica e azione sociale, strettamente affine ai partiti nazista e fascista.
È nelle sue azioni che il partito terrorista tradisce il suo reale carattere, dalle azioni passate noi possiamo giudicare ciò che farà nel futuro…
Parecchi americani con una reputazione nazionale li appoggiano. È inconcepibile che coloro che si oppongono al fascismo nel mondo,
“Macché squadristi, spedizione punitiva, sionisti”
Roma, 2014 (“prima del 7 ottobre”): ennesima aggressione di una squadraccia nel quartiere ebraico.
Stesso metodo del pestaggio a @rubio_chef e analoga difesa del pacifici: “Le ronde da noi non esistono”
Ma testimonianze e referti
dicono altro: 4 ragazzi camminano dopo una pizza, uno strappa un cartello con scritto “Sharon uno di noi” e “subito ci piombano addosso 15 giovani con mazze da baseball, spranghe di ferro e un martello”
Urlano “da qui non uscite vivi, vi spacchiamo la faccia”
Ci intimano di
inginocchiarci poi di andarcene. Quando tentiamo la fuga iniziano le mazzate”
Li salva l’arrivo del 118.
Refertate dal pronto soccorso contusioni pesanti e una ferita sulla nuca aperta con una mazza.
Singolare (!) il parallelo di pacifici: “Se qualcuno va a togliere una bandiera
Mentana, subito dopo il 7 ottobre, diceva di avere le foto dei bambini decapitati, ma che chiedere di vederle fosse da “negazionisti di Hamas“
La giornalista israeliana che aveva dato la notizia (falsa) ammise poi che le era stata riferita dai soldati che rastrellavano le case e
di non aver visto i corpi.
Lo stesso per gli stupri di massa, riferiti da Netanyahu al Presidente Biden. Ma di fronte all’assenza di evidenze, il Los Angeles Times pubblicò la smentita. A ruota le “grandi e indipendenti” agenzie di stampa italiane rilanciarono che era un falso.
Ma ormai la macchina della disinformazione era partita.
Tuttavia, il direttore di Repubblica Molinari, nonostante le smentite, diffuse ugualmente la notizia come vera parlando di un “Male che si manifesta decapitando e bruciando bambini inermi”.
E non sono sviste ed errori, è un
Thread lungo, ma quasi muto. Lascio parlare loro, la grande famiglia della “solidarietà” a maumol, unita finalmente nella lotta ai “veri fascisti”!
Iniziamo col pacato Ignazio, paladino da tempi molto sospetti della “libertà di espressione”.
Poi lui, quello che ha amici rinascimentali che i giornalisti scomodi li fanno entrare in albergo con le valigie e uscire nelle valigie, che parla di squallore e violenza, senza risparmiarci l’immancabile citazione di Pasolini alla “tanto non mi può rispondere”.
Poi il fedele Filippo, uno che del servilismo ha fatto ragione e metodo di vita, che spiega che è triste e pericoloso non usare i suoi stessi valori e manifestare il dissenso. Ovviamente mettendoci di mezzo la parole d’ordine “antisemitismo”.