Partendo da questo spunto di @LucaPicotti , pongo una domanda: perché il turismo è diventato un settore trainante in Italia, tanto da venir esaltato dalla classe politica come il "petrolio della nazione" (cit. del ministro Daniela Santanchè)? Cerchiamo di esaminare qualche
elemento utile: 1) L'Italia, proprio per le sue bellezze storiche e naturali, si presta a fungere da polo attrattore per la massa di turisti in crescita a livello globale. Un fenomeno che decenni fa era decisamente limitato e che ora
2/10
Fonte grafico: Istituto Demoskopika
grazie alla globalizzazione, alla crescita dei voli low-cost e all'industrializzazione dei Paesi emergenti, sta aumentando drasticamente. Questo "crea" la domanda e la spinta per avviare nuove attività turistiche. 2) La classe dirigente italiana non ha più una politica
3/10
industriale-economica-scientifica-culturale di lungo termine. Cosa che alimenta il declino da più di 40 anni. Si sfrutta l'eredità accumulata dal passato, si conserva ancora una base industriale nel Nord - fatta quasi tutta da Pmi &
4/10
Stabilimenti dell'Aermacchi nel 1951
poche grandi imprese -, e si va avanti con scarsa innovazione, lontani dalla frontiera tecnologica, scientifica, etc. Possiamo tranquillamente dire che la classe dirigente, salvo qualche rara personalità, non ha più un'idea di nazione e quindi un'idea del futuro. 3) Uno
5/10
Stato che investe poco in Ricerca & Sviluppo - ingolfato da vecchie corporazioni, lobby, leggi assurde e burocrazia bizantina - favorisce inevitabilmente la fuga dei talenti e accelera il crollo culturale. Questo mina ancora di più i settori
6/10
Una notizia che non allarma...
tecnologici che richiedono forti investimenti, visioni strategiche e piani concreti di lungo termine. Il turismo invece non richiede tutto questo 4) La rendita accumulata, in combinazione con il pesantissimo invecchiamento demografico, sfavorisce i grandi cambiamenti
7/10
strutturali, le nuove visioni innovative e spinge le persone a sfruttare il patrimonio esistente, invece di investire in nuove conoscenze e "frontiere". L'accumulo di immobili di proprietà, complice l'avvento di Airbnb, etc, garantisce una
8/10
Grafico del Corriere della Sera
rendita generata dalla "turistificazione" di molte località... Aggiungiamoci anche la crisi economica che colpisce la classe media e medio-bassa, spingendola ad arrotondare con questo sistema. 5) Ci sono anche altri elementi legati alle trasformazioni culturali e alle
9/10
conseguenze di lungo termine della pandemia. Come se ne esce? Ci sono tante soluzioni tecniche, ma manca un'élite pensante, manca una visione profonda, mancano - per ora - le menti in grado di avviare un nuovo ciclo storico, politico, culturale, adatto per questo secolo.
10/10
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Piccolo esempio dei reali rapporti di forza fra gli USA e i membri dell'Unione Europea... Il ministro degli esteri polacco, Radosław Sikorski, si lamenta della possibile inaffidabilità di SpaceX, ricevendo come risposta un brutale ammonimento da Elon Musk. Poi
1/7
successivamente arriva un commento sprezzante del segretario di Stato americano, Marco Rubio, che invita il "vassallo" a ringraziare le capacità tecnologiche dell'Impero. Ed infatti, capita l'antifona, Radosław Sikorski si piega e ringrazia il supporto americano... Questo
2/7
piccolo scambio in mondovisione (come quello ben più plateale e scenico, avvenuto fra Zelensky, Trump e Vance) rivela molte cose: 1) L'abbandono dell'ipocrisia di facciata delle precedenti amministrazioni USA a favore di un'evidente diplomazia muscolare 2) La scarsa
3/7
La politica internazionale con le modalità di "The Apprentice"... Ma la politica estera non funziona così e non si fa cosi.
Verso la fine dell'incontro fra la leadership americana e il presidente ucraino Zelensky, Trump afferma: <<Questo sarà
1/9
Il video di Trump su Gaza...
fantastico mediaticamente. Ve lo dico>>. Proprio questa frase rivela, più di ogni altra cosa, il profondo cortocircuito che si è innestato nella politica occidentale, dove intrattenimento spicciolo, politica sbrigativa, battute ad effetto, polemiche virali e atteggiamenti
2/9
tenuti apposta per esaltare la propria tifoseria, sono ormai la pratica quotidiana. Qualsiasi serio paletto è saltato per aria e il figlio di Trump rilancia tranquillamente post infantili, seguendo le orme del padre nell'intrattenimento vorticoso senza responsabilità,
La Russia sarebbe collassata. Il Pil russo doveva crollare dell'11,2%. Avrebbe fatto la fine dell'URSS... Nulla di tutto questo è mai accaduto. Anzi, passati 3 anni dall'inizio del più violento conflitto del XXI sec. il regime di Putin è ancora qui, la Russia avanza e viene
1/12
ora invitata ai grandi tavoli dal suo diretto avversario: gli USA. Nel flusso enorme di notizie, propaganda e dichiarazioni politiche spesso la memoria si perde via, ma nel 2022 erano in tanti, come Mario Draghi, a pensare che la Russia sarebbe finita in fretta a KO contro
2/12
il ben più ricco e potente Occidente. Draghi e altri, fra giornalisti, politici e analisti, si basavano su tutta una serie di previsioni dell'FMI, della Banca Mondiale e altri enti che pronosticavano il crollo russo. Previsioni sistematicamente sbagliate, che venivano
Che fine farà il presidente ucraino Zelensky?
Ogni giorno che passa la sua posizione politica diventa sempre più fragile, instabile, con una parte degli alleati allo sbando (Paesi europei) e un'altra (gli USA) che lo considera ormai una figura di secondo piano, da
1/15
trattare malamente. Le critiche di Zelensky rivolte a Trump hanno scatenato la furia dell'imperatore d'oltreoceano, specialmente quando il suddetto è un personaggio assai narcisista e permaloso. Zelensky si trova in notevole difficoltà, schiacciato dall'andamento negativo
2/15
della guerra e la nuova volontà americana di raggiungere un accordo complessivo con la Russia, che vada ben oltre la questione bellica. Viene in mente a tal proposito la famosa battuta di Kissinger espressa nel 1968 durante il conflitto del Vietnam, che rivela la feroce
<< Le spese militari devono aumentare oltre il 3% del Pil >>: per l'Italia vorrebbe dire passare dai circa 32 miliardi odierni a oltre 64 miliardi di euro spesi ogni anno per la Difesa. Praticamente più del doppio... In quanto tempo? Come? Spesi esattamente in cosa? Nel
1/10
frattempo il presidente Trump, da affarista spregiudicato, ha già chiesto di alzare al 5% del Pil, in modo da costringere gli alleati ad aumentare le commesse militari verso gli USA. Quindi le pressioni sui membri della NATO proseguiranno, come ha fatto
2/10
Fonte: Askanews
capire il ministro Crosetto. Tempi turbolenti= - burro, + cannoni. Ma questo viene proposto in un Paese in declino, con l'economia al palo, il debole welfare state che cade a pezzi e il governo che sostanzialmente non trova soldi per la ricerca & i giovani. Si chiede il
L'Ucraina, la telefonata Trump-Putin, le dichiarazioni del Segretario alla Difesa Pete Hegseth, le reazioni imbarazzate dei leader europei, fanno venire in mente il famoso motto attribuito a Kissinger: <L'America non ha amici o nemici permanenti, solo interessi>. Attribuito
1/5
fra l'altro erroneamente, in quanto la citazione originale è dell'ex premier britannico Henry John Temple (Lord Palmerston) pronunciata quasi 2 secoli fa. Ma la brutale "realpolitik" espressa dalla frase fa ora capolino nel discorso mediatico occidentale, suscitando
2/5
pesanti reazioni nel continente europeo dove per 3 anni era stata imposta da diversi leader, analisti e mass media, una narrazione massimalista con paragoni legati alla II guerra mondiale, alla lotta contro il III Reich (fra l'altro paragone usato recentemente da
3/5