Il polverone mediatico sollevato dal ritrovamento dei cadaveri di 6 ostaggi israeliani a Gaza che, secondo Tel Aviv, sarebbero stati uccisi da Hamas, dovrebbe tener conto di alcune cose sistematicamente taciute. 1/4 theguardian.com/world/article/…
In primo luogo, Netanyahu ha sabotato per mesi i negoziati sul cessate il fuoco, mettendo deliberatamente a rischio la vita degli ostaggi israeliani, mentre proseguiva lo sterminio di palestinesi nella Striscia. 2/ haaretz.com/israel-news/20…
L’ultima decisione di Netanyahu, in ordine di tempo, è stata di anteporre la permanenza dell’esercito israeliano nel corridoio Philadelphia al confine con l’Egitto alla vita degli ostaggi stessi, di fatto garantendo il fallimento dei negoziati. 3/ timesofisrael.com/asked-to-decid…
Secondariamente, i massacri quotidianamente commessi da Israele continuano ad essere di una scala incommensurabilmente superiore alle presunte uccisioni compiute da Hamas. 4/4
Come mai, dopo quasi 11 mesi di sterminio ininterrotto, Israele accetterebbe di implementare “pause umanitarie” a Gaza per permettere una campagna di vaccinazione dei bambini palestinesi contro la polio? Non certo per salvare i bambini palestinesi. 1/6 bbc.com/news/articles/…
Il ceppo di polio rilevato a Gaza è un virus attenuato derivante da una precedente campagna vaccinale. Circolando in una popolazione non più completamente vaccinata, e provata dalla guerra, come quella di Gaza, il virus può mutare diventando pericoloso. 2/
I soldati israeliani di ritorno da Gaza possono facilmente trasmettere il virus in patria. In Israele ci sono almeno 175.000 bambini esposti al virus, i figli degli haredim i quali sono esentati dalla vaccinazione a causa della loro opposizione religiosa. 3/
Kursk: invasione del territorio russo pianificata dall’Occidente?
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Sebbene le tesi più trionfalistiche della stampa occidentale sostengano che l’incursione ucraina a sorpresa nell’oblast di Kursk rappresenti un punto di svolta nella guerra, non ci sono elementi concreti che facciano presagire un simile esito. 2/ thetimes.com/world/russia-u…
L’episodio segna tuttavia una pericolosa escalation nella misura in cui vi sono indicazioni che alcuni paesi occidentali abbiano direttamente partecipato alla pianificazione e realizzazione dell’invasione di un pezzo di territorio russo.
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Trump & Vance: disimpegno dall’Ucraina, guerra in Medio Oriente?
Dall’addio di Biden al discorso di Netanyahu al Congresso, all’incognita Trump, il futuro appare incerto…
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Ancora una volta, la scorsa settimana, Washington è tornata sotto i riflettori dell’attenzione internazionale. Al centro di tale attenzione, però, è la crisi che si sta dipanando ai vertici della prima superpotenza mondiale.
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Innanzitutto, l’improvvisa quanto singolare decisione del presidente Biden di rinunciare alla propria ricandidatura alle presidenziali dopo che soltanto la sera prima aveva twittato “sono le elezioni più importanti della nostra vita. Ed io le vincerò” 3/
Dopo 10 mesi di genocidio e massacri di bambini a Gaza, Israele improvvisamente inorridisce per il massacro (terribile, ma non è chiarissimo chi sia stato) di bambini drusi avvenuto a Majdal Shams, nel Golan illegalmente occupato da Israele. 1/6 apnews.com/article/lebano…
La reazione israeliana è ipocrita come quella che sbandierò ai quattro venti il ferimento di una bambina beduina (comunità costantemente discriminata da Israele) in occasione della rappresaglia missilistica iraniana dello scorso aprile.
Anche gli USA condannano duramente l’accaduto, apparentemente dimenticando di fare altrettanto per il concomitante e ininterrotto massacro di civili a Gaza. 3/
Dopo il 75° vertice NATO: verso l’irreversibile distruzione dell’Ucraina
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L’elemento forse più rilevante del 75° vertice NATO compare nel 16° paragrafo della Dichiarazione conclusiva, dove si definisce “irreversibile” il percorso dell’Ucraina verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l’adesione alla NATO. 2/ nato.int/cps/en/natohq/…
Il ricorso all’aggettivo “irreversibile” è finalizzato a garantire 2 esiti importanti l’Alleanza: 1) il prolungamento della guerra, poiché lo status neutrale dell’Ucraina, elemento chiave delle richieste russe, viene automaticamente escluso dagli scenari possibili.
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La persuasione che la competizione fra grandi potenze sia un gioco a somma zero ispira le scelte dell’élite politica americana e della componente atlantista di quella europea. 2/
In base a questa visione, gli USA e i loro alleati nel vecchio continente (in posizione molto subordinata, a dir la verità) devono compiere ogni sforzo per preservare l’egemonia americana ed occidentale su un mondo sempre più insofferente ai diktat di Washington.
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