Tra le storie del mio libro Geopolitica dell’intelligenza artificiale, ce n’è una che voglio anticipare oggi, 7 ottobre. Sapete che circa il 13% dei dipendenti di NVIDIA è in Israele e che spesso la CFO Colette Kress inizia le giornate parlando coi manager israeliani? Thread 1/n
Perché? La risposta è: Eyal Waldman. Il 7 ottobre 2023, Waldman è in vacanza a Bali ma deve tornare subito in patria. La ragione è facile da immaginare ma prima dobbiamo raccontare la storia di Waldman. 2/n
Nato nel 1960, Waldman è un esempio vivente della cosiddetta "nazione startup", l’ecosistema tecnologico israeliano in cui la ricerca si fonde con la capacità imprenditoriale, in modo seriale. 3/n
Dopo il servizio militare, Waldman si iscrive al Technion, dove studia ingegneria chimica e dopo si trasferisce a informatica. Inizia a lavorare per Intel. Nel 1993, l’anno della fondazione di NVIDIA, anche Waldman fa il salto e diviene un imprenditore. 4/n
Fonda Galileo. “Eravamo 4-5 ragazzi in garage”. Creano un’azienda di semiconduttori per le telecomunicazioni, venduta nel 2000 a Marvell per 2,7 miliardi di dollari. Waldman non si ferma qui: è appunto un imprenditore seriale. 5/n
Coi colleghi di Intel fonda in Galilea, a Yokneam, Mellanox Technologies. Siamo nel 1999: altro anno importante della “vita parallela” di NVIDIA, che si quota in borsa. 6/n
Cosa fa Mellanox? In sintesi, sviluppa soluzioni basate su Ethernet e InfiniBand, due protocolli di interconnessione di rete fondamentali per la trasmissione di dati tra server e sistemi di archiviazione. 7/n
InfiniBand, introdotto da Mellanox, è una tecnologia chiave per migliorare la larghezza di banda e ridurre la latenza nei supercomputer e nei data center. Mellanox vive e cresce – molto – tra USA e Israele. Si quota al Nasdaq nel 2007. 8/n
Mellanox collabora con aziende come IBM, Microsoft e Oracle, fornendo soluzioni di interconnessione avanzate per le loro infrastrutture cloud e di supercalcolo. Nella sua crescita, Mellanox acquista varie altre aziende dell’ecosistema israeliano. 9/n
I prodotti di Mellanox sono utilizzati da alcuni dei supercomputer più avanzati al mondo, inclusi quelli del Los Alamos National Laboratory e del Wuxi in Cina. 10/n
Le soluzioni Mellanox vengono adottate anche da leader del settore cloud come Amazon Web Services e Alibaba, contribuendo alla crescita delle loro capacità di calcolo. 11/n
Nel 2015, il gigante cinese Baidu elogia Mellanox per le sue soluzioni di interconnessione, essenziali per i suoi obiettivi tecnologici. Waldman conosce dagli inizi startup come ByteDance e OpenAI. 12/n
Mellanox ottiene riconoscimenti importanti negli USA per le sue soluzioni di rete, diventando partner chiave del Dipartimento dell’Energia e della NASA. Avendo clienti sia negli USA che in Cina, ha dovuto navigare il clima della guerra tecnologica. 13/n
Nel mentre, Waldman promuove attivamente la collaborazione tecnologica tra israeliani e palestinesi: apre operazioni di Mellanox in Palestina, impiega ingegneri palestinesi. Il suo slogan è: “Dobbiamo smettere di ammazzarci a vicenda”. 14/n
2016. Waldman va a Ramallah a parlare con vertici e dipendenti di ASAL, azienda palestinese a cui ha dato in outsourcing alcune attività. Mentre passa per il checkpoint, Waldman dice: “Non ho paura. Sono i nostri vicini. Dobbiamo fare la pace, e si fa la pace coi nemici”. 15/n
2017. Mellanox affronta le pressioni dell’azionista attivista Starboard Value, che sollecita un cambio di strategia per migliorare i rendimenti. Mellanox esplora la possibilità di una vendita nel 2018. 16/n
A competere per Mellanox c’è anche Intel, azienda radicata dal 1974 in Israele e dove Waldman ha iniziato la sua carriera. Ma c’è un’intesa, un feeling con qualcun altro: con Jensen Huang. 17/n
NVIDIA acquista Mellanox per 7 miliardi di dollari. La transazione è completata nel 2020, dopo complessi passaggi antitrust. La storia dell’incredibile ascesa recente di NVIDIA nei data center è anche la storia di questa fondamentale acquisizione. 18/n
Mellanox diviene parte integrante di NVIDIA. Waldman, d’accordo con Jensen, decide di non restare nell’azienda. È abituato a essere il capo e vuole dedicarsi ai suoi investimenti ma vuole anche fare politica a modo suo, protestando contro Netanyahu. 19/n
Il talento di Mellanox, oltre ai suoi prodotti, è comunque un fattore fondamentale per NVIDIA. Un solo esempio: Michael Kagan, co-fondatore di Mellanox, è dal 2020 Chief Technology Officer di NVIDIA. 20/n
Siamo giunti al 7 ottobre 2023. Waldman cerca di tornare più in fretta che può dall’Indonesia. Nessuno riesce a trovare sua figlia Danielle, che insieme al ragazzo Noam Shai si trovava al festival musicale Supernova. 21/n
Con tutte le sue risorse, l’artefice di Mellanox insegue un segnale di emergenza per rintracciare la figlia. Ma tutto è già accaduto. Col suo seguito può solo trovare le auto crivellate dai colpi e i cadaveri di Danielle Waldman e Noam Shai. 22/n
Dopo la tragedia, Waldman non si è fermato. Racconta la sua storia e investe. Ha ricevuto l’Israel Prize, nonostante le polemiche per le sue critiche al governo. Continuerà a fare politica. La storia odierna dell’intelligenza artificiale è anche la storia di Eyal Waldman. 23/23
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Un’idea originale su Elon Musk e l’Italia. Perché vendere Comau a Musk. Lungo thread su “Comausk”. 1/27
Il futuro di Comau mi è da tempo parso un tema di interesse nazionale. Ne discutevo già in una vecchia lezione del 2018 al Sistema di Informazione sulla Sicurezza della Repubblica, poi raccolta nel volume del DIS sul golden power. 2/27
Comau è un’azienda italiana importante, per storia e settore. La robotica e l’automazione industriale sono cose di cui parliamo relativamente poco, ma su cui abbiamo ancora capacità scientifiche e imprenditoriali significative. 3/27
Come mai OpenAI continua a registrare una fuga dei suoi principali talenti, da ultima Mira Murati, mentre porta avanti da molti mesi un nuovo round di investimenti? Qualche osservazione (più in esteso nel mio nuovo libro in uscita a ottobre) 1/
L'ascesa di OpenAI è un grande evento globale degli ultimi anni. Non va mai dimenticato che OpenAI è un'idea di Elon Musk, per contrastare il dominio di Google nell'intelligenza artificiale, dopo l'acquisizione di DeepMind (2/)
Musk immagina OpenAI come una no profit e questa natura diviene un modo per attrarre i ricercatori e per motivarli, anche in termini strumentali (3/)
Finalmente ho visto Oppenheimer. Nolan ha portato milioni di persone a interessarsi di fisica e sicurezza nazionale per tre ore di film, con un incasso globale che arriverà a circa 900 milioni. Un piccolo thread per raccontare alcuni libri e spunti sul mondo del film. (1/16)
American Prometheus (2005) è il vincitore del Pulitzer da cui Nolan trae il film. Il libro deriva da un lavoro di decenni dello storico Martin J. Sherwin, concluso grazie alla collaborazione con Kai Bird. Sherwin muore nel 2021, poco dopo aver saputo del film. (2/16)
Un libro ancora più bello è quello del 1986 di Richard Rhodes, tradotto anni fa in italiano. Il libro di Rhodes spicca per la descrizione della fisica dell’epoca e per lo spazio dato alle iniziative del Generale Groves. Rhodes scriverà libri sull’energia per tutta la vita. (3/16)
Guido Carli, morto 30 ani fa, è una grande personalità della storia d’Italia. Per i ruoli che ha ricoperto e per il suo racconto degli eventi. Per questo è utile riprendere alcuni aspetti della sua figura, oggi ricordata dal presidente Mattarella 1/20 quirinale.it/elementi/84255
Allievo di Marco Fanno, dagli anni ’30 a Maastricht Carli ha accompagnato lo sviluppo economico italiano in moltissime vesti: ministro, senatore, dirigente, presidente degli industriali, educatore, negoziatore, commentatore. “Grand commis” a tutto tondo 2/20
Fu fondamentale, ovviamente, il suo mandato come governatore della Banca d’Italia dal 1960 al 1975. Nella figura di Carli, oltre agli incarichi pubblici vissuti con riserbo, c’è anche l'idea dell’intellettuale pubblico, e all’incrocio con le classi dirigenti di varie epoche 3/20
Prima di dare il nome alla “Legge di Moore”, Gordon Moore – morto ieri 24 marzo, a 94 anni – era un bambino introverso che adorava la chimica e le esplosioni. Dopo il PhD in chimica a Caltech, nella sua vita si alternano ricerca e impresa (1/14)
Moore è un ricercatore che ha avuto la fortuna e la determinazione di vivere e costruire in prima persona l’industria dei semiconduttori, che ha cambiato il mondo e ha plasmato l’era digitale (2/14)
Nella “trinità” di Intel, l’azienda da lui co-fondata nel 1968, Moore – l’unico californiano – è senz’altro quello che ha costruito un profilo più da da pensatore, rispetto agli altri leader Robert Noyce e Andy Grove (3/14)
Thread. Ho deciso di scrivere di Demis Hassabis (domani sul prossimo @limesonline) quando quest’estate ho ascoltato una sua conversazione in cui diceva di leggere Spinoza di notte. Mi sono chiesto: se la tira oppure fa sul serio? Risposta: fa molto sul serio, perché gioca (1/13)
Hassabis, co-fondatore e ad dell’azienda di intelligenza artificiale DeepMind, è stato un giovanissimo campione di scacchi, e la passione per il gioco è l’ordito della sua storia (2/13)
Nasce in Inghilterra da padre greco cipriota e madre singaporiana. A scuola lo prendono in giro per i suoi tratti asiatici. Gira il mondo, bambino, per i tornei di scacchi. Durante uno di essi, pensa che l’intelligenza del gioco può essere applicata ai problemi scientifici (3/13)