Salari italiani mediamente al palo da decenni, ma zero reazioni sostanziali & decisive. Questo grafico, o altri grafici con numeri simili, sono stati molto condivisi sui social negli ultimi mesi. Ma come sempre, dopo il brevissimo furore
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Grafico di @Maps_interlude
online, il nulla. Qua non è solo colpa della politica, dei mass media o delle élite che hanno impostato la traiettoria della Repubblica italiana verso il declino irreversibile. C'è qualcosa di più profondo che paralizza i cambiamenti necessari e riguarda la questione
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dell'eredità generazionale. In questo caso non parlo dei Boomer o Gen X, né dei professionisti con stipendi elevati o dei ceti più ricchi. Parlo di molti giovani lavoratori, fra i 30 e 40 anni, che nonostante stipendi non proprio eccellenti, tollerano più che volentieri la
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situazione attuale. Qua nella bolla su Twitter/X ci concentriamo spesso sugli scontenti o su quelli che soffrono, ma allo stesso tempo nel Paese c'è una vasta fetta di giovani che stanno economicamente bene. Ogni 2x3 escono ricerche, sondaggi, etc, sul mondo del
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lavoro e non si può ignorare questa massa consistente che se la cava e ha meno preoccupazioni. E che quindi è meno incentivata a cambiare lo status quo. Grazie all'enorme eredità famigliare (case, liquidità, auto, etc), che costituisce un importante cuscinetto, anche molti
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precari preferiscono attendere varie opportunità, invece di reagire ferocemente contro il declino. Abitando vicino alla regione più ricca d'Italia, dove tanti membri della Gen Z/Millennials si trasferiscono per le opportunità lavorative, ho
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Grafico di @Ruffino_Lorenzo
potuto constatare di persona che a diversi giovani della crisi dei salari, dei rincari, etc, fondamentalmente non gliene frega niente. Spesso lavorano nel mondo corporate. Spesso hanno dietro la protezione economica dei genitori. Spesso hanno ereditato appartamenti o
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case dei nonni, e quindi affitto & mutuo non sono un problema. Parlo di classe media, non alta. Anzi, piccola osservazione sociologica che non fa statistica: ogni volta che si accennano i problemi del Paese, alcuni sbuffano, altri si annoiano, altri ancora vedono solo
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un menagramo pessimista. In una società individualista, inchiodata sul presente, parlare del futuro collettivo spesso da psicologicamente fastidio. Specialmente se non si prospetta un bel futuro. Ho scritto questo per ricordare che anche fra tanti giovani c'è una forte
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difesa dello status quo (nonostante gli allarmi degli esperti e le lamentele di chi soffre davvero) e che quindi lo scontro generazionale, in realtà, è molto meno marcato di quel che si pensi. L'eredità famigliare pesa e questa alimenta ulteriori diseguaglianze/fratture.
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< Alzare l'età pensionabile a 70 o 75 anni >. Di fronte alla gravissima crisi demografica italiana, spesso si sente dire che una delle "soluzioni" per garantire la stabilità del Paese sarà questa. Voglio però far riflettere
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Grafico con i dati molto ottimistici dell'ISTAT
su una cosa, partendo da un episodio che ho visto personalmente stamattina: davanti a me in coda una pensionata, età circa fra i 65/70 anni, che ha paralizzato lo sportello per vari minuti, perché incapace e lenta a gestire un'app sullo smartphone. Una cosa comune e
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normale per tanti anziani, che non possono avere la prontezza, la flessibilità e le capacità di gestire i device tecnologici di un adulto o di un giovane. Poi si, c'è l'eccezione con il nonno "smart" che tutto impara, ma nella realtà gli anziani hanno enorme difficoltà a
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La favola del lupo (Netanyahu) e l'agnello (il popolo libanese) di Fedro, versione mediorientale. Il leader israeliano invita i libanesi a far fuori Hezbollah, scaricando su di loro la responsabilità della guerra che verrà e facendo intuire che il loro Paese farà la fine
della striscia di Gaza. Un messaggio in lingua inglese, rivolto ad un pubblico internazionale, dove il premier chiude il discorso promettendo pace & prosperità... Cose di cui non gliene frega assolutamente nulla. Anzi la presenza e gli attacchi di Hezbollah, dal suo punto di
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vista, sono un ottimo pretesto per proseguire con il nuovo step bellico e assicurarsi il continuo "stato di emergenza" all'interno di Israele. Netanyahu è il politico più furbo, potente, spietato e longevo dell'élite israeliana, in azione dal lontano 1993. Nel corso della
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Quando inizia la tragedia? Con la "dichiarazione Balfour" del 1917? Con le successive reazioni arabe? Oppure torniamo a fine 1800, fra i pogrom europei, le varie
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Grafico sulle vittime, dal 1987 al 2021, che impallidisce di fronte alla brutale escalation da ottobre 2023
aliyah e l'ascesa del sionismo con Theodor Herzl? Se no facciamo un salto nel 1948 con l'istituzione dello Stato di Israele o più avanti con l'intensificarsi della rivolta palestinese negli anni '60 e '70. Arrivano poi Hamas, gli Accordi di Oslo, l'espansione delle colonie
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israeliane, gli attentati terroristici negli anni '90/2000, le operazioni militari di IDF, fino ai giorni nostri, in una spirale senza fine. Probabilmente il più complesso conflitto in corso, dove - semplificando - si intersecano 4 dinamiche: 1) Il conflitto fra Israele e
Uno dei tanti grafici che descrivono la discesa dell'Italia verso l'instabilità generale, grazie al notevole invecchiamento della popolazione (età media 46,6 anni, 2a nazione più vecchia al mondo). Il periodo decisivo sarà soprattutto dal 2030 in
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Grafico del Corriere
poi quando una serie di trend raggiungeranno il culmine, in mezzo ai rapidi cambiamenti globali. Ovviamente siamo in compagnia di altri "vecchi" Paesi, che man mano perderanno lavoratori o avranno lavoratori estremamente anziani. Dopo anni e anni di silenzio mediatico,
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politico e sociale (anche per manifesta ottusità ideologica/culturale delle varie forze politiche), ora sta suonando l'allarme anche nelle alte sfere. Infatti il presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli, ha già fatto balenare la possibilità che l'età pensionabile verrà
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Ipotizziamo lo scenario più estremo: gli israeliani attaccano su larga scala l'Iran per fermare definitivamente il programma nucleare iraniano e azzoppare le capacità belliche dell'avversario. Ovviamente da soli non hanno i mezzi, né le forze, per condurre un attacco del
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genere. Quindi hanno bisogno del pieno supporto militare, logistico, etc, da parte degli americani. Quindi il via libera da parte degli
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Foto dell'8 settembre 2024, con il generale americano Michael Erik Kurilla e il capo di stato maggiore dell'IDF Herzi Halevi
apparati statunitensi. I quali fino ad ora hanno sempre rigettato questo tipo di scenario. Ma nell'ultimo anno l'appoggio incondizionato alle azioni israeliane è cresciuto notevolmente, mascherato dalla
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Mappa aggiornata al 04/10/24 delle forze navali USA di @MenchOsint
Il "nuovo" suprematismo cretino & suicida, parliamone... Qua abbiamo un post del filosofo Bernard-Henri Lévy e un estratto del pezzo del giornalista Stefano Folli. Da una parte uno che vuole portare la "liberazione occidentale" alle popolazioni mediorientali, dall'altra uno
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che vede il senso di umanità solo in Occidente, mentre fuori - sottointeso - c'è l'oscura barbarie. Questi 2 sono solo alcuni dei tanti messaggi, articoli, etc, che negli ultimi tempi sono apparsi sui maggiori mass media, con il tono da "siamo la civiltà superiore e quindi
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abbiamo il diritto/dovere di insegnare agli altri come si sta al mondo". È l'ennesima riedizione grottesca e fuori tempo massimo del "fardello dell'uomo bianco" di Rudyard Kipling, che era tornato tanto in voga dopo l'11 settembre 2001, quando i neocon decisero di avviare