Nella Zuppa Vatnik di oggi, iniziamo una nuova serie: «Russia Degenerata». Guarderemo oltre la propaganda del Cremlino e vedremo la vera Russia – un paese autoritario che non si preoccupa del suo popolo e cerca disperatamente di aggrapparsi al suo passato imperialista.
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In questa prima zuppa, esamineremo la persecuzione religiosa in Russia e nei territori occupati dell’Ucraina, come il KGB/FSB ha usato la religione come strumento di spionaggio e propaganda, e come la Russia stia cancellando la cultura ucraina distruggendo le loro chiese.
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La Russia si proclama difensore della tradizione cristiana, ma la sua storia dice altro: ha perseguitato gruppi religiosi, torturato e ucciso membri del clero, bombardato chiese e usato la Chiesa ortodossa come strumento del regime.
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Nonostante si proclami una nazione cristiana, la Russia ha represso il cristianesimo ogni volta che non serviva agli interessi dello stato. Durante l’URSS – e soprattutto sotto Stalin – le chiese venivano demolite, i sacerdoti giustiziati, e i credenti mandati nei Gulag.
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La Chiesa ortodossa russa (ROC) non è in alcun modo indipendente, ma uno strumento di propaganda del Cremlino. Il suo leader, il Patriarca Kirill, si comporta più come un portavoce del governo, benedicendo crimini di guerra, incoraggiando…
… i giovani a combattere e diffondendo la narrativa dello stato in tutto il mondo. La Chiesa ortodossa è anche un’arma per controllare i gruppi religiosi, e i sacerdoti che si esprimono contro la guerra o il governo vengono perseguitati o scomunicati.
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Le organizzazioni cristiane non ortodosse vengono perseguite con aggressività. Sia cattolici che protestanti sono etichettati come «agenti occidentali», le loro funzioni religiosi vengono interrotte, e i loro sacerdoti e pastori multati o minacciati di violenza o carcere.
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In particolare, le piccole comunità cristiane come i Battisti e gli Evangelici subiscono discriminazioni. I Testimoni di Geova sono stati banditi dal 2017 e i loro membri vengono spesso arrestati e imprigionati.
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Da quando ha annesso illegalmente la Crimea nel 2014, la Russia ha preso di mira i Tatari, una comunità musulmana. Le moschee e le scuole sono state chiuse, i leader imprigionati e le persone fatte sparire – etichettate come «terroristi» solo per aver praticato la loro fede.
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I Tatari di Crimea subiscono anche frequenti perquisizioni della polizia, sorveglianza e coscrizione forzata nell’esercito russo. La loro identità culturale e religiosa è costantemente sotto attacco.
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Anche in questo caso, Putin dimostra di essere un fedele successore del suo caro Stalin, sotto il quale negli anni ’40 quasi 200.000 Tatari di Crimea furono deportati in massa, e decine di migliaia morirono di fame, malattie o stenti durante il tragitto.
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L’antisemitismo statale in Russia ha anche radici profonde. I «Protocolli dei Savi di Sion», un testo antisemita inventato, furono promossi dall’Impero russo e poi dai sovietici. Oggi, i media statali continuano a diffondere teorie antisemite.
Il regime di Putin afferma di essere «anti-nazista», eppure la sua propaganda è piena di stereotipi antisemiti. Dal dare la colpa agli ebrei per le rivoluzioni al diffondere complotti come il Great Reset, la Russia continua la sua lunga tradizione di odio di stato.
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La Chiesa ortodossa russa è da tempo legata allo spionaggio. Durante il periodo sovietico, i sacerdoti facevano da informatori del KGB o erano addirittura agenti addestrati dal KGB. Ancora oggi, sono al servizio del Cremlino, non della fede.
Il Cremlino usa la chiesa per diffondere propaganda nazionalista. Promuove la guerra, e i suoi sacerdoti arruolano soldati per il tritacarne, legittimando i crimini di guerra dicendo che «ai caduti russi vengono perdonati i peccati».
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In Ucraina, la Russia ha bombardato oltre 600 chiese ed edifici religiosi. Il monastero storico di Sviatohirsk Lavra è stato colpito nel 2022, uccidendo monaci e civili. In altre parole, la Russia sta cercando attivamente di cancellare il patrimonio ortodosso ucraino.
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Nelle regioni occupate, la Russia sta sequestrando chiese e trasferendole al Patriarcato di Mosca, mentre i sacerdoti fedeli a Mosca sostituiscono quelli locali. Ci sono diversi casi in cui questi preti hanno facendo da spie per conto dello stato russo.
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Nell’Ucraina occupata, i leader religiosi locali che resistono vengono assassinati, arrestati o spariscono senza lasciare traccia. Molti sacerdoti sono stati uccisi solo per essersi rifiutati di operare sotto il Patriarcato di Mosca e il Patriarca Kirill.
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In realtà, il paese che Putin afferma di voler «salvare» dall’«Occidente senza Dio» è più religioso della Russia. Gli ucraini frequentano di più la chiesa e hanno valori basati sulla fede più solidi. Nel frattempo, la Russia reprime la vera libertà religiosa.
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La Russia è uno dei paesi meno religiosi al mondo. La partecipazione in chiesa è bassa, e molti russi si dichiarano ortodossi solo di nome, senza praticare la loro fede. Lo stato promuove l’ortodossia come strumento nazionalista, non come autentica rinascita religiosa.
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Nonostante la retorica del Cremlino sui «valori tradizionali», solo una piccola percentuale dei russi frequenta regolarmente le chiese. Per molti, l’ortodossia è più un’identità nazionale che una fede autentica. In altre parole, è solo una «fede Potemkin».
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L’Ucraina, invece, è davvero un paese cristiano e conservatore. Se non fosse per i miliardi spesi nella propaganda del Cremlino, qualsiasi serio conservatore starebbe con l’Ucraina, non con la Russia. Ma sono i MAGA davvero dei bravi cristiani?
I pochi onesti tra loro smettono di spalleggiare un genocidio solo dopo aver visto la situazione con i propri occhi — come se tre anni di crimini di guerra e torture russe in prima pagina non bastassero già a distinguere il Bene dal Male.
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La seconda edizione di «Vatnik Soup — La guida definitiva alla disinformazione russa» è ufficialmente disponibile!
Nella #vatniksoup di oggi, parleremo di cosa accadrebbe se la Russia riuscisse nella sua invasione e mantenesse permanentemente le regioni che ora controlla. In questo caso, ci sarà molto più dolore e sofferenza — senza pace — per gli ucraini in futuro.
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Si parla molto, soprattutto negli USA, del fatto che l’Occidente dovrebbe smettere di inviare denaro e aiuti militari all’Ucraina e che questo «prolunga solo la guerra e la sofferenza nel paese», ripetendo le parole di Putin nella sua intervista con Tucker Carlson.
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Questa è ovviamente solo retorica politica e parte della campagna di Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali, specialmente per i repubblicani MAGA affamati di potere come @JDVance1, che ha criticato aspramente Trump prima di diventargli politicamente sottomesso.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei negoziati di pace. C'è un fraintendimento comune secondo cui solo la Russia vuole la pace, mentre l'Ucraina vuole continuare a combattere "fino all'ultimo uomo", ma chiaramente non è affatto così.
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Ci sono stati colloqui di pace praticamente durante tutto il corso della guerra russo-ucraina. Il primo incontro si è tenuto in Bielorussia, appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione. A marzo, ci sono stati altri 4 incontri di negoziazioni in Bielorussia e Turchia.
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Il 5 marzo 2022, l'israeliano Naftali Bennett stava mediando i negoziati tra Ucraina e Russia, coordinati anche da USA, Francia e Germania. Bennett disse che entrambe le parti volevano un cessate il fuoco, e che furono le potenze occidentali a fermare questo accordo.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo delle operazioni ibride nell'ambito delle operazioni d'informazione.
Le operazioni ibride sono un mix di guerra politica e metodi di influenza come l'uso di fabbriche di troll/bot e la diffusione di fake news, propaganda e disinformazione.
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In questo thread, mostreremo quattro casi di studio su come gli agenti russi conducono operazioni ibride in tre diversi continenti. Tutti hanno caratteristiche distinte, ma si basano sugli stessi meccanismi, come l'uso dei social media per diffondere il messaggio.
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Le operazioni ibride spesso combinano il mondo reale con scenari orchestrati e pianificati tramite attività online. A volte i sostenitori della Russia tentano di mobilitare le persone per eventi reali come proteste, gonfiandole sui social e siti di fake news.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo di “quinte colonne”: gruppi di persone che indeboliscono e sabotano una nazione o un gruppo dall'interno, di solito per favorirne un'altra o un altro. Le loro attività includono sabotaggio, disinfo e propaganda, spionaggio, e terrorismo.
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Forse il caso più famoso di quinta colonna è il programma "illegals" (clandestini) della Russia. I servizi segreti russi (SVR) hanno addestrato diversi agenti a vivere per un tempo indefinito negli USA. La loro missione era di occupare posizioni di rilievo nella società,…
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…costruire contatti con dirigenti, accademici e politici, e raccogliere e inviare informazioni all'SVR. A questi “clandestini" veniva spesso data l'identità di persone morte e avrebbero dovuto vivere una vita americana normale per non destare sospetti tra la gente comune.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei diversi tipi di contenuti usati per la disinformazione e la propaganda. Le narrazioni possono diventare molto più potenti quando le storie sono supportate da vari tipi di media. Un facile esempio è una notizia accompagnata da immagini.
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Alcuni contenuti sono estremamente semplici da produrre, mentre altri richiedono un ampio set di competenze che vanno dal montaggio video ad algoritmi AI altamente sofisticati.
Li presenteremo brevemente, partendo dal più semplice.
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1) Testo breve: può essere un post su FB/IG o un tweet senza alcun contesto aggiuntivo. Le persone spesso utilizzano estratti di discorsi presi fuori contesto o che raccontano vere e proprie bugie.
I tweet falsi possono anche essere creati con vari generatori online.
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Nella #vatniksoup di oggi continueremo a parlare di fabbriche di troll e manipolazione dei social media, estendendo l'argomento anche ad altre piattaforme.
Lo spazio sui social è costantemente manipolato da attori pagati il cui obiettivo è controllare le narrazioni online.
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La maggior parte delle piattaforme social (se non tutte) affermano che stanno combattendo efficacemente gli account falsi e i bot. Ma questo non è vero: l'industria dei fake account è in piena espansione ed è anche un business molto redditizio.
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Le modifiche apportate a queste piattaforme non hanno cambiato l'industria della manipolazione.
Tra i social più grandi, il Twitter pre-Musk era in realtà il migliore nello sradicare account fake, con VKontakte che gli si avvicinava al secondo posto.
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