Nella Zuppa Vatnik di oggi, vi presentiamo un ex politico e presidente ucraino, Viktor Janukovyč. È noto per aver cercato di svendere il proprio paese alla Russia, per aver tentato di trasformarlo in uno stato autoritario e per essere fuggito a Mosca quando il piano fallì.
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Il primo tentativo di Janukovyč di ottenere il potere fu nel 2004, quando «vinse» le elezioni presidenziali ucraine tramite una frode massiccia. Il voto truccato scatenò la Rivoluzione Arancione, un’ondata di proteste che portò alla ripetizione delle elezioni.
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Il suo avversario Viktor Juščenko (filo-occidentale) finì per vincere, ma solo dopo essere stato avvelenato con diossina, una sostanza chimica altamente tossica, che lo sfigurò. Molti sospettano che Putin fosse dietro l’attacco. Dopo ciò, Janukovyč rimase attivo in politica…3/16
…servendo come primo ministro ucraino in due occasioni tra il 2002 e il 2007 e come deputato della Verchovna Rada tra il 2006 e il 2010. Con l’aiuto del collaboratore di Trump Paul Manafort,si reinventò come «moderato» e nel 2010 vinse la presidenza con un margine ristretto.4/16
All’inizio, Janukovyč promuoveva la modernizzazione economica e legami più stretti con l’UE,ma col tempo cominciò a inclinarsi verso l’autoritarismo.Di recente abbiamo visto lo stesso in Georgia con Bidzina Ivanishvili e il suo partito Sogno Georgiano.5/16
Janukovyč cominciò a invertire la rotta filo-europea dell’Ucraina. Reprimette l’opposizione, imprigionò la sua principale rivale, Julija Tymošenko, e consegnò settori chiave dell’economia alla sua cerchia ristretta, incluso suo figlio, il dentista Oleksandr.
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È possibile che questa strategia di attrarre elettori con un discorso pro-UE e filo-occidentale per poi virare verso Mosca provenga dai servizi segreti russi, esperti in inganno e manipolazione politica.
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Nel 2013, l’Ucraina era sul punto di firmare un Accordo di Associazione con l’UE. Ma all’ultimo momento, sotto pressione di Mosca, Janukovyč abbandonò l’accordo in cambio di un «salvataggio» russo da 14 miliardi di euro, anteponendo il proprio potere al futuro del paese.
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Questo tradimento scatenò proteste di massa: Euromaidan, la Rivoluzione della Dignità. Gli ucraini scesero in piazza chiedendo integrazione europea, democrazia e la fine della corruzione. Janukovyč rispose con repressione, rapimenti e torture.
All’inizio del 2014, la situazione precipitò. Su ordine di Janukovyč, la polizia antisommossa e i cecchini spararono su manifestanti disarmati, uccidendo oltre 100 persone. Invece di spegnere la rivolta, il massacro alimentò ancora di più l’indignazione popolare.
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Man mano che le proteste si intensificavano, gli alleati di Janukovyč lo abbandonarono. Il 22 febbraio 2014 fuggì da Kiev di notte, rifugiandosi… in Russia. Il Parlamento lo destituì ufficialmente e furono indette nuove elezioni (che lui chiamò un «colpo di Stato»).
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Dopo la sua fuga, emerse la vastità della sua corruzione. La sua villa era piena di lussi stravaganti come bagni d’oro, zoo privati e un ristorante galleggiante: simboli della ricchezza oscena accumulata durante il suo mandato.
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Non potendo più contare su un dittatore sotto controllo (pensate a Lukašenko in Bielorussia), Putin lanciò la sua aggressione militare, annettendo illegalmente la Crimea e fomentando insurrezioni separatiste nel Donbas, a Charkiv e a Odessa.
Nel 2014 fu divulgata una lettera in cui Janukovyč supplicava Putin di inviare truppe russe, sostenendo che il paese fosse «sull’orlo di una guerra civile», dando al Cremlino un pretesto per l’invasione. Questo documento fu prova chiave nel suo processo per tradimento.
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Nonostante la sua irrilevanza, Janukovyč è ancora uno strumento del Cremlino. Nel 2022, emersero rapporti secondo cui la Russia lo considerava potenziale leader fantoccio per l’Ucraina, qualora Kiev fosse caduta.
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Nel 2019, Janukovyč fu condannato in contumacia a 13 anni di carcere. Oggi si nasconde in Russia, ancora intento a riscrivere la storia e giustificare il tradimento dell’Ucraina. Suo figlio continua a gestire imprese carbonifere nei territori ucraini occupati dalla Russia.
Nella Zuppa Vatnik di oggi, iniziamo una nuova serie: «Russia Degenerata». Guarderemo oltre la propaganda del Cremlino e vedremo la vera Russia – un paese autoritario che non si preoccupa del suo popolo e cerca disperatamente di aggrapparsi al suo passato imperialista.
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In questa prima zuppa, esamineremo la persecuzione religiosa in Russia e nei territori occupati dell’Ucraina, come il KGB/FSB ha usato la religione come strumento di spionaggio e propaganda, e come la Russia stia cancellando la cultura ucraina distruggendo le loro chiese.
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La Russia si proclama difensore della tradizione cristiana, ma la sua storia dice altro: ha perseguitato gruppi religiosi, torturato e ucciso membri del clero, bombardato chiese e usato la Chiesa ortodossa come strumento del regime.
Nella #vatniksoup di oggi, parleremo di cosa accadrebbe se la Russia riuscisse nella sua invasione e mantenesse permanentemente le regioni che ora controlla. In questo caso, ci sarà molto più dolore e sofferenza — senza pace — per gli ucraini in futuro.
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Si parla molto, soprattutto negli USA, del fatto che l’Occidente dovrebbe smettere di inviare denaro e aiuti militari all’Ucraina e che questo «prolunga solo la guerra e la sofferenza nel paese», ripetendo le parole di Putin nella sua intervista con Tucker Carlson.
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Questa è ovviamente solo retorica politica e parte della campagna di Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali, specialmente per i repubblicani MAGA affamati di potere come @JDVance1, che ha criticato aspramente Trump prima di diventargli politicamente sottomesso.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei negoziati di pace. C'è un fraintendimento comune secondo cui solo la Russia vuole la pace, mentre l'Ucraina vuole continuare a combattere "fino all'ultimo uomo", ma chiaramente non è affatto così.
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Ci sono stati colloqui di pace praticamente durante tutto il corso della guerra russo-ucraina. Il primo incontro si è tenuto in Bielorussia, appena quattro giorni dopo l'inizio dell'invasione. A marzo, ci sono stati altri 4 incontri di negoziazioni in Bielorussia e Turchia.
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Il 5 marzo 2022, l'israeliano Naftali Bennett stava mediando i negoziati tra Ucraina e Russia, coordinati anche da USA, Francia e Germania. Bennett disse che entrambe le parti volevano un cessate il fuoco, e che furono le potenze occidentali a fermare questo accordo.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo delle operazioni ibride nell'ambito delle operazioni d'informazione.
Le operazioni ibride sono un mix di guerra politica e metodi di influenza come l'uso di fabbriche di troll/bot e la diffusione di fake news, propaganda e disinformazione.
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In questo thread, mostreremo quattro casi di studio su come gli agenti russi conducono operazioni ibride in tre diversi continenti. Tutti hanno caratteristiche distinte, ma si basano sugli stessi meccanismi, come l'uso dei social media per diffondere il messaggio.
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Le operazioni ibride spesso combinano il mondo reale con scenari orchestrati e pianificati tramite attività online. A volte i sostenitori della Russia tentano di mobilitare le persone per eventi reali come proteste, gonfiandole sui social e siti di fake news.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo di “quinte colonne”: gruppi di persone che indeboliscono e sabotano una nazione o un gruppo dall'interno, di solito per favorirne un'altra o un altro. Le loro attività includono sabotaggio, disinfo e propaganda, spionaggio, e terrorismo.
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Forse il caso più famoso di quinta colonna è il programma "illegals" (clandestini) della Russia. I servizi segreti russi (SVR) hanno addestrato diversi agenti a vivere per un tempo indefinito negli USA. La loro missione era di occupare posizioni di rilievo nella società,…
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…costruire contatti con dirigenti, accademici e politici, e raccogliere e inviare informazioni all'SVR. A questi “clandestini" veniva spesso data l'identità di persone morte e avrebbero dovuto vivere una vita americana normale per non destare sospetti tra la gente comune.
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Nella #vatniksoup di oggi parleremo dei diversi tipi di contenuti usati per la disinformazione e la propaganda. Le narrazioni possono diventare molto più potenti quando le storie sono supportate da vari tipi di media. Un facile esempio è una notizia accompagnata da immagini.
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Alcuni contenuti sono estremamente semplici da produrre, mentre altri richiedono un ampio set di competenze che vanno dal montaggio video ad algoritmi AI altamente sofisticati.
Li presenteremo brevemente, partendo dal più semplice.
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1) Testo breve: può essere un post su FB/IG o un tweet senza alcun contesto aggiuntivo. Le persone spesso utilizzano estratti di discorsi presi fuori contesto o che raccontano vere e proprie bugie.
I tweet falsi possono anche essere creati con vari generatori online.
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