Thread by @tara_riva

🧵Questa mossa farà infuriare la setta monarchica, non sarà gradita alla figura chalabiana preferita dalle élite euro-americane (Pahlavi) e verrà invece accolta con entusiasmo solo dalla MEK e la sua manciata di simpatizzanti. Non solo: ha già causato all’Italia, in passato, qualche grattacapo diplomatico con l’Iran. Quindi…(1)

Where’s the gain here? Perché invitare proprio la MEK, una setta così impopolare? Non sarebbe stato più “strategico” politicamente puntare almeno su Pahlavi che, perlomeno, gode di una setta un po’ più ampia? E se mi dite che l’intento non era politico ma “umanitario”, non sarebbe stato meglio invitare una organizzazione umanitaria (Amnesty, HRW) o UN special rapporteur sull’Iran? (2)

Dunque, a che scopo scegliere proprio l’opzione peggiore, più screditata, e più diplomaticamente provocatoria, se nel 2023 l’Iran ha convocato l’ambasciatore italiano a Teheran proprio per la partecipazione di Rajavi a un evento parlamentare? (3)

È una mia speculazione, certo, ma le uniche due ipotesi che mi vengono in mente sono:

1) O siamo davanti a un’incredibile superficialità: si è presa questa decisione senza sapere, senza leggere, senza pensare.

2) Oppure si tratta di una provocazione deliberata, una frizione cercata consapevolmente.

Se avete altre ipotesi, sono lieta di leggerle.

E soprattutto, da quando @FratellidItalia ascolta una setta con origini marxiste-islamiste, “a metà tra una formazione politica leninista e l’antica setta ismailita degli Assassini” (citazione da )?ispionline.it/it/pubblicazio…

Ps: La MEK che parla di diritti umani sta all’IDF che tiene un seminario sulle Convenzioni di Ginevra o l’IRGC che organizza un workshop sulla trasparenza militare.