Thread by @BannedConnolly

E' giusto che giovani consapevoli, validi, coraggiosi, contestino Emanuele Fiano? Perchè contestare Emanuele Fiano? Cosa si cela dietro gli episodi dell'ultimo mese?

Per rispondere dobbiamo fare un viaggio...nell'estremo nord della Palestina. Seguitemi.

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Il nostro viaggio nell'alta Galilea, al confine con il Libano, inizia quasi 1000 anni fa, quando l'esploratore e geografo arabo Abu 'Ubayd Allah al-Bakri annotò nel suo diario di viaggio di essere passato per il piccolo villaggio di Sa'sa'. Costruito su una collina...

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...a 875 metri di altezza, dominava la zona circostante. 5 secoli dopo, il villaggio era cresciuto parecchio. I registri dell'Impero Ottomano segnalano quasi 500 abitanti, e tasse pagate sulla produzione di grano, orzo, olive, frutta, oltre che sulla proprietà di capre...

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...alveari, vitigni. Un nuovo salto, e arriviamo a inizio '900: Sa'sa' sfiora i 1000 abitanti ed è il classico villaggio della Galilea, circondato da viti, ulivi e alberi di fico. La Palestina è sotto il giogo britannico, che favorisce la colonizzazione sionista.

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A causa della sua vicinanza a una rete stradale e al Libano, alla fine degli anni '30 gli inglesi installarono torri di guardia e recinzioni di filo spinato a Sa'sa'. Il loro obiettivo era controllare le attività della guerriglia palestinese e rendere loro difficile...

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...ottenere supporto dall'altra parte del confine. Le case del villaggio, fatte di fango e pietra, erano attaccate le une alle altre a formare file separate da stretti vicoli tortuosi. Diverse sorgenti garantivano un'abbondante fornitura d'acqua. Al centro del villaggio...

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...c'era un piccolo mercato con alcuni negozi, oltre a una moschea e due scuole elementari, una maschile e una femminile.

Poi, arrivò il 1948. Sa'sa' aveva 1311 abitanti, tutti palestinesi; il villaggio fu teatro di due diversi massacri.

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Il 15 febbraio, un gruppo di terroristi sionisti del Palmach (Terzo Battaglione) attaccò Sa'sa'. Moshe Kelman, il comandante di battaglione, aveva i seguenti ordini: "Far saltare in aria 20 case e uccidere il maggior numero di abitanti possibile". Di notte, fu piazzato...

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...l'esplosivo senza incontrare resistenza e le detonazioni produssero "decine" di vittime. Il New York Times parlò di 11 morti di cui 5 bambini piccoli; in realtà, lo stesso Kelman scrisse: "Ci siamo lasciati dietro 35 case in macerie e 60-80 cadaveri".

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Ne "La storia dell'Haganah", il primo massacro di Sa'sa' viene definito "una delle operazioni più ardite in territorio nemico".

Il secondo massacro avvenne il 30 ottobre, durante l'Operazione Hiram, ovvero la pulizia etnica definitiva dell'Alta Galilea da parte...

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...dei terroristi sionisti. Il villaggio fu conquistato dalla Settima Brigata senza incontrare opposizione (non vi erano che semplici famiglie di contadini). Israel Galili, Capo del gabinetto nazionale dell'Haganah, scrisse ai leader del partito di Ben Gurion che...

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..."atti di omicidio di massa sono stati commessi a Sa'sa'. Il resto degli abitanti o è fuggito o è stato espulso".
Moshe Karmel, generale al comando delle operazioni, dopo la Nakba scrisse di ciò che vide a Sa'sa': "Vidi un uomo alto sul bordo della strada, piegato...

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...su sé stesso, che scavava con le unghie nel suolo roccioso sotto un ulivo. Nel buco mise un bambino, morto tra le braccia di sua madre, e lo ricoprì con pietre e terra".
Lo storico Saleh Abdel Jawad parla di "molti abitanti uccisi". Un altro terrorista sionista...

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...dell'epoca, Emmanuel Yalan, scrisse che molti abitanti, compresi quelli con disabilità, erano stati uccisi.
Le fonti ufficiali sono ancora secretate e non è possibile risalire alla portata esatta del massacro. Ciò che è certo è che Sa'sa' fu completamente...

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...svuotata della popolazione che ci abitava da millenni, tra massacri, terrorismo ed espulsioni forzate.

Nel 1949, sulle rovine, fu fondato dalla branca statunitense del Hashomer Hatzair il kibbutz di Sasa. 120 giovani ebrei americani giunsero già a novembre.

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L'autore americano Kenneth Bilby visitò Sasa nel 1950, e scrisse: "Il Mukhtar e i 2000 arabi che ci vivevano sono fuggiti, soppiantati da ebrei americani: il vecchio villaggio appollaiato su questa collina della Galilea ha iniziato ad acquisire un sapore occidentale.

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Torni elettrici, importati dagli USA, producono mobili per i nuovi insediamenti ebraici che spuntano come funghi in Galilea. Baracche prefabbricate con interni in pannelli di legno, trattori americani appena verniciati e un mulino sperimentale forniscono ulteriori...

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...segni di progresso. Sasa, che esisteva immutata da oltre mille anni, è sull'altare: un'offerta, come gli agnelli di Abramo, per il beneficio del popolo d'Israele."

La moschea fu trasformata nel museo del kibbutz. Poco altro rimase dopo il 30 ottobre 1948. Qualche...

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...casa, subito abitata da coloni ebrei americani e poi europei, di cui una con porta e finestre ad arco. Qualche vecchio ulivo, qualche muro, qualche pietra, celate dalla vegetazione.

E gli abitanti di Sa'sa' espulsi? Oggi vivono, loro e i loro discendenti, nel...

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...campo profughi di Naher al-Barid, vicino a Tripoli, in Libano, nel campo profughi Al-Rashidyah, a Tiro, sempre in Libano, o nel villaggio di al-Ghaziyah.

Nel 1998, i palestinesi rifugiati in Libano e titolari dell'inalienabile diritto al ritorno a Sa'Sa' erano 8.050.

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Vivono da 77 anni tra privazioni e sofferenza, esiliati dalla loro terra, per fare posto al più violento e aberrante colonialismo.

Nel 1989, un giovane sionista italiano di nome Emanuele Fiano si sposa e va a vivere nel kibbutz di Sasa. Va dunque ad abitare...

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...su una terra rubata, usurpata e stuprata, in una casa rubata, camminando su strade che coprono fosse comuni, ossa di bambini, anziani, uomini e donne, uccisi da terroristi ebrei sghignazzanti tra grida di dolore. Vivere a Sasa non è neutro: significa...

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...farsi colono, farsi occupante, fare violenza, in nome del suprematismo ebraico, del razzismo più becero. Fiano è un sionista, e oltre a difendere questa ideologia (disumana), oltre a legittimarla (legittimare il sionismo significa Sa'sa' moltiplicata per 500), la...

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...ha anche vissuta in prima persona. Ha detto "io in quanto ebreo ho diritto a vivere nelle vostre case, di voi 8000 poveracci palestinesi, massacrati e umiliati da più di un secolo. Io sono superiore a voi. La vostra razza non ha diritti. La mia si. Io sono ebreo, e...

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...quindi in Palestina ci sto io, e me la godo, ed è giusto cosi. Vi abbiamo cacciato via, smettetela di darci fastidio".

Tuttavia, purtroppo per Fiano, non funziona cosi. La Nakba non va in prescrizione. La Palestina non sarà mai abbandonata da coloro che...

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...sanguinano per essa.

Fiano va contestato senza sosta. Sempre, ovunque e comunque. Fiano difende il sionismo in ogni suo aspetto. Non c'entra nulla Netanyahu: il sionismo è la Nakba, è Sa'sa' e gli altri 500 villaggi scomparsi, è violenza, razzismo, pulizia etnica.

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Il sionismo è genocidio, Fiano è genocidio. Lo sostiene, lo esalta, lo ha anche praticato in prima persona. Il sionismo non ha nulla di democratico. L'unica cosa davvero democratica è cancellare il sionismo e la sua entità genocida dalla Palestina e da ovunque.

27/27. Fine.

Qualche immagine finale

-Matrimonio palestinese a Sa'sa', anni 40
-Sa'sa' nel 1935
-I terroristi sionisti attaccano il villaggio, 1948
-Sa'sa' dall'alto, 1939