Diffondere la conoscenza della Resistenza e della Lotta di Liberazione. Tutelare la Memoria e la realtà Storica. Tutelare i Valori della Costituzione
Jan 10, 2021 • 6 tweets • 2 min read
10 gennaio 1945 Dordia (Parma). Reparti militari tedeschi e fascisti risalgono in forza le alti valli del Taro, del Ceno e dello Stirone. Al loro passaggio i soldati lasciano dietro di sé distruzione e violenza di ogni genere contro chiunque appartenga alla Resistenza o che
solo sia sospettato di collaborare con essa. Numerosi partigiani riescono a sottrarsi alla cattura, una parte cade invece nelle mani dei rastrellatori, come capita a diciotto giovani a Varano Melegari che si sono rifugiati in un cascinale appartato in località Ca’ Cornali.
Nov 21, 2020 • 5 tweets • 1 min read
21 novembre 1920: Bologna, 500 fascisti danno l’assalto, sparando e lanciando bombe a mano, a palazzo D'Accursio dove si festeggia l’insediamento dell’amministrazione
socialista e del sindaco Ennio Gnudi, provocando nove morti e più di 50 feriti. Negli scontri muore anche il
consigliere della minoranza l'ex comattente avvocato Giulio Giordani. Il governo scioglie l’amministrazione comunale. Le elezioni amministrative erano state un
trionfo per i socialisti che, nonostante il clima di violenza, avevano conquistato 54 comuni su 61 e gli altri sette
Nov 19, 2020 • 6 tweets • 2 min read
19 novembre 1944 Eccidio di Villa Cavazzoli (RE).
Nella sera precedente cinque uomini decidono di recarsi insieme presso la locale cooperativa di consumo che funge anche da bar. Il locale è situato sulla via Emilia a poco più di cento metri dalle abitazioni dei cinque uomini.
Motivo di questa piccola riunione è di avere notizie, presso il locale pubblico, della situazione della guerra e del suo evolversi; in quel momento gli alleati sono fermi al di là della Linea Gotica.
Un gruppo di fascisti, che saranno successivamente individuati come
Oct 28, 2020 • 8 tweets • 2 min read
Luciano Proni, nome di battaglia "Kid". Prestò servizio militare in Albania e in URSS. Fece parte del gruppo dirigente della FGSI di Bologna e fu uno dei promotori della brigata Matteotti Città. Il 23 settembre 1943, con Leandro e Vincenzo Monti, recuperò parte delle armi
abbandonate nella caserma di via Agucchi che servirono per la brigata. Fu uno dei massimi dirigenti della brigata sino al luglio 1944 quando, per la delazione di una donna, furono arrestati numerosi militanti della FGSI.
Quando le brigate nere si recarono ad arrestarlo, nella
Oct 26, 2020 • 6 tweets • 2 min read
26 ottobre 1944 eccidio del Senio a Lugo (RA).
Il 20 ottobre 1944, nella zona tra Lugo e Cotignola, Brigatisti Neri e Nazisti organizzano un rastrellamento senza che azioni recenti contro di loro diano il pretesto della rappresaglia viene catturato un gruppo di giovani
partigiani delle frazioni di Barbiano, Zagonara e del sud del Lughese.
La mattina del 25 ottobre uno di loro, Carlo Landi, viene trovato massacrato sulla scalinata d'ingresso della Rocca. Poi i brigatisti, dopo aver rapinato tutto il denaro contante della Banca d'Italia,
Sep 26, 2020 • 14 tweets • 3 min read
«All'alba del 26 settembre siamo stati svegliati dal rumore di violente esplosioni: sono i mortai e le artiglierie tedesche che battono Sassoleone. Il bombardamento dura circa due ore, poi più nulla. Rimaniamo con il respiro sospeso, si vedono in lontananza le piccole belve nere
delle S.S. che si aggirano per il paese, poi si ode un grande collettivo urlo che non ha più nulla di umano, seguito da alcune raffiche di mitragliatrice, quindi di nuovo silenzio.
Un quarto d'ora dopo ricominciano le esplosioni tutto il cielo è rossastro e un gran polverone si
Sep 21, 2020 • 6 tweets • 2 min read
Alle ore 21.00 del 21 settembre 1941, giorno che coincideva con il capodanno ebraico, una squadraccia fascista capeggiata da Asvero Gravelli si recò in via Mazzini 25 e qui diede l’assalto ai due locali che la Comunità, ormai molto ridimensionata, adibita alternativamente al
culto: il Tempio di rito tedesco, a cui si accede per la scala principale ed il cosiddetto "Oratorio Fanese" che è in cima ad una modesta scala a sinistra dell’ingresso.
Forse a conoscenza della festività, i fascisti pensavano di trovare i locali pieni di fedeli (una funzione
Sep 14, 2020 • 4 tweets • 1 min read
Il 14 settembre 1944 Irma Pedrielli e Ada Zucchelli vendono catturate dalle Brigate Nere a Calderara di Reno. L'operazione si svolse a seguito della delazione di una spia, incarcerate, torturate verranno fucilate il 19 settembre al Poligono di Tiro.
Irma Pedrielli (nome di battaglia Wilma) nasce il 27/3/1924 a Calderara di Reno. Entrata nel movimento partigiano, fece parte del reparto femminile della 7ª brg GAP Gianni Garibaldi con funzione di staffetta. Fu addetta al servizio informazioni e collegamenti. Il suo nome fu dato
Sep 11, 2020 • 5 tweets • 1 min read
Giuseppina Rippa nasce a Marmirolo nel 1915. Dopo il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 le truppe italiane sono allo sbando, il re è già scappato da Roma, l'esercito si ritrova senza ordini precisi di fronte ad un repentino cambio d'alleanza, offrendo all'ex-alleato tedesco
l'occasione di intervenire rapidamente e, in poche ore, disarmare e catturare un grande numero di soldati italiani, poi inviati nei campi di lavoro in Germania.
Anche allo scopo di intimidire la popolazione, camion stipati all'inverosimile di prigionieri venivano lasciati nelle
Sep 11, 2020 • 9 tweets • 2 min read
11 Settembre 1944 l'eccidio di Nola
Il 10 settembre due tedeschi alla guida di una motocicletta tentarono di disarmare i soldati italiani e al loro rifiuto decisero di aprire il fuoco.
I soldati italiani (e forse anche qualche civile) risposero al fuoco e uno dei due tedeschi
venne ucciso, mentre l'altro venne catturato (nel conflitto cadde anche il civile Giuseppe De Luca).
I’11 settembre i soldati italiani decisero di inviare una delegazione presso le truppe germaniche di stanza a Nola. Nonostante i militari italiani fossero disarmati e
Sep 10, 2020 • 10 tweets • 2 min read
Giovanni Cerbai (Nome di battaglia Giannetto) nasce il 10 settembre 1912 a Camugnano. Emigra in Corsica insieme ai suoi familiari.
Diventa membro del Partito Comunista Italiano. Nell’ottobre del 1936 insieme a un numeroso gruppo di antifascisti parte per la Spagna. Combatte
nella brigata Garibaldi. Partecipa a numerosissimi combattimenti col grado di sergente. Viene ferito il 16 giugno 1937 a Huesca. Guarito ritorna al fronte. Lascia la Spagna il 7 febbraio 1939. Viene internato nei campi di concentramento di Saint-Cyprien, di Curs e di Vernett
Aug 30, 2020 • 6 tweets • 2 min read
Al Poligono di Tiro di Bologna vengono fucilati 12 partigiani come rappresaglia per l’uccisione del colonnello Zambonelli della Guardia Nazionale Repubblicana. L’annuncio della avvenuta fucilazione appare il giorno 31 sul Resto del Carlino.
Le vittime della rappresaglia al Poligono di tiro
Atti Floriano, «Nome di battaglia Gianni», anni 22 Partigiano nel Veneto nella div Belluno, nella 7a brg GAP Gianni Garibaldi e 1a brg Irma Bandiera Garibaldi a Bologna.
Aug 25, 2020 • 13 tweets • 3 min read
Giunge da Nimis, invano contrastato dai partigiani, un contingente tedesco su autoblinde, che circonda alcune case situate sotto l’abitato di Torlano, che ospitano poche famiglie, ma numerose: i Comelli, i Dri, i De Bortoli, mezzadri originari di Portogruaro, i pochi altri.
Sono Waffen SS della divisione "Cacciatori del Carso", di stanza a Gradisca d'lsonzo dove da poco si è trasferito da Trieste un comando speciale per la lotta contro i partigiani. Li comanda un tenente SS già conosciuto come il ''boia di Colonia". Il suo nome è Fritz Joachim.
Aug 21, 2020 • 5 tweets • 1 min read
Riceviamo e diffondiamo il comunicato dell'ANPI Imola che condanna il gravissimo episodio di razzismo e di apologia del fascismo compiuto a Rimini ai danni di una cittadina imolese e dei suoi famigliari.
L’ANPI Imola condanna il gravissimo episodio avvenuto domenica scorsa,
presso la pizzeria “La tana marina” di Rimini, quando il personale della pizzeria stessa, dopo aver preso le ordinazioni di due famiglie di italiani e di imolesi (una quindicina di persone), ha chiesto scusa, facendo anche il saluto romano, ad una immagine di Benito Mussolini
Aug 20, 2020 • 5 tweets • 1 min read
Falcade (BL) 20 agosto 1944
Le truppe tedesche circondano la chiesetta del passo S. Pellegrino, dove la gente di Fassa si trovava per la Messa domenicale. E’ tempo di fienagione e buona parte degli abitanti è impegnata nel lavoro di sfalcio nelle praterie d’altura. Sul sagrato
i soldati separano gli uomini dalle donne, gli anziani e i bambini. L’obiettivo è di individuare i combattenti partigiani la cui presenza si era fatta sentire sulle montagna di Lusia.
Sotto scorta circa 70 prigionieri sono condotti a Falcade, nella valle del Biois e ammassati
Aug 16, 2020 • 11 tweets • 2 min read
16 Agosto 1944 Rimini nella piazza principale vengono impiccati tre partigiani. I tre giovani partigiani, attivi nella Resistenza riminese sin dai primi giorni successivi all'Armistizio, nell'estate del 1944 facevano parte del medesimo Distaccamento della 29ª Brigata GAP"Gastone
Sozzi".
Il 13 agosto 1944 decise, insieme agli altri gappisti del suo distaccamento (Cristoforo Greppi, Sergio Giorgi, Alfredo Cecchetti, Gino Amati, Adelio Pagliarani e Luigi Nicolò) la cui base era situata nella caserma di via Ducale, di incendiare una seconda trebbiatrice
Aug 10, 2020 • 10 tweets • 2 min read
Remondini Gilberto Nome di battaglia Ivan, Gil. Cadde la mattina del 10/8/1944 al Cimone della Bastia mentre rientrava alla base della brg a Monte Battaglia, dopo avere compiuto unʼazione militare.
Nato il 28/10/1919 a Castel S. Pietro Terme. Iscritto al PdA.
Subito dopo
l’8/9/43 costituì a Castel S. Pietro Terme, con Mario Felicori e Renato Giorgi «Angelo», un nucleo armato molto attivo e fece parte, contemporaneamente, del gruppo dirigente provinciale del PdA. Militò nellʼ8° brg Masia GL con funzione di comandante di dist.
Nella primavera 1944
Aug 9, 2020 • 12 tweets • 2 min read
Nella notte dell’8 agosto 1944 una squadra di partigiani della 2a brg Paolo Garibaldi, guidata da Franco Franchini “Romagna”, fece saltare con una potente carica la Casa del fascio di Argelato. Morirono 5 militi e 15 restarono feriti.
Nelle prime ore del pomeriggio del 9
i fascisti rastrellarono decine di persone e tra queste e altre arrestate nei giorni precedenti ne scelsero 6. Le portarono davanti alla Casa del fascio e le fucilarono.
Le vittime
Luigi Fariselli anni 53 nato a Bentivoglio. Vecchio militante socialista padre di dieci figli,
Aug 3, 2020 • 10 tweets • 2 min read
Nella mattinata del 2 agosto 1944 un reparto di SS naziste dopo aver compiuto un vasto rastrellamento nella zona di "FIANO", catturano una trentina d'uomini ed il Parroco della Chiesa di Fiano, nel momento in cui lui usciva dalla chiesa, dopo avervi celebrato la Messa.
L'intero gruppo fu trasferito a Lucca, nei locali della "Pia Casa" che il comando nazista aveva trasformato in carcere. Il Parroco catturato è il Sac. don ALDO MEI, nato a Ruota di Lucca il 3 marzo 1912. Ha solo 23 anni quando è consacrato Sacerdote e, dopo alcuni giorni,
Aug 2, 2020 • 7 tweets • 2 min read
San Biagio (PI) 2 agosto 1944
Una pattuglia di SS tedesche penetra nella canonica di San Biagio dove erano nascoste 11 persone, tra cui 5donne e alcuni vecchi. Tra le donne, insieme con i genitori, si trovavano due ragazze ancora ventenni. Al rifiuto di consegnare le due ragazze
i tedeschi crivellarono con raffiche di mitra tutti gli uomini e le donne presenti.. Accostarono poi numerose fascine intorno alle vittime e vi gettarono sopra alcune bombe incendiarie.
Compiuto il massacro le SS entrarono nella casa n.1 di San Biagio, distante appena cinquanta
Aug 1, 2020 • 6 tweets • 2 min read
1º agosto 1944, via Sant'Andrea: Pisa è tagliata in due dal fronte, il centro storico è ormai terra di nessuno.
Solo nell'apparente quiete di qualche casa, al riparo al di qua dei cortili e di quelli che pochi anni prima erano stati gli splendidi giardini pisani, si rifugiavano
i soppravvissuti della mattanza. Donne, bambini, anziani, ma anche disertori, rifugiati, renitenti alla leva.
Tra questi Pardo Roques, settantenne, che la comunità ebraica chiamava con l'appellativo di "parnàs", termine sefardita per indicare il capo, e i non ebrei invece