Due centesimi sul monologo di Chiara Ferragni di ieri, di cui probabilmente non frega un cazzo a nessunə, per cui "pensatevi liberə" di saltare questo thread a piè pari senza rancori.

A dire il vero ci sarebbe così tanto da dire che non so da dove iniziare.
>> Siamo statə testimoni del monologo di una persona nata e cresciuta nel privilegio, che ha avuto il privilegio di poter tentare strade nuove perché non sarebbe mai morta di fame nel frattempo, che sta dove sta grazie a questo privilegio.

Privilegio di cui non si fa menzione mai.

Oggi sono stata molestata sulla Metro B.

Mi sono chiesta a lungo se fosse o meno il caso di scrivere qualcosa a riguardo o condividere la mia esperienza qui o altrove.
>> Me lo sono chiesto perché quando prendi in consierazione la possibilità di parlare di una cosa del genere, c'è tutta una serie di dubbi e timori che puntuali emergono che tu lo voglia o no.

Chiunque tu sia, che tu sia una persona sensibile al tema, preparata sul tema,
>>

Dichiarazione di Alfredo Cospito all'udienza di appello per il ricalcolo delle condanne nell'ambito del processo Scripta Manent (Torino, 5 dicembre 2022).

Leggo soltanto quattro righe. Prima di scomparire definitivamente nell'oblio del regime del 41 bis >> lasciatemi dire poche cose e poi tacerò per sempre. La magistratura della repubblica italiana ha deciso che, troppo sovversivo, non potevo più avere la possibilità di rivedere le stelle, la libertà. Seppellito definitivamente con l'ergastolo ostativo, >>

È il 22 febbraio 1980.

Valerio è uno studente dell'Archimede e un militante di Autonomia Operaia.

Non è in casa quando in tre bussano alla porta di Carla. "Amici di Valerio", dicono.

>> I genitori di Valerio, Carla e Sardo, vengono immobilizzati e imbavagliati.

All’una e quaranta Valerio mette la chiave nella serratura, ed è l'inizio di una fine arrivata troppo presto.

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Il 27 agosto 2006, Renato perde la vita a Focene, mentre esce da un concerto con la ragazza Laura e l'amico, Paolo.
Ha 26 anni, fervente antifascista, antirazzista, antisessista.
Renato viene raggiunto da otto coltellate. È già ferito quando cerca di difendere Laura, presa a pugni, mentre Paolo è colpito alla schiena. I due assalitori fuggono.

Portato all’ospedale Grassi di Ostia, Renato riesce a fornire a un carabiniere la ricostruzione dei fatti, che però non viene verbalizzata.